La storia di Caleb, l'uomo che non prova emozioni
L'emozione? Non sanno cosa sia. Una malattia rara, detta alexitimia, impedisce di provare o descrivere i sentimenti, rendendo chi ne soffre insensibile alla felicità così come alla rabbia.
Prima o poi, nella vita, capita a tutti di cercare di nasconderle, reprimerle o ignorarle. Ma cosa sarebbe della nostra vita senza emozioni? A raccontarlo è la BBC, che svela la vita di un uomo affetto da alexitimia.
Il paziente, che si fa chiamare Caleb, racconta il dramma di una vita trascorsa senza ansia, certo, ma anche senza gioia. La nascita del figlio, così come il matrimonio, sono avvenuti in uno stato che, nell'articolo, viene descritto come di cecità emotiva.
Per spiegare la sensazione, prende l'esempio di un grosso spettacolo teatrale: quando abbiamo un figlio, ci sposiamo o accade qualcosa di grandioso nella nostra vita, ci sentiamo delle protagoniste, sopraffatte da ansia e felicità, paura e allegria, come su un palco. Per lui la sensazione è quella del dietro le quinte, dove la poesia lascia spazio a tecnici che non provano nessuna trepidazione nell'attaccare un cavo o spostare una luce: "Per me, tutto è una produzione meccanica", spiega Caleb.
Circa il 50% delle persone affette dalla malattia è autistica ma l'uomo, come la restante metà della statistica, non presenta nessun tratto del disturbo della personalità. Scoperta nel 1972, inizialmente secondo i medici l'alexitimia era un problema di ordine comunicativo e si pensava che, semplicemente, le persone affette dalla malattia non fossero in grado di esprimere le sensazioni: un difetto di comunicazione tra gli emisferi del cervello, dato che la regione delle emozioni sta a destra e quella del linguaggio è predominante a sinistra. Il mutismo emotivo veniva paragonato a chi era stato operato per epilessia: tagliando il collegamento tra gli emisferi diminuivano gli attacchi ma anche la capacità di descrivere i propri sentimenti.
La situazione, si è scoperto nel tempo, è più complessa e i gradi di alexitimia sono molti. C'è chi non riesce ad esprimere quel che prova e chi, come Caleb, non ha neppure la consapevolezza del sentimento, pur avendo un corpo che reagisce fisicamente alle sensazioni. Un po' come una persona i cui occhi funzionano perfettamente, ma che non vede a causa di un danno alla corteccia visiva. Infatti, quasi assurdo a dirsi, chi soffre di alexitimia spesso è soggetto a disturbi somatici, come il colon irritabile. Per chi riconosce un'emozione è più facile gestirla, sia essa l'ansia che aumenta i battiti del cuore o la felicità che produce "farfalle nella pancia".
Tema complesso, per chi è affetto da questa malattia, è quello relazionale. Come si fa ad amare senza provare emozioni? Caleb ha un terapeuta cognitivo-comportamentale che lo aiuta ad analizzare e tradurre l'aspetto fisico dei sentimenti, per "leggere" le persone: un esercizio accademico, che gli permette di comprendere in parte quel che prova sua moglie.
Caleb non può provare vergogna o paura per la sua situazione, ma sa bene cosa significa venire etichettato: "Può essere difficile da credere, ma è possibile per una persona non provare emozioni e non avere immaginazione, che sono una parte fondamentale di ciò che ci rende umani. Ma un uomo può essere privo di sentimenti, senza essere un arido o uno psicopatico".
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