Disturbi della vista: cause e sintomi

L’abbassamento dell’acutezza visiva, la visione offuscata, doppia o la percezione deformata degli oggetti sono dei disturbi della vista causati problemi più o meno gravi associati a fattori di rischio. Ecco il punto sulle patologie più frequenti che alternano la vista.

Anomalie refrattive

La maggior parte dei disturbi visivi, che portano soggetti a indossare occhiali o a portare delle lenti a contatto, sono dati da una mal curvatura della cornea, o da un’anomalia della lunghezza assiale dell’occhio.

Miopia

La miopia si caratterizza da una diminuzione dell’acutezza visiva da lontano, mentre la visione da vicino resta normale.

L’occhio “troppo lungo” forma l’immagine avanti la retina. La miopia è corretta con occhiali o lenti a contatto divergenti.

Ipermetropia

L’acutezza visiva diminuisce in tutte le distanze ma in modo particolare nella visione da vicino. L’occhio “troppo corto”, forma l’immagine dietro la retina e viene corretta con occhiali e lenti convergenti. Nei giovani l’ipermetropia può passare inosservata, senza abbassamento della visione, poiché il cristallino ne compensa il processo d'accomodazione.

Astigmatismo

Associato alla miopia o ipermetropia, l’astigmatismo è dato da una anomali della forma della cornea che provoca una visuale perturbata da vicino e da lontano.
L’immagine si forma in due punti della retina e il disturbo è corretto con lenti dette cilindriche, ossia capaci di modificare la rifrazione nei due diversi assi.

Presbiopia

Data dall’età, la presbiopia si caratterizza con un abbassamento dell’acutezza visiva da vicino. L’immagine si forma dietro la retina (come la presbiopia) dove il cristallino non è più capace di accomodare (mettere a fuoco) in modo sufficiente le immagini percepite.

Abbassamento dell’acutezza visiva

Malattia di Horton

La malattia di Horton fa parte delle malattie autoimmuni le cui cause sono ancora sconosciute. Un’arterite temporale può provocare il crollo della palpebra superiore (ptosi) e in casi più gravi, anche la perdita brutale, parziale o totale della visione di un occhio (cecità). Questa complicazione interviene nel 10% dei casi, se non si interviene rapidamente con un trattamento mirato.

Cataratta

L’invecchiamento del cristallino è la principale causa della cataratta, la quale conta anche altri fattori di rischio, quali esposizione importate e regolare ai raggi solari (senza protezione degli occhi); alcuni disturbi alimentari (consumo eccessivo di alcool) o ancora il diabete e l’obesità.

L’opacità del cristallino dell’occhio provoca una diminuzione della buona percezione dei colori e dei contrasti Questa perdita è accompagnata da una sensazione di velo a davanti agli occhi. Questo velo tende a scurirsi con l’evolvere della malattia. Tra le altre conseguenze, a medio e lungo termine, troviamo una sensazione di disturbo all’esposizione alla luce (fotofobia), e in assenza di trattamento, la cecità.

Glaucoma cronico

Il glaucoma cronico è spesso associato a ipertonia oculare, che si definisce con un’anomalia della pressione intra-oculare. Questa è causata da una la degenerazione della rete trabecolare, un tessuto fibroso che con l’avanzare dell’invecchiamento, riassorbe meno velocemente l’umor acqueo. Altri fattori all’origine del glaucoma cronico, spesso a base genetica, sono causa di una fragilizzazione del nervo ottico. Infine, il glaucoma cronico può essere predisposto da malattie corniche come diabete e ipertensione arteriosa. Tra le forme di glaucoma più frequenti (80- 90% dei casi), il glaucoma cronico non trattato evolve sistematicamente verso una degenerazione delle fibre nervosa che collegano le cellule della retina al cervello. I danni sono irreparabili e la complicazione più grave è quella che porta alla perdita irreversibile della vista.

Nevrite ottica

La sclerosi a placche (sclerosi multipla) è spesso causa della manifestazione di nevrite ottica, che può avere anche origine infettive, (quali sifilide, herpes); autoimmuni e medicamentose. Essa può anche risultare secondaria ad una vasculite. Nella maggior parte dei casi di nevrite ottica, la visione migliora spontaneamente, anche senza trattamento. In meno di un paziente su dieci, la visuale può tuttavia continuare a degradarsi nel tempo, producendo una visione scura e deforme.

