Intervista a Valeria Graci, star di Quelle Brave Ragazze su Rai 1
Quelle Brave Ragazze sbarca su Rai 1: un nuovo talk show tutto al femminile con protagonista Valeria Graci, che dal duo Katia & Valeria su Zelig ha fatto tanta strada. La nostra intervista.
Valeria Graci è una professionista instancabile e appassionata, che niente e nessuno può fermare, neanche le intemperie e i mali di stagione “giriamo Quelle Brave Ragazze in diretta su Rai Uno e sono senza voce da quattro giorni, ma non mi abbatto” ci racconta. La sua voce però è sempre squillante e vedendola nel talk show, in onda da lunedì al venerdì su Rai 1, è sempre ironica e brillante.
Dalle origini con Zelig in coppia con Katia Follesa, Antonio Ricci l’ha scelta come inviata speciale per Striscia la Notizia e in questa pausa estiva da Mediaset approda sulla rete ammiraglia della Rai per una trasmissione tutta al femminile.
Se non sbaglio “Quelle brave ragazze” segna il tuo esordio alla Rai e in una fascia oraria molto importante, quella di Uno Mattina. Come ci si sente a sapere che cosa farai tutta questa estate?
"Direi molto bene! Anche se l’esordio vero alla Rai l’ho fatto con Paolo Limiti, nel lontano 2000! Qui Siamo in diretta, riceviamo i copioni la mattina, seguiamo un canovaccio ma poi in realtà è tutto un work in progress".
Ed è una cosa che preferisci? Sentire il brivido dell’adrenalina…
"In realtà mi fa molta paura, perché non sono abituata alla diretta perché sono sempre stata abituata alla registrazione in tutti i programmi che ho fatto, e in questo caso la responsabilità della battuta o della situazione è più forte. Perché un conto è aver programmato una battuta con un ospite seguendo un copione, con tanto di risposta, invece qui è una cosa totalmente nuova. Quella che mi viene in mente sul momento dico, poi se funziona o non funziona non posso prevederlo. Comunque mi piace tanto e mi diverto, mi diverto tantissimo! Sentirsi a proprio agio e bene in una situazione lavorativa è molto importante".
Quelle brave ragazze è una trasmissione tutta al femminile, che si basa su un modello anglosassone consolidato, ed è abbastanza difficile vederne di simili in Italia. Senti un po’ la responsabilità di introdurre un nuovo modello televisivo?
"Quando abbiamo iniziato siamo stati molto criticati perché pensavano che fosse una copia di The Real. In realtà ci siamo ispirati a due programmi madre dei Talk Show statunitensi: a the Talk o The View, che sono programmi madre che in America ci sono da anni e sono condotti da donne. Detto questo noi abbiamo cercato di realizzare un talk al femminile, a cui in generale dovrebbe essere concesso più spazio nei palinsesti italiani. Non necessariamente al nostro, anche se mi piacerebbe è ovvio! Si potrebbe fare anche in seconda serata e andare su argomenti delicati, che non possono essere trattati alle 10 del mattino".
Non solo TV nella tua carriera, ma anche tanto cinema. Se ti chiedessero di scegliere solo uno quale sceglieresti?
"Non vorrei dover scegliere, ma se dovessi, sceglierei il cinema, che è il mio sogno da sempre".
E con chi ti piacerebbe lavorare?
"Mi piacerebbe tanto lavorare con Ferzan Özpetek, ma penso che rimarrà soltanto un sogno! Purtroppo non ne ho avuto ancora modo, ma può rimanere un sogno, che spero mi porti fortuna e che mi conduca verso altri progetti ugualmente interessanti".
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