Da Jessica Fletcher a Justin Bieber: il cimitero delle bufale
Ultimo aggiornamento da laRedazione.
Angela Lansbury, in arte Jessica Fletcher, è l'ultima ad essere stata spedita al cimitero delle bufale dove - tra gli altri - riposano anche Johnny Depp, Lindsay Lohan e Russel Crowe. Una (macabra) moda nata nel 1897 ed esplosa con i Social.
Niente panico:Jessica Fletcher, la protagonista deLa Signora in giallo, al secoloAngela Lansbury, è viva e vegeta. La notizia della sua(presunta) morteper unattacco di cuoreche l'avrebbe stroncata nella sua casa di Londra è circolata in rete per ore. È stata lei stessa a smentirla - dopo che già50 mila utentil'avevano condivisa - fugando qualsiasi dubbio sulla sua salute di ferro e sul suo innegabile talento a risolvere casi complicati dalle soluzioni elementari.
La signora Fletcher è l'ultima di un lungo elenco di bufale che da più di un secolo danno per morti alcuni viventi, tra cui pure un gattino in Russia dipinto di rosa dalla sua padrona (ma di certo non avvelenato). Una tradizione inaugurata nel giugno 1897 da Mark Twain che, stufo di essere dato per morto, scrisse al New York Journal che "le notizie sulla mia morte sono un'esagerazione". Nel 1969, quando i Beatles erano ancora i Beatles, qualcuno imbeccò i media con la leggenda metropolitana che dava PaulMcCartney morto nel 1966 in un incidente stradale. Circostanza ovviamente smentita dal diretto interessato ma ancora oggi c'è chi giura che l'attuale Sir Paul sia un sosia. Le prove - dicono - sarebbero disseminate in quasi tutti gli ultimi album dei Fab Four, vedi la foto di copertina di Abbey Road, con Paul scalzo, gli occhi chiusi e fuori passo rispetto agli altri.
Passano i decenni e nel 1988, quando la Rete ancora non esiste, il prestigioso quotidiano francese Le Monde annuncia la morte di Monica Vitti: uno scoop che si risolve in pubbliche scuse ai lettori e all'attrice. Con l'esplosione della World Wide Web prima e dei Social dopo, le vite (e soprattutto le morti) degli attori sono state più o meno bistrattate. D'altra parte, se la notizia porta migliaia di click, in tempi 2.0 è occasione ghiotta per far notizia. Bene o male poco importa. Per non parlare di quando, in dote, porta un simpatico virus informatico che senza troppi convenevoli s'installa nel computer.
E allora, srotolando l'elenco, l'immortale è Justin Bieber, deceduto almeno in tre occasioni diverse; la più eclatante è Paris Hilton, data per morta nel 2007, in carcere. La morte più rocambolesca è quella di Tom Cruise, (presunto) morto nel 2008 per una caduta da una scogliera in Nuova Zelanda. Ma non scherzano nemmeno Matt Damon,Russell Crowe, e Brad Pitt che sarebbero morti in tre diversi incidenti in montagna. La più gettonata quella di Johnny Depp, che dopo la sua parte in Dead Man, la pellicola di Jim Jarmush dal titolo perfetto per le bufale funerarie, è deceduto e rinato almeno un paio di volte. La più comica quella di Clint Eastwood che sarebbe morto per un malore improvviso subito dopo pranzo, nonostante un tentativo di rianimazione durato ben 45 minuti. E poi, ancora, come non ricordare le morti (apparenti) di Jennifer Lopez, Macaulay Culkin, Lindsay Lohan,Jon Bon Jovi e Terence Hill? Sylvester Stallone, invece, ci avrebbe lasciato "mentre si trovava a bordo della sua Lamborghini Huracàn". Ma a volte capita che la bufala non viaggi solo sulla Rete: come è successo nel caso di Gotye, il cantautore australiano dato per morto dalla Cnn e immediatamente smentito (non senza che qualche testa saltasse, fuor di metafora!). O a Bud Spencer, dato morto dall'Ansa.
Tra gli italiani, sono finiti nel calderone Christian De Sica, Lino Banfi, Pippo Baudo, Bruno Pizzul e Zucchero. Per fortuna, ad oggi, tutti quanti godono di ottima salute. Ma sono stati dati per morti anche Giulio Andreotti (la bufala risale al 2012, un anno prima della sua morte, avvenuta il 6 maggio 2013) e Totò Riina, nella realtà rinchiuso nel carcere di Parma e al centro di un'altra bufala circolata di recente, secondo cui avrebbe chiesto di uscire e combattere l’Isis. Insomma, un vivo che prima è morto, poi è risorto ma, in realtà, non è mai morto.
Copyright foto: Kika Press
Paris Hilton
Il 5 giugno 2007 Paris Hilton entra nel carcere di Los Angeles per scontare 23 giorni di pena per ripetute violazioni al divieto di guida in stato di ebbrezza e alle regole della libertà vigilata: pochi giorni dopo si sparge la notizia che la ricca ereditiera è stata pugnalata a morte. La notizia è stata subito smentita.
