Kamasutra: istruzioni (anche) per l'orgasmo
Kamasutra: istruzioni per l'orgasmo. L'antico testo indiano sull'amore (kama) scritto in aforismi (sutra) tra il I e il IV secolo, racconta (anche) le posizioni del piacere. Ecco una selezione per stimolare i punti giusti.
Solo il 20% di tutto il libro del Kamasutra (o meglio dei Kama Sutra, gli aforismi dell’amore) parla di sesso. Il restante 80% descrive come essere un buon cittadino (un uomo elegante e pulito, che vive in una bella casa, frequenta gli amici e si diletta con le cortigiane) e come dovrebbero avvenire gli incontri amorosi (con quali donne, dove e come), fornisce le indicazioni sull'animo delle donne, su come conquistarle e perfino su come devono andare i rapporti con le mogli degli altri. Eppure il capitolo dedicato alle 64 posizioni ha attraversato i millenni, raccontando l’arte di fare l’amore e provare piacere perché, suggerisce il buon senso e conferma la scienza, se un uomo e una donna sono felici sotto le lenzuola sono persone più felici anche nella vita di tutti i giorni. Tant’è, equivoco o meno, oggi l’Occidente considera il testo redatto da Mallnaga Vatsyayana nel III° secolo in India, come il breviario erotico più autorevole della letteratura.
Anche perché, ben lontana dalle affinità elettive, la concezione indiana dell’amore non prescinde dal desiderio e dall’attrazione fisica e lo stesso autore ricorda che “tutto ciò che ha relazione con l’amore (il Kama) ha l’identica natura del cibo, rappresentanti un contributo alla vita del corpo”. L’insoddisfazione altro non è che sinonimo di disagio di vivere e i giochi degli amanti, tutt’altro che volgari e privi di sensi di colpa, espressioni di un piacere che non va mortificato. Anzi.
Il Kamasutra è una metafora dopo l’altra con il mondo della natura e quello animale dove ogni gesto è un fiorire di altre varianti, tanto che Vatsyayana credeva ci fossero otto modi di fare l'amore, moltiplicati per otto posizioni per ognuno: quelle che nel libro sono note come le 64 Arti. Amore (Kama) che è godimento attraverso tutti i sensi aiutati dalla mente unita all’anima, che va conosciuto prima del matrimonio, dall’uomo come dalla donna e coltivato durante in una scoperta continua, rispettosa e gioiosa.
Scoperta che, ne è convinto Vatsyayana, viene meglio se le unioni sono equilibrate, se donne e uomini sono simili di corporatura, in fatto di resistenza e di desiderio. Anche perché sebbene ancora non sia in grado di definirlo, il Kamasutra contempla anche l’orgasmo femminile: “Le donne non eiaculano come gli uomini. Essi scaricano il proprio desiderio ma le donne, conscie della propria passione, sentono un certo piacere pur non potendo definirlo. Tale diversità si nota nel fatto che gli uomini su fermano, durante l’unione sessuale, dopo aver eiaculato ed aver raggiunto la soddisfazione dei sensi, mentre questo non accade nelle donne”.
Ma le sorprese del Kamasutra non sono finite: Vatsyayana descrive nove generi di unione sessuale che corrispondono ad altrettante intensità di passione e scatenano infinite combinazioni di possibilità di provare piacere con il sesso. Così come identifica quattro varietà fondamentali d’amore: quello prodotto dalla consuetudine, quello dalla fantasia, quello dalla fede e quello dalle sensazioni che provengono dall’esterno. Quattro sono anche gli abbracci: c’è quello toccante - l’arcinoto sfiorarsi della nostra letteratura -, quello penetrante - ambiguo, quando una donna, chinandosi per caso, sfiora l’uomo con un seno -, quello strofinante - quando al buio, due corpi fanno ciò che noi chiamiamo petting -, e quello premente - quando uno dei due amanti cingendo l’altro lo preme contro un muro -.
E, a scendere, quattro sono le strette degli amanti: il Jataveshtitaka, ovvero l’attorcigliarsi del rampicante, l’abbraccio di una donna fremente di desiderio; il Vrikshadhirudhaka, l’arrampicata sull’albero, due corpi che si cercano ma sono ancora in piedi; il Tila-Tandulaka, il mischiarsi di riso e sesamo, sul letto, intenso e, infine, il Kshiraniraka, il mischiarsi di latte e acqua, l’abbraccio di un uomo e una donna che si amano molto e stringendosi diventano un’unica persone.
Anche il bacio ha le sue categorie, così come le carezze e i diversi modi di giacere. A questo punto, non resta che farsi una cultura. E ricordate: "Conclusa l'unione sessuale, gli amanti si recheranno separatamente, con discrezione e senza guardarsi nel bagno. Risedutisi al proprio posto, profumatisi l'alito con foglie di betel, l'uomo elegante cospargerà il corpo della sua amante con balsamo di sandalo".
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Missionario: le varianti
La leggenda dice che siano stati i cristiani in missione nel Sud-est del Pacifico a battezzare la posizione del missionario. Decisamente poco acrobatica ma ampiamente descritta nel Kamasutra, è la posizione che tutti gli amanti (ma solo gli esseri umani) hanno praticato, prima o poi, nella loro vita sessuale.
