Cabergolina: meccanismo d’azione ed effetti collaterali
La cabergolina è una sostanza che inibisce la prolattina, ormone responsabile della lattazione secreto dalle cellule ipofisarie. Ecco la scheda tecnica di questo principio attivo, in cui si riportano indicazioni, meccanismo d’azione ed effetti collaterali.
Indicazioni
La cabergolina è impiegata per trattare i disturbi da iperprolattinemia, come iperprolattinemia idiopatica o iperprolattinemia da adenoma ipofisario. Questa sostanza è somministrata per via orale (compressa) al dosaggio di 0,5 mg la settimana in una sola assunzione nella prima settimana. I dosaggi saranno successivamente aggiustati dal medico sulla base del tasso ematico di prolattina.
Meccanismo d’azione
La cabergolina fa parte degli agonisti dopaminergici D2. Derivato dell’ergot di segala, questa molecola, grazie alle sue numerose proprietà, favorisce l’inibizione della produzione di prolattina, stimolandone i recettori D2 dopaminergici situati sulle cellule lattotrope dell’ipofisi. Questa sostanza ha un’azione prolungata: agisce per 2-3 settimane dopo la somministrazione.
Farmaci a base di cabergolina
La cabergolina è commercializzata dai Laboratori Pfizer col nome di Dostinex®. Inoltre, questa sostanza attiva rientra anche nella composizione di farmaci generici prodotti dai Laboratori Teva e Sandoz.
Controindicazioni
La somministrazione di cabergolina è sconsigliata in caso di ipersensibilità al principio attivo stesso o ad uno degli eccipienti contenuti nel farmaco, ipersensibilità ad altri alcaloidi derivati dall’ergot di segala, preeclampsia o eclampsia, grave insufficienza epatica, pregressa fibrosi polmonare o retro peritoneale, precedenti di pericardite, precedenti di psicosi o rischio aumentato di valvulopatia cardiaca.
Effetti collaterali
Seguire una terapia con cabergolina può provocare diversi effetti collaterali. Fra i più frequenti possiamo ricordare disturbi vascolari (ipotensione ortostatica, ipotensione, vampate di calore), depressione, disturbi del sonno, dolori mammari, stanchezza, disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, costipazione e dolori addominali), stordimento, vertigini e mal di testa.