Liposuzione: a cosa serve e come funziona

La liposuzione è una vera e propria operazione chirurgica. Questo intervento consente di eliminare i depositi adiposi in alcune aree del corpo, come pancia, glutei e cosce, aspirando il grasso in eccesso. 

Oggi la chirurgia ha fatto dei grandi passi avanti, mettendo a punto delle tecniche che consentono di trattare delle zone molto specifiche. Lo scopo è non solo (o non tanto) di ridurre i tessuti adiposi, ma anche di rimodellare la silhouette: ecco perché parla anche di liposcultura

La liposuzione è un intervento che consente di rimuovere il grasso in eccesso, rimodellando la silhouette.



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La liposuzione: per chi?

Tutti i pazienti possono sottoporsi alla liposuzione, senza distinzioni di sesso, anche se l'intervento è richiesto soprattutto dalle donne. L'importante è avere compiuto almeno diciotto anni ed essere “in buone condizioni di salute”, spiega il Dott. Magliocca. Esistono anche delle controindicazioni: “l’intervento è da evitare in tutte le pazienti che soffrano di disturbi della coagulazione o che presentino delle alterazioni dei metabolismi od ormonali”, prosegue il chirurgo. I risultati sono più visibili nelle persone relativamente giovani che abbiano una pelle tonica ed elastica, che non cede una volta che il grasso in eccesso viene rimosso. 

Al contrario di quanto si pensi, la liposuzione non serve per perdere peso, ma solo per rimuovere le cellule di grasso localizzate. Non è indicata nei casi di sovrappeso generalizzato o nelle persone obese. “È un intervento mirato a rimodellare le forme ed i volumi del corpo, per armonizzarne i profili, in una successione ritmica di convessità e concavità”, conferma il Dott. Magliocca. Ecco perché, al momento di sottoporsi all'intervento, è meglio aver raggiunto e stabilizzato il proprio peso forma

A chi rivolgersi?

La liposuzione è una procedura chirurgica a tutti gli effetti e deve essere eseguita da un chirurgo qualificato. La visita iniziale vi permetterà di valutare la sua serietà. Se ritiene che l'operazione sia fattibile, il medico vi chiederà di sottoporvi a una serie di esami.
“Occorre fare un elettrocardiogramma ed un profilo completo di analisi ematochimiche che includano anche uno studio della coagulazione e del profilo tiroideo”, precisa il Dott. Magliocca. “È opportuno eseguire anche un esame doppler venoso degli arti inferiori, per poter escludere un quadro di insufficienza venosa periferica, ed un esame ecografico dei tessuti molli, per poter meglio inquadrare la qualità del tessuto adiposo da trattare ed il suo spessore”, prosegue il chirurgo. 
È anche indispensabile effettuare una visita con l'anestesista

Quanto costa la liposuzione? 

Il costo di una liposuzione varia notevolmente a seconda delle aree da trattare, della loro estensione e del tipo di anestesia. Per esempio “una liposcultura superficiale delle regioni trocanteriche [la zona dei fianchi, ndr], che possa essere eseguita in anestesia locale, ha un costo di 2500 euro, mentre una liposcultura “total body” che preveda un’anestesia generale ed un ricovero di due giorni può avere un costo anche di 14-15 mila euro”, sottolinea il Dott. Magliocca.

In cosa consiste la liposuzione?

La liposuzione, chiamata anche lipoaspirazione, è una procedura utilizzata per rimuovere il grasso in molte zone del corpo: cosce, vita, fianchi, pancia, ginocchia... la durata dell'intervento e il tipo di anestesia (generale o locale) dipendono dal numero delle zone trattate e dall'entità dell'operazione. 

In origine, la liposuzione era destinata alla “riduzione dei volumi corporei”, spiega il Dott. Magliocca. Per aspirare il tessuto adiposo “venivano utilizzate cannule molto grandi, sino a 5 o 6 mm di spessore. Queste cannule venivano collegate ad un sistema di aspirazione molto potente e l’intervento poteva essere molto cruento”. Nel tempo cose sono cambiate, e la liposuzione è diventata soprattutto un mezzo per modellare la silhouette, rendendola più armoniosa. Il merito è anche dell'evoluzione delle tecniche chirurgiche: oggi “vengono utilizzati sistemi di aspirazione modulari e “dolci” ai quali vengono collegate cannule di spessore massimo compreso tra i 2 ed i 3 mm che non provocano danni tessutali e riducono la perdita elettrolitica e di plasma. Sono cannule che permettono delle correzioni molto più precise che in passato”, conferma il chirurgo. 

