Emicrania: sintomi e rimedi
L’emicrania è un disturbo molto frequente che colpisce soprattutto la popolazione giovane femminile. In generale si tratta di un mal di testa che colpisce solamente una parte del cranio con una durata relativamente breve.
Definizione
L’emicrania è una forma particolare di cefalea e mal di testa i cui effetti minano il quotidiano di coloro che ne soffrono. I dolori a essa associati possono prolungarsi per qualche ora fino a 72 ore e si caratterizzano per essere violenti e lancinanti soprattutto in una parte della testa. L’emicrania inoltre causa una sensibilità alla luce e al rumore, ma anche nausea e vomito. Si distingue dal mal di testa per la sua natura più violenta, intermittente e ben localizzata.
Emicrania basilare
Tra le diverse forme di emicrania, si distingue l’emicrania detta basilare che provoca delle cefalee nella parte posteriore del cranio e che si accompagna a delle vertigini.
In questo caso viene consigliato al paziente molto riposo, preferibilmente lontano da fonti di luce e eventualmente l’uso di antalgici. Se le crisi si fanno sempre più frequenti, si prenderanno in considerazione altri tipi di trattamenti mirati.
Persone a rischio
Le persone a rischio sono specialmente gli individui che hanno un genitore con lo stesso problema e le donne. Anche l’età costituisce un fattore determinante: l’emicrania infatti si manifesta soprattutto durante la fase giovanile per farsi sempre più rara dopo i 40 anni.
Emicrania: sintomi
Le manifestazioni associate all’emicrania sono generalmente: fotofobia (disturbo provocato dalla luce), nausea, vomito, intolleranza verso qualsiasi fonte di rumore, irritabilità, problemi alla vista e stanchezza.
Le principali differenze con un mal di testa comune sono: dolore più violento, prolungato e ben localizzato, nausea e vomito.
Emicrania: rimedi
Esistono alcune accortezze che possono aiutare ad alleviare gli effetti dell’emicrania: riposarsi in una camera al riparo da luce e rumore, indossare degli occhiali con lenti oscurate e consumare bevande come tisane o caffè contenenti zucchero (che ha un effetto benefico contro l’emicrania). Inoltre, è utile anche applicare del ghiaccio nella zona interessata e praticare dei massaggi su tutta la testa, esercitando soprattutto un po’ più di pressione sulla tempia della parte della testa che duole. Sembra infine che attività come lo yoga e le tecniche di rilassamento siano utili per diminuire lo stress alla base dell’emicrania.
Aura emicranica
In alcuni individui le emicranie sono precedute da auree emicraniche. Si tratta di anomalie visuali che si manifestano un quarto d’ora o un’ora prima dell’emicrania e si caratterizzano per alcuni fenomeni tipo: restringimento del campo visivo, sensazione di lampi luminosi, immagini deformate, perdita provvisoria della vista da parte di uno o di entrambi gli occhi.
Crisi di emicrania
La frequenza delle crisi di emicrania varia da un soggetto all’altro e possono verificarsi da una o due volte a settimana fino a tre o quattro volte all’anno. È il medico che prenderà in considerazione la realizzazione di altri esami complementari se si verificano altre manifestazioni al di fuori delle crisi di emicrania.
Cura
Ci sono molti tipi di farmaci che possono aiutare a prevenire l’apparizione delle crisi di emicrania e possono prescritti come terapia di fondo solo se queste sono frequenti, particolarmente dolorose e capaci di intaccare le attività professionali e quotidiane dell’individuo. È a seconda dell’intensità delle crisi e delle loro frequenza che il medico somministrerà questo o quel tipo di medicinale.
Bisogna spesso aspettare dai due ai tre mesi prima di constatare i primi effetti positivi. È necessario infatti avere un po’ di pazienza e consultare il medico prima di interrompere la terapia.
Emicrania: farmaci
Questo tipo di farmaci vengono prescritti dal medico quando gli antalgici o gli antinfiammatori non steroidei non risultano più efficaci nelle dosi raccomandate o quando non vengono tollerati o sono controindicati con l’utilizzo di altri trattamenti o di altre patologie. Questi farmaci vengono assunti durante delle crisi particolarmente violente e sono i derivati dell’ergot e dei triptani.
Triptani
I triptani sono dei medicinali specifici della crisi emicranica poiché causano la contrazione dei vasi sanguigni opponendosi così alle ragioni fisiologiche all’origine dei dolori. Sono utilizzati sotto forma di vaporizzatori nasali o di pastiglie e possono alleviare alcune crisi in due ore in almeno due casi su tre. In alcune situazioni più gravi però possono essere somministrati via endovenosa. Devono essere assunti all’inizio della fase dolorosa della crisi senza aspettare sperando che il dolore cessi.
I triptani possono rivelarsi inefficaci o mal tollerati: è necessario provarli infatti per alcuni tipi di crisi e di provarne diversi prima di identificare quello che risulta il più efficace. Gli effetti collaterali variano da persona a persona e possono consistere in sensazione di calore, formicolii e compressione toracica.
Betabloccanti
I betabloccanti agiscono sui recettori vascolari di alcuni ormoni come le catecolamine. Questo tipo di medicinali dev’essere prescritto dopo un esame e un colloquio minuzioso col paziente a causa delle numerose controindicazioni che possono essere presenti.
Antidepressivi
Alcuni antidepressivi prescritti a piccole dosi, possono avere degli effetti benefici per l’emicrania.
Antiserotoninergici
Gli antiserotoninergici giocano un ruolo importante sul principale neurotrasmettitore, la serotonina, per la manifestazione dell’emicrania.