L'hard doveva conquistare i gusti erotici delle donne ma è rimasto nella nicchia. A fare faville è il "mommy porn", fantasie hot al femminile sdoganate dalla trilogia delle Cinquanta Sfumature di E.L.James.
Si dice che le donne non guardino i film porno perché non finiscono mai con un matrimonio. Vero, in parte. Si dice che la rivoluzione di Erika Lust, la regista che ha messo in scena le fantasie hot al femminile, avrebbe invertito la tendenza. Falso, in parte. Perché se il cinema hardcore è rimasto un fenomeno di nicchia, quello che invece fa faville, tra il gentil sesso, è l'erotismo esplicito ma sottile, quello che indaga i meccanismi psicologici e dove l'intreccio della storia non è un semplice pretesto. Basti un numero: in Inghilterra il 53% delle signore scarica su Kindle o iPad letteratura erotica, la legge e poi la cancella senza lasciare tracce. Gli ingredienti delle storie - uomini rudi, misteriosi e affascinanti, scene tanto esplicite quanto romantiche - si assomigliano un po' tutti ma tant'è.
Ad aprire le porte della percezione femminile in salsa mommy porn è stata la trilogia di E.L.James che, con le sue Cinquanta Sfumature ha venduto oltre 100 milioni di copie in tutto il mondo, presto diventerà un film, ha fan club in tutto il mondo e da tempo, ormai, ha sdoganato l'erotismo al femminile rendendolo socialmente accettabile. A rapire l'immaginario delle lettrici c'è sempre quella storia lì: quella di un uomo che può ferire, che (forse) proprio per questo si desidera e che, al momento giusto, si trasforma nella metà che tutte le donne vorrebbero accanto. Un macho romanticone che conquista la Brava Ragazza con la maiuscola.
Pare ormai assodato che (almeno per ora) alle donne proprio non interessi divertirsi tra le lenzuola se il cuore non trabocca amore. Una conferma arriva anche dalla classifica a luci rosse stilata dalla piattaforma PornMD, un motore di ricerca che raccoglie i video porno dei siti federati nel colosso PornHub, di cui fa parte anche il popolare YouPorn che da solo totalizza in un anno quasi 5 miliardi di visitatori. Ebbene, le parole più digitate sono massaggio, amatoriale e donne mature.
Lo sa bene Anna Mouglalis, produttrice di Les Filles, un porno senza porno che - dichiara nel manifesto - vuole riscrivere "il linguaggio amoroso". "C'è molta miseria, anche nei film di Hollywood. Gli attori fanno acrobazie che nella realtà sono impossibili, c'è sempre la scena di sesso sotto la doccia". E poi, ancora: "Forse l'erotismo deve essere reinventato, deve essere più una provocazione che un'offerta. Com'era un tempo la caviglia o una striscia di pelle. Bisogna salvare l'amore che è immenso e perfetto per non cadere nella follia di vivere separati tra anima e corpo". Così come fa riflettere il rimpiazzo dell'esplicito Tinto Brass con il più morigerato Patrice Leconte: nel suo Una Promessa, tanto è forte il desiderio tanto è bandito il contatto. Stesso discorso per Jimmy's Hall la pellicola presentata da Ken Loach a Cannes (in uscita in Italia il 18 dicembre) dove il sesso è immaginato ed evocato di continuo ma mai consumato.
Eva Mangas, autrice diCome il cielo a mezzanotte eUn abbraccio nel buio per Sperling Privé, una collana che su Amazon e iTunes è quasi sempre in pole position, ha riflettuto parecchio sui gusti al femminile per arrivare alla conclusione che una "descrizione troppo diretta diventa banale" e quindi, ora che la letteratura erotica è stata legittimata,i tempi sono maturi per esplorare le centinaia di sfumature del gioco del desiderio in versione soft.
Una che ci prova tutti i giorni è Silvia Corti: c'è il suo libro, Racconti erotici per ragazze sole o male accompagnate (Giulio Perrone editore) pubblicato con lo pseudonimo di Slavina, e c'è il suo corpo con cui si mette in gioco in performance pubbliche. Un'altra è Michela Prisco che per Lite Editions - una casa editrice partita dall'eros che sta ampliando la sua offerta - ha scritto L'Uomo dalla bocca grande, un romanzo che al piacere della carne mescola il caos delle viscere e dei sentimenti.
A sentire Gianfranco Borelli, colui che ha tradotto in ebook i titoli di maggior successo della collana inglese Black Lace (pizzo nero), non c'è da stupirsi: in questi anni ha proposto ai suoi lettori di partecipare a un sondaggio online per monitorare l'evoluzione dei gusti. Dalle cinque mila risposte raccolte, è emerso che le donne - insegnanti, dirigenti, professioniste - sono il 65% della fetta mentre gli uomini sono passati dal 25% al 35%. E ancora: che il 54% delle signore è convinta che dopo la visione di un film hard il proprio compagno abbia più voglia di fare l’amore. Certo, c'è anche un buon 35% che ha risposto che alla vista di certe scene ha provato disgusto. Ma soprattutto è emerso lo scenario: in un albergo di lusso c'è una working girl, che sottomette un uomo. Il tutto in barba ai castelli, conventi e uomini dominanti che tanto piacevano alle signore vecchio stile.
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