Linguaggio del corpo: come interpretarlo

La famosa psicologa e sessuologa Barbara Keesling illustra quali sono i veri trucchi per sedurre con il solo linguaggio del corpo. E noi ti spieghiamo come interpretare i gesti e i comportamenti di chi sta davanti.
 

Anche nelle situazioni più formali, come un colloquio di lavoro, è bene saper interpretare il linguaggio del corpo. ©  bacho12345/123RF

Il suo best-seller, non a caso, si chiama Il piacere è tutto mio. Barbara Keesling, sessuologa e psicologa, insegna alla California State University di Long Beach ed è una autorità sul tema delle tecniche di seduzione. In particolare, spiega, per piacere è importante padroneggiare il linguaggio del corpo: così facendo si aiuta lui a fare la prima mossa, si prova maggiore autostima e ci si rende consapevoli di quel che naturalmente comunichiamo.

Oltre ai trucchi della Keesling per imparare a mandare segnali di interesse e disponibilità, ti aiutiamo a capire le vere intenzioni di chi sta davanti, sempre interpretando i segnali che il suo corpo, inconsapevolmente, manda. Potrai accorgerti, quindi, se il tuo interlocutore sta mentendo, se è a disagio, se sta cercando di fregarti, se si sente superiore... Il tutto solo osservando con attenzione il suo comportamento e la sua gestualità.

Camminare come Marilyn

Marylin sapeva usare benissimo il suo corpo per sedurre: la sua camminata e il suo sguardo erano inimitabili. © FabioFormaggio/123RF

Icona di seduzione, di fascino e di bellezza indimenticabile. La postura, racconta Barbara Keesling nel suo libro, è fondamentale, e la celebre icona hollywoodiana ne ha fatto senz'altro un'arte. Servono impegno, esercizio e fiducia in se stesse per arrivare al suo livello, mantenendosi sempre dritte, collo teso e spalle in giù.

Ma l'esperta spiega che basta molto poco per un cambiamento immediato: "Iniziate  a muovervi stando dritte, come se camminaste su dei tacchi altissimi e invisibili che vi fanno svettare. Quando entrate in una stanza, non abbiate incertezze ma agite con l'agio che avreste nel muovervi in casa vostra, e come se conosceste chiunque vi guardi".

No ai gesti irritanti

Le mani in bocca sono un retaggio infantile che, agli occhi altrui, può apparire molto fastidioso. ©  Antonio Guillem/123RF

Ci sono gesti ripetitivi, nervosi, infantili che distraggono chi vi ascolta e chi vi guarda. Tolgono attenzione, o peggio possono diventare irritanti. Insomma, se l'obiettivo è piacere, è assolutamente vietato dare sfogo a quei piccoli tic o alle cattive abitudini che conosciamo bene, dal muovere nervosamente la gamba allo scuotere ripetutamente i capelli.

I peggiori di tutti, spiega Barbara Keesling: "sono proprio i segnali di nervosismo. Se volete piacere, evitate assolutamente quei segnali di stress, come mangiucchiare le unghie, o i gesti che in qualche modo facciano sì che la vostra mano copra il viso". Mostrarsi padrone di sé e non spostare il collegamento visivo tra l'interlocutore e il nostro volto sono un ottimo modo per piacere.

A me gli occhi

Gli occhi e lo sguardo sono fondamentali nell'arte della seduzione. ©  TATSIANA SHYPULIA/123RF

Per spiegare quanto gli occhi siano fondamentali nell'arte della seduzione, o anche solo per fare una buona impressione, il consiglio della Keesling è quello di avere ben in mente un'icona incontrastata di sensualità, Elizabeth Taylor, e i suoi indimenticabili occhi viola.

Il segreto è molto più semplice di quello che si possa immaginare, credere fermamente di avere occhi magnifici e agire di conseguenza. Come? "Siano ben aperti e con lo sguardo fermo, sulla linea dell'orizzonte". No alle smorfiose occhiatine dall'alto in basso, quindi, o agli spauriti sguardi da sotto le palpebre.

Bocca: broncio o sorriso

Le labbra leggermente imbronciate possono essere molto sexy. ©  Михаил Белый/123RF

La bocca deve essere sexy, inutile dirlo. Ma un conto è volerlo, un conto è provare a metterlo davvero su, quel sensuale broncio. Labbra socchiuse e leggermente sporte in avanti sono un duo da red carpet, che necessita un po' di allenamento allo specchio, per evitare l'effetto ridicolo.

In alternativa, e alla portata di tutte, è il riso: non sguaiato, non timidamente accennato: "Il sorriso indirizzato a qualcuno su cui si vuole fare buona impressione deve essere ampio, talmente largo da includere, nella mimica del volto, anche i vostri occhi".

Le espressioni del viso

Testa leggermente reclinata, sorriso, occhi negli oggi: creare un'empatia immediata non è difficile. ©  racorn/123RF

Nel suo libro la Keesling scrive: "L'espressione del viso riflette i vostri pensieri più intimi". A leggerlo può sembrare scontato, lo è meno se si segue il suo ragionamento, ricordando quella volta che si è lodata l'abilità di cuoca provetta dell'amica del cuore, avendo però in mente i suoi peggiori disastri, con esiti catastrofici (per la vostra amicizia).