Come si svolge l'intervento?

Anche se è meno “cruenta” che in passato, la liposuzione resta un'operazione invasiva, che comporta la perdita di elettroliti, plasma e proteine. Prima di cominciare, si procede alla cosiddetta tumescenza; come spiega il Dott. Magliocca, questo procedimento “consiste nell’infiltrare i tessuti, con opportune cannule, con una miscela di soluzione fisiologica, anestetico locale ed adrenalina. L’adrenalina è necessaria per poter evocare una vasocostrizione locale che riduce le perdite ematiche durante l’intervento”

Le cannule sono inserite attraverso delle piccole incisioni, solitamente effettuate in posizioni discrete, come le pieghe naturali della pelle. Si può quindi aspirare il grasso in eccesso. “È la mano del chirurgo, il suo senso estetico, la sua esperienza a stabilire la profondità dell’aspirazione e la quantità di tessuto adiposo da trattare”, sottolinea lo specialista. Inoltre “l'aspirazione tradizionale è coadiuvata da molte tecnologie come gli ultrasuoni (liposcultura ultrasonica) o il laser (laser liposuzione) o addirittura un piccolo getto di acqua che separa gli adipociti dolcemente (Body Jet)”.

Il post-operatorio 

Dopo l'intervento bisogna indossare un'apposita guaina contenitiva per il tempo indicato dal medico. Si tratta di una sorta di panciera elastica utilizzata per stabilizzare le aree trattate e guarire gli ematomi. Sempre per accelerare la guarigione, “è importantissima la mobilizzazione precoce, un’adeguata copertura antibiotica ed una terapia medica mirata alla profilassi antitrombotica. Nei casi più impegnativi è necessario reidratare adeguatamente la paziente restituendo il giusto apporto di proteine ed elettroliti o plasma”, raccomanda il Dott. Magliocca. Infine “è consigliabile non esporsi ai raggi solari diretti per almeno due mesi”

Le complicanze

Anche se la liposuzione è stata eseguita con serietà da un chirurgo competente, ci sono diversi effetti collaterali normali che variano da un paziente all'altro: possono comparire per esempio degli edemi o delle ecchimosi, che però dovrebbero scomparire in poche settimane. 

Il rischio più grave “è la trombosi venosa con le sue complicanze”, spiega il Dott. Magliocca, che però rassicura: “tutte le linee guida su questo intervento prevedono una profilassi antitrombotica che ha reso questo tipo di complicanza, insieme all’infezione, un evento eccezionale”.

In generale, i dolori che si hanno a seguito della liposuzione sono moderati. Variano comunque da persona a persona, a seconda della sensibilità e della condizione fisica prima dell'intervento. Di solito, basta un antidolorifico per risolvere il problema. Tenete presente che dovrete aspettare un po' di tempo (anche qualche mese) prima di vedere i risultati definitivi dell'operazione

Uno stile di vita sano

Prima e dopo l'intervento, è meglio dire addio a tabacco, alcol e farmaci anticoagulanti. Il medico vi darà delle indicazioni precise a riguardo. Per quanto riguarda l'alimentazione, non bisogna strafogarsi né prima (pensando che tanto tutto sarà rimosso con l'operazione) né dopo (credendo di essersi liberati del grasso definitivamente). L’obiettivo è quello di non ingrassare e di conservare il risultato ottenuto: ecco perché è importante avere un'alimentazione equilibrata. Anche se non si può ricominciare a fare sport subito dopo l'intervento, è indispensabile fare un po' di movimento: anche in questo caso, il medico vi darà le indicazioni giuste a riguardo. 

Ringraziamo il Dottor Carlo Magliocca, esperto in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica e consigliere della SICPRE.
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