Visione offuscata

Corpo estraneo nell’occhio

La causa accidentale è quella che vede penetrare un corpo solido o liquido nell’occhio, con la conseguenze perdita della visione parziale o totale dell’occhio colpito.

Distacco della retina

Un trauma oculare è la causa più frequente del distacco della retica nei giovani. Alcuni fattori, quali miopia molto forte e un antecedente operatorio sulla cataratta, predispongono questa patologia.

Senza trattamento chirurgico rapido (prima dei 7 giorni) o in casi gravi, il distacco della retica conduce ad una forma di escrescenza fibrosa correlata alla retrazione del corpo vitreo. In questo caso la vista continua ad abbassarsi fino alla totale perdita dell’uso dell’occhio. Più il distacco della retina è vecchio, più si abbassa la possibilità di recuperare l’acutezza visiva.

Glaucoma acuto

Molti i fattori che predispongono l’apparizione di un glaucoma acuto (detto anche glaucoma ad angolo chiuso): ipermetropia, cataratta e fattori genetici vari. La forma acuta del glaucoma è una patologia urgente da curare, infatti essa può portare alla cecità in circa 48h per compressione della pupilla sulla retina.

Cheratite

La cheratite può essere provocata da un virus del gruppo herpes, adenovirus, dall’ameba (un parassita trasmesso dalle lenti a contatto infette), alcune radiazioni (UVB) o diversi prodotti chimici venuti a contatto con l’occhio. Una patologia profonda della cornea, in caso di cheratite può provocare delle conseguenze visivi, quali visione deformata, data dalla cicatrizzazione che spesso diminuisce la trasparenza della cornea.

Retinite

Le cause della retinite pigmentosa non sono ancora state chiaramente stabilite, anche se trattasi di una malattia a carattere ereditario. La malattia evolve molto lentamente, su una dozzina di anni, e alcune forme possono portare alla cecità. In altri casi, le persone colpite conservano parte del campo visivo fino ad un’età avanzata.

Uveite

L’uveite è spesso causata da un’infezione (herpes, varicella e fuoco di Sant’Antonio, herpes zoster) la forma precedente la malattia può essere dovuta a diverse malattie croniche: sarcoidosi, spondilite anchilosante, malattia di Crohn, ecc. In forme più gravi, l’uveite è suscettibile di provocare un abbassamento irreversibile della vista o di provocare dei glaucomi, dei problemi a livello del nervo ottico o della retina, o una cataratta.

Visione doppia

Le cause della diplopia binoculare sono diverse. Tra queste il consumo eccessivo di alcool, che può essere correlato alla presenza di cisti dietro l’occhio; un trauma neurologico, un’infiammazione o una malattia del muscolo dell’occhio o a causa della malattia di Basedow. L’astigmatismo, la cataratta e la macchia della cornea sono molto spesso causa dell’apparizione della diplopia monoculare.

Percezione deformata degli oggetti

Oltre i casi di retinite, sopra citata, ecco alcune cause di diversi disturbi della vista che possono manifestarsi con una percezione deformata degli oggetti.

Coroidite

La coroidite (uveite posteriore) è correlata a diverse infezioni d’origine batterica, virale o parassitaria. La toxoplasmosi, ad esempio, è la causa più frequente di coroidite.

Degenerazione maculare legata all’età

Le cause della DMLE sono ancora sconosciute. Molti i fattori genetici e altri fattori all’origine, mal identificati, che giocano un ruolo importante nello sviluppo della malattia a partire dai 50 anni. La DMLE conduce ad un abbassamento severo dell’acutezza visiva (cecità parziale), raramente portando alla cecità completa, nella misura in cui la maggior parte delle persone colpite conserva una certa visione periferica.

Emicrania oftalmica

L’origine esatta dell’emicrania oftalmica è ancora sconosciuta. Alcune cause fisiche (vasodilatazioni o vasocostrizioni dei vasi a livello del cranio) ed ereditarie avrebbe un ruolo importante nel rilascio della malattia, inclusi alcuni fattori come la mancanza di sonno e lo stress. Gli episodi di emicrania oftalmica non hanno conseguente dirette gravi, ma automedicazioni non pertinenti, con il rischio di abituarsi ad alcuni farmaci e di scatenare numerosi effetti secondari.

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