Inutile imparare posture o espressioni standard, in questo caso. La strategia è quella che usano gli attori: bisogna voler piacere, per piacere davvero. L'empatia è vincente: "Siate aperte con il vostro interlocutore, mostratevi interessate e affascinate da ciò che dice". Il resto verrà naturalmente.

Inviti subliminali

Una donna che si sfiora tra collo e clavicole mentre un uomo le parla può risultare molto seducente. ©  Paweł Sierakowski/123RF

Una tecnica intrigante spiegata dalla sessuologa è quella dell'invito subliminale che compie una donna nello sfiorarsi casualmente su una parte vicina al volto mentre un uomo le parla. Posando la mano (in modo naturale!) su collo o clavicola, solo quando lui le si rivolge, farà sì che quest'ultimo si immagini di accarezzarla lui stesso.

Ma attenzione a evitare di farlo mentre a parlare siamo noi, l'effetto sarebbe opposto: il nostro interlocutore potrebbe considerarci troppo prese da noi stesse.

La regola dei tre secondi

Se vuoi sedurre un uomo, non toccarlo sul torace, volto e gambe. ©  Viorel Sima/123RF

La regola vale anche al contrario. Per comunicare con il nostro corpo e con i nostri gesti un interesse (e per attirarlo) si può toccare fugacemente l'uomo cui vogliamo piacere, in modo leggero e casuale. E per soli tre secondi (non vorrete sembrare appiccicose).

"Ma solo nella fase iniziale della conversazione. Mai su volto, torace e gambe. Va bene una minima pressione delle dita su braccia e capo, evitando possibilmente le spalle", spiega la psicologa. Di nuovo, il troppo stroppia: tre è anche il numero massimo di ripetizioni per questo contatto.

Il primo appuntamento

Al primo appuntamento è fondamentale sentirsi tranquilli e rilassati. © Antonio Guillem/123RF

Primo incontro fuori? Il più importante segreto di seduzione per il primo appuntamento, parola d'esperta, è più semplice di quanto possiate immaginare: "Siate rilassate e parlate con molta tranquillità".

Niente fretta, balbettii o toni acuti. Un paio di bei respiri profondi fanno miracoli per il controllo della voce, come sanno bene i cantanti. E riducono l'ansia.

Abbigliamento da colpo di fulmine

Trucco delicato, capelli impeccabili e un look non troppo aggressivo: ecco la mise ideale per il primo appuntamento. © AndreyKiselev/123RF

Del corpo e il suo linguaggio fanno parte anche i vestiti, armi di comunicazione e appendici di quello che trasmettiamo con gesti e parole.

Anche in questo caso la Keesling, dopo anni di ricerche, torna a parlare di quello che, in fondo, molte sospettavano già: "Per il primo appuntamento non siate sciatte o aggressive - fate vostra una sorta di velata sensualità. Un esempio? Non mischiate maglietta scollata con minigonna e tacchi alti. Sceglietene uno e fatene il pezzo forte".

Insomma, non giudicare il libro dalla copertina. Ma un outfit sbagliato rischia di rovinare il primo capitolo.

I capelli, vero strumento di seduzione

I capelli sono uno strumento di seduzione non verbale molto forte. © rido/123RF

Lunghi, setosi, folti, luminosi: i capelli belli e sani sono una vera e propria arma a tuo favore nell'ambito del gioco della seduzione. Se vuoi lanciare messaggi di disponibilità al tuo interlocutore, lasciali sciolti, o scioglili durante la serata che trascorri con la persona che ti interessa. Poi, con nonchalance, passa le dita tra di loro, come se volessi pettinarli, spostali tutti di lato, rimettili dietro la nuca o dietro le orecchie con movimenti lenti, oppure raccoglili a chignon lasciandoli volutamente finto-spettinati... Questo è un modo per comunicare interesse oltre alla voglia di "mostrarti" in modi diversi, rendendoti mai noiosa e banale.

Occhio ai palmi delle mani

Spesso le persone bugiarde mostrano i palmi delle mani. ©  Maksym Chornii/123Rf

Il linguaggio del corpo non mente: è il corpo a farlo. Ma, se si conoscono le sue regole, sarà più facile smascherare chi, tra le persone che ci circondano, non ha le migliori intenzioni. Gli psicologi hanno notato che chi sta mentendo spesso mostra, d'istinto, il palmo delle mani, o di una mano sola: è un gesto che si fa normalmente per infondere fiducia in chi ci sta accanto, come se volessimo prenderlo per mano.

