Metroprololo tartrato: scheda tecnica del principio attivo
Il metoprololo tartrato è una sostanza attiva della famiglia dei betabloccanti che entra nella composizione di farmaci destinati al trattamento dell’ipertensione arteriosa, di alcune patologie cardiovascolari e alla prevenzione di crisi di emicrania.
Indicazioni
Il metoprololo è utilizzato nell’adulto per trattare l’ipertensione arteriosa e prevenire le crisi di angina da sforzo. Questo principio attivo è indicato anche nella terapia di mantenimento dopo un infarto del miocardio e nella prevenzione dell'emicrania.
Proprietà
Il metoprololo fa parte dei betabloccanti selettivi, le cui proprietà farmacologiche sono attività betabloccante beta1 cardioselettiva, inibizione dell’effetto agonista delle catecolamine sul cuore e assenza di attività agonista parziale.
Equivalenti del metroprololo
Il metoprololo tartrato è in commercio col nome di Seloken®, Lopresor® e con il suo nome generico. I farmaci che contengono questo principio attivo si presentano sotto forma di compresse gelatinose divisibili o di compresse a rilascio prolungato.
Controindicazioni
Il metoprololo è controindicato nei pazienti ipersensibili al metoprololo o ad un altro farmaco della stessa classe terapeutica.
Questo principio attivo è riservato al trattamento dei pazienti adulti. L’utilizzo di farmaci contenenti metoprololo non è, inoltre, consigliato nella donna incinta o che allatta e in persone che soffrono di patologia epatica grave, acidosi metabolica, asma, BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), blocco atrioventricolare di II o III grado, bradicardia severa, angina di Prinzmetal, pazienti che hanno avuto un infarto del miocardio la cui frequenza cardiaca è superiore a 50 pulsazioni al minuto con un intervallo Q-T inferiore a 0,24 e la cui pressione sistolica è inferiore a 100 mm Di Hg, shock cariogeno, feocromocitoma non trattato, insufficienza cardiaca instabile o acuta scompensata, grave insufficienza cardiaca congestizia, malattia del seno, in soggetti che seguono un trattamento periodico con agonisti dei recettori beta o trattamento concomitante continuo con un inotropo, persone affette da malattia di Raynaud, disturbi arteriosi periferici o ipotensione.
Il metoprololo, infine, non deve essere associato agli inibitori del calcio, al diltiazem o al verapamil.
Effetti collaterali
Gli effetti collaterali più spesso riportati durante il trattamento col metoprololo sono astenia, vertigini, cefalea, ipotensione ortostatica, palpitazioni, bradicardia, disturbi circolatori periferici (fenomeno di Raynaud) e disturbi digestivi (diarrea, nausea, costipazione, dolori addominali). L’interruzione del trattamento con metoprololo deve essere progressiva per evitare l’aggravamento di una patologia cardiaca esistente.
Qualsiasi interruzione brusca del trattamento può causare il decesso del paziente.