Un motivo ci sarà: intima e avvolgente assicura il contatto completo dei corpi e una penetrazione profonda. Inoltre, grazie alla pressione della zona pubica dell'uomo sul Monte di Venere della donna (è maggiore aumentando l'angolo retto tra i due corpi) la stimolazione del clitoride è profonda e il piacere garantito.
Da sperimentare anche la variante con la donna che tiene le gambe unite: la vagina è più stretta e la ricerca del piacere è più intrigante.
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L'amazzone
La posizione dell’Amazzone, anche detta di Andromaca, non è solo ampiamente descritta nel Kamasutra. A decantarla anche la letteratura occidentale, fin dai tempi di Omero, che descrive come la moglie di Ettore - Andromaca, per l'appunto - “cavalcava” il suo eroe durante i rapporti sessuali.
Fuori dalla letteratura, la posizione ha diversi vantaggi: alla donna, che può dettare il ritmo e scegliere l’angolo migliore per stimolare la zona anteriore della vagina e quindi del punto G e all’uomo, che, sottomesso, può godersi lo spettacolo lasciarsi andare al piacere che arriva più lento e più intenso. Da sapere: fate attenzione a non esagerare perché, secondo uno studio pubblicato su Advances in Urology, è responsabile del 29% delle dolorose fratture del pene.
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L'abbraccio al fior di loto
Quella che il Kamasutra chiama la "posizione della dea" ma la letteratura erotica occidentale ha ribattezzato "del loto" - dalla nota postura dello yoga -, assicura il massimo del piacere con il minimo dello sforzo in un'alchimia perfetta di sensualità e intimità che sincronizza non solo i movimenti ma anche gli sguardi e l'apice del piacere. Entrambi seduti, l'uomo divarica le cosce e unisce le piante dei piedi, la donna è seduta su di lui e cinge la sua schiena con le gambe. La penetrazione è profonda e le zone erogene sono stimolate al massimo: l'orgasmo simultaneo è un'eventualità molto probabile. Praticabile anche la variante, con la donna che dà le spalle all'uomo, libero di accarezzarla.
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Sesso in piedi
Un grande classico del cinema (ben noto al Kamasutra che la distingue in "unione sorretta" o "sospesa"): di solito il sesso in piedi arriva all'improvviso e dura poco. D'altra parte è acrobatico e se i due amanti non sono (quasi) alti uguali, o nei paraggi non c'è un sostegno a cui appoggiarsi, l'uomo deve prendere in braccio la donna e quindi dev'essere ben forzuto. Tant'è: quando la passione travolge va assecondata.
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La pinza del piacere
Le posizioni su un fianco sono quelle che il Kamasutra considera più dolci. Questa variante, dove solo la donna è sdraiata su un lato, facilita la penetrazione (non semplicissima se i partner sono frontali) e permette una reciproca stimolazione dei genitali ad alto tasso erotico.
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Su un fianco
Secondo le regole del Kamasutra, in questi casi, l'uomo dovrebbe sempre stare sul fianco destro e la donna su quello sinistro. Molto amata durante i preliminari per il contatto molto intimo tra gli amanti, quando la passione travolge, la donna alza una gamba su quella dell'uomo in quella che il Kamasutra chiama "unione allacciante". La stimolazione del clitoride è intensa: sappiatelo.
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A cucchiaio
Nella posizione "a cucchiaio" gli amanti sono entrambi sdraiati su un fianco, l'uomo da dietro cinge la donna. Molto amata dalle coppie, non è però semplicissima perché il pene tende a uscire facilmente. Deriva che si può evitare con la variante che il Kamasutra chiama "l'unione del boa": la donna alza la gamba libera e l'avvinghia alle gambe di lui. In questo modo, oltre a guadagnarci la penetrazione cresce anche la sensualità del rapporto. Anche qui, ovviamente, la stimolazione dei genitali è un optional consigliato per incrementare il piacere.
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La cavalcata normanna
La cavalcata normanna, la posizione dove la donna è a cavalcioni, di spalle, sull'uomo supino, ha diversi vantaggi: stimola il lato voyeur di ogni uomo amante del lato b, permette alla donna la stimolazione del clitoride in totale autonomia e, in caso di dimensioni del pene ridotte, è la migliore per provare piacere. Per le donne più allenate c'è poi la variante accovacciata, sui piedi invece che sulle ginocchia che agevola una penetrazione più profonda.
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La pecorina, l'antilope, il lupo
Praticata dalla notte dei tempi, la "pecorina", è la posizione che fa impazzire (quasi) tutti gli uomini e che conquista molte più donne di quante non lo dichiarino. La donna è a carponi o in ginocchio (in questo caso si chiama "dell'antilope") con il bacino sollevato, o ancora, del tutto sdraiata; l'uomo sta dietro, la penetrazione è profonda, la stimolazione del clitoride e del punto G immediate. C'è poi anche la versione "del lupo" dove i partner sono in piedi, la donna si piega ad angolo retto e l'uomo da dietro la penetra.
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La candela
Nella posizione a candela la donna, supina, appoggia le gambe sulle spalle dell'uomo, sopra di lei. In questo modo la penetrazione è profonda e la stimolazione della vagina, del clitoride e di tutta la zona erogena pelvica è al massimo.
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