I Poli Opposti a Porta a Porta: quando tradimento non è solo infedeltà

"Poli Opposti" di Luca Argentero e Sarah Felberbaum sbarcano nel salotto di "Porta a Porta". Al centro del dibattito bugie e tradimento che, non sempre, fanno rima con infedeltà. 

Luca Argentero e Sarah Felberbaum, interpreti della focosa coppia di "Poli Opposti".


Amore e tradimento sbarcano nel salotto di Porta a Porta grazie a Luca Argentero e Sarah Felberbaum, interpreti della focosa coppia di Poli Opposti, il film di Max Croci che racconta la travagliata storia d’amore tra Stefano Parisi, un terapista di coppia gentile e di buone maniere e Claudia Torrini, un avvocato divorzista perennemente arrabbiata e velenosa tanto da essere soprannominata La jena. Lui dedica la vita a riunire le due metà della mela, lei a separarle. 

Insomma, si sarà detto Vespa, chi meglio di loro (a dire il vero dei loro sceneggiatori) conosce le dinamiche che si scatenano quando nella vita a due s’insinua il tarlo del tradimento, dove per tradimento non s’intende solo infedeltà ma anche l’attitudine (pericolosa) a dimenticarsi dell’altro. Insomma, tanto per capirci, rientrano nella categoria anche le menzogne sui soldi - secondo i dati pubblicati da CreditCards.com, il 26% degli americani e il 14% delle donne ha speso oltre 500 dollari per acquisti mai comunicati ai rispettivi compagni -, o affidarsi alla chirurgia estetica senza renderlo manifesto, come fa una grossa percentuale di donne, stando ai risultati del convegno Chirurgia estetica, chi la fa e non lo dice? organizzato dalla Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica.    

Perché “tradire significa infrangere le aspettative dell’altro - spiega Patrizia Mattioli, psicologa e psicoterapeuta -. Nelle relazioni sentimentali con il tradimento si viola il patto di condivisione emotiva, che le sostiene anche se le cause possono essere precedenti, e il tradimento essere un tentativo di soluzione di una sofferenza di coppia, o uno dei modi attraverso cui la sofferenza prende forma”. 

Non a caso, la difficoltà più grande di fronte a un tradimento, è riuscire ad astrarsi dai ruoli e rinunciare a identificare un colpevole e una vittima: per superare l’infedeltà, di qualsiasi natura essa sia, bisogna cercare un significato interno alla coppia. “A volte non è un evento inaspettato e inspiegabile - sottolinea la Mattioli - perché si inserisce in una reciprocità con fratture già manifeste o anche nascoste, una reciprocità in cui sono presenti vuoti affettivi che si cerca di riempire con qualcosa di esterno: un’altra persona, un lavoro, un altro figlio, una nuova passione”. Il tradimento è spesso la via più semplice per sopperire alla frustrazione, al silenzio e alla distanza che separa due persone che, invece di confrontarsi, cercano uno sfogo. E rischiano di perdersi di vista.

Rischiano perché, come hanno dibattuto nel salotto di Vespa, ci sono anche le situazioni in cui le bugie possono essere propedeutiche a una rinascita, alla presa di coscienza di che cosa non funziona e alla ricerca di come sanare lo scivolone di cui, molto spesso, sono responsabili entrambe i partner, anche se in modi diversi e più o meno manifesti. La chiave, sta nel trovare un punto in comune che unisca, per l’appunto, i poli opposti. Come fanno i protagonisti della pellicola che rinunciano alla ragione, seguono l’istinto, ammorbidiscono le rispettive posizioni e alla fine depongono le armi e si arrendono all’amore. 

Un’operazione non facile perché, di fronte a un tradimento uomini e donne reagiscono in maniera diversa, come dimostra anche uno studio della Norwegian University che ha confermato ciò che la società sospetta da sempre: se il gentil sesso non tollera un’infedeltà emotiva, agli uomini non va giù quella sessuale. Approcci, dice la scienza, che vanno attribuiti a milioni di anni di evoluzione che hanno affibbiato alle donne il compito di proteggere la famiglia (ed evitare che il compagno scappi con un’altra) e agli uomini quello di mantenere la stirpe (e allevare il pargolo di un altro è il peggio che possa capitare).

Tanto per la cronaca, sappiate che la statistica dice che gli europei (e in particolare le donne) sono più infedeli degli americani. A fare i conti è stata una ricerca del sito online DrEd.com ripresa dal quotidiano britannico Daily Mail. Ebbene, il 57% degli abitanti del Vecchio Continente - tra le donne la quota schizza al 64% - ha ammesso di esser stato infedele almeno una volta contro il 36 per cento dei colleghi Oltreoceano - anche qui le donne in testa, con il 41%. A voi la stima di quanti si sono ritrovati vicini dopo esser passati per i poli opposti. Ma soprattutto, a voi l’introspezione: quanti di voi ci sono riusciti? 

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