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Russell Crowe
È l'11 giugno 2010 quando in rete si diffonde la notizia che Russel Crowe è caduto da un dirupo in Austria, sui monti di Kitzbuhel, mentre stava girando una delle scene del suo ultimo film. "Caduto in montagna in Austria - ha cinguettato ai fan che già piangevano il Gladiatore -, resto impossibilitato a rispondere ai tweet. Io stesso non so ancora come sono arrivato lì, ma i media hanno sempre ragione”.
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Justin Bieber
Justin Bieber ha rischiato (più volte) di mandare al tappeto milioni di fan: la celebre popstar, infatti, sarebbemorta in tre occasioni diverse. La prima volta l'8 marzo 2010: in migliaia scrivono commiati in fondo ai suoi video su Youtube. Succede ancora nel gennaio 2011 quando la notizia della sua morte viene diffusa da un finto sito della Fox News. L'ultima volta sabato scorso, quando su Facebook appare la pagina "R.I.P. Justin Bieber” - che macina quasi un milione di "Mi Piace" - con tanto di epitaffio: "Verso le 11:00 di sabato 7 marzo 2015, il nostro amato Justin Bieber è scomparso. Justin è nato l'1 marzo 1994 a Stratford. Ci mancherà, ma non sarà dimenticato. Si prega di mostrare la vostra simpatia e le condoglianze commentando e dando un mi piace a questa pagina".
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Miley Cyrus
Il 22 luglio 2014 una bufala manda nel panico milioni di fan: Miley Cyrus è morta in un incidente stradale. La popstar ci pensa su e poi posta su Instagram una foto che la immortala da viva davanti al deserto, facendo il segno della vittoria, con indosso solo un paio di mini-shorts. Poi la smentita a parole, dal suo profilo Twitter, onde evitare ogni dubbio: "Non so cosa sia successo questa settimana: sono morta o incinta? Dovrebbero iniziare ad essere un po’ più creativi".
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Johnny Depp
La notizia della morte violenta di Johnny Depp, diffusa online il 25 gennaio 2010, altro non era che un virus informatico che, sfruttando i milioni di fan preoccupati per le sorti dell'attore, s'installava nei computer ogni volta che qualcuno cercava di scoprire di più. Il (presunto) incidente stradale avrebbe ucciso il Pirata dei Caraibivicino a Bordeaux: la notizia era cosìben confezionata che fu ripresa da diversi media tra cui il sito Cnn, con tanto di fotografia della macchina completamente distrutta (ovviamente un fake). A smentirla fu Crispin Glover: l’amico dell’attore americano ha confermato che Johnny Depp era assolutamente vivo.
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Lindsay Lohan
Una volta disse: "piuttosto che andare in carcere, preferisco morire". Costretta a 90 giorni carcere per i ripetuti abusi di alcool e droga, nel 2010 l'attrice (ex) prodigio Lindsay Lohan è stata accontentata da Wikipedia che l'ha descritta come morta all’età di 24 anni, senza chiarirne le cause. A infittire la trama, un tweet che parte da un falso account di Kim Kardashian: "Oh mio Dio! @lindsaylohan è morta?! Continuano ad arrivarmi queste voci dai miei amici!! È così?!" Apriti cielo: mentre Lindsay era alle prese con i suoi avvocati, la rete le stava già celebrando il funerale.
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Tom Cruise
Il 16 ottobre 2008 sul sito del The Sun appare una notizia che fa il giro del mondo in pochi secondi: Tom Cruise è morto, l'incidente in Nuova Zelanda, l'attore è precipitato da una scogliera (la stessa che due anni prima avrebbe ucciso anche il collega Tom Hanks, vittima della stessa bufala) mentre stava girando il suo ultimo film. La smentita arriva per bocca dell'agente: il sex symbol di Top Gun gode di ottima salute.
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Jennifer Lopez
L'hashtag (bufala) #RipJenniferopez si diffonde in rete a velocità della luce scatenando il panico tra i follower. La bella attrice e popstar Jennifer Lopez risponde dal mondo dei vivi confermando di farne ancora parte.
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Macaulay Culkin
Non è l'unico attore a cui è stata dedicata una pagina Facebook di epitaffio: "RIP Macaulay Culkin", deceduto giovedì 6 novembre 2014 alle ore 11:00. "Ci mancherà ma non lo dimenticheremo. Si prega di mostrare la vostra simpatia e condoglianze commentando questa pagina". L'attore di Mamma ho perso l'aereo - in realtà vivo e vegeto - la prende sul ridere e risponde a tono con tanto di foto postata dall'account Twitter deiPizza Underground, il gruppo dicomic rockche lo immortala esanime tra le braccia del fantasma di Andy Warhol, alias il collega di bandAcciuga, con la scrittaWeekend con il morto. Poi la rassicurazione ufficiale, un'altra foto in cui Macaulayposa sorridente con una bibita in mano e cinguetta: "Siamo in tour, sciocchini".
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