Insomma, i palmi vengono mostrati in "cattiva fede" da chi sa che sta cercando di ingannarci, o comunque di farci credere in qualcosa che vero non è. Quindi, occhio ai palmi delle mani: se sono troppo spesso mostrati verso l'alto, non bisogna abbassare la guardia

Chi si tocca il naso, forse, sta mentendo

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Attenzione a chi, parlando, si tocca spesso il naso. © Dean Drobot/123RF

Pinocchio lo sa benissimo: basta dire una bugia e il naso aumenta a dismisura. Non si sa per un retaggio fiabesco che tutti conosciamo, o per qualche altro motivo che gli psicologi non sanno ancora bene spiegarsi, ma chi mente spesso si tocca il naso (per la paura di vederlo crescere?), il mento oppure la bocca, come per fermare le parole che sta dicendo, perché sa che non sono vere.

Il linguaggio del corpo ci insegna, quindi, che chi compie questi gesti spesso non è del tutto sincero con noi. Un altro indizio per individua un bugiardo è osservare da che parte guarda: se il suo sguardo è rivolto in basso a sinistra mentre ci sta parlando, probabilmente ci sta mentendo. Quindi, occhi aperti...

Il linguaggio della noia

Smascherare chi è annoiato non è difficile: occhio allo sguardo e alla posizione. ©  Antonio Guillem/123Rf

Il linguaggio del corpo "parla" chiaro anche quando si tratta di noia. Se stiamo "ammorbando" una cara amica con i nostri problemi lavorativi o sentimentali, lei ce lo comunicherà in modo totalmente inconsapevole, come per esempio la ragazza a sinistra nell'immagine: sguardo vuoto, spento, fisso in un punto (non sull'interlocutore), in posizione semi accasciata, magari sostenuta da un braccio, con il corpo molle, abbandonato, come se fosse molto affaticato. Quindi, se abbiamo un'amica che, mentre parliamo, assume questa posizione, forse sarà il caso di "accorciare" il nostro racconto e passare ad altro!

Braccia incrociate: brutto segno

Braccia e gambe incrociate sono un segno di chiusura verso l'interlocutore. ©  Michael Simons/123RF

Situazione di colloquio di lavoro. Il nostro (forse) futuro datore di lavoro sembra una statua di cera e non ci comincia nessuna sensazione: è immobile, ci guarda e ci ascolta con attenzione, ma non accenna a un sorriso, non annuisce... Quindi, come capire se stiamo andando bene oppure no? Osservate il suo linguaggio del corpo: se incrocia le braccia davanti a sé, non è un buon segno.

Anche se apparentemente non traspare nessuna emozione negativa dal suo sguardo, le braccia in questa posizione sono un segno di chiusura, di rifiuto, magari di ciò che stiamo dicendo, oppure denota una situazione di disagio nei nostri confronti. In questo caso, inutile aspettarsi una chiamata che, molto probabilmente, non arriverà...

Trattenere il corpo è trattenere se stessi

Trattenere un ginocchio quando si è seduti è un segno di sfiducia. ©  Viktor Gladkov/123RF

La collega nuova ti parla nella posizione della foto, guardandoti fissa negli occhi ma trattenendo un ginocchio o una parte del suo corpo? Forse ti sta dicendo, inconsciamente ma attraverso il linguaggio del suo corpo, che non si fida di te.

Magari è solo una questione di tempo, ma "fermare" il corpo che potrebbe andare verso l'interlocutore è come cercare di trattenere una parte di sé, di non svelarsi completamente, forse per paura di essere traditi, di sfiducia o di una semplice sensazione di disagio o di timidezza. In questo caso, basta dare del tempo, creando situazioni di dialogo e incontro: se sapremo dimostrare lealtà ed onestà, sapremo anche conquistarci la sua fiducia.

Quando tocca spesso orologio e polsino

Se tocca l'orologio, cerca di dissimulare la tensione. ©  Mikhailo Kazaryk/123RF

Bisognerebbe sempre tenere d'occhio i gesti del nostro interlocutore: il suo linguaggio del corpo, istintivo e incontrollabile, ci può dire moltissimo, infatti, anche riguardo i suoi stati d'animo. Se, per esempio, mentre ci parla si tocca spesso l'orologio o il polsino della giacca o della camicia (in questo caso, slacciando e riallacciando il bottone), è per cercare di dissimulare nervosismo e tensione, come se "spostasse" l'attenzione su un altro oggetto, per non farci accorgere di queste sue sensazioni negative. Se poi lo fa frettolosamente e nervosamente, è perché non vede l'ora di andarsene e prova disagio in quella situazione.

Le mani in tasca denotano superiorità

Le mani in tasca denotano una sensazione di superiorità. ©  dolgachov/123RF

Occhio se il nostro interlocutore, mentre ci parla, tiene le mani in tasca o mantiene una certa distanza da noi: nel linguaggio del corpo, entrambi questi due comportamenti denotano non solo una grande sicurezza in sé (e fin qui può essere positivo), ma anche una sensazione di superiorità e di disinteresse che prova nei confronti di chi ha davanti. Se le tiene in tasca, ma con il pollice fuori, (come nell'immagine) denota desiderio di predominare sull'interlocutore ma in un modo particolare, ovvero seducendolo, anche a livello sessuale! 

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