Advagraf®: effetti collaterali e dosaggio
Advagraf® è un farmaco utilizzato per prevenire il rigetto dopo trapianto di un organo. Il suo principio attivo è il tacrolimus, immunosoppressore che inibisce la formazione dei linfociti.
Indicazioni
Advagraf® è utilizzato per controllare la risposta del sistema immunitario dell’organismo, così da permettere al corpo di accettare l’organo trapiantato senza rigettarlo come corpo estraneo. La particolarità di questo farmaco è di permettere un rilascio prolungato (lento e per un lungo periodo) di tacrolimus. Il suo utilizzo è indicato dopo un trapianto di fegato, rene o cuore. Si può egualmente utilizzare Advagraf® quando un primo trattamento immunosoppressivo non ha dato sufficienti risultati.
Controindicazioni
Advagraf® è controindicato in persone che siano allergiche al tacrolimus. Inoltre questo farmaco non è raccomandato nei minori di 18 anni e non deve essere accoppiato ad altre terapie antirigetto, in particolare ciclosporina. Poiché le capsule di Advagraf® contengono lattosio e lecitina di soia, questo farmaco non è consigliato per persone allergiche al latte di mucca o di soia.
Effetti collaterali
Gli effetti collaterali più spesso riportati dopo l’utilizzo di Advagraf® sono ipertensione (e tachicardia), tremori, mal di testa, infezioni (per l’azione sul sistema immunitario), insonnia, disturbi della funzione renale (insufficienza renale, disturbi urinari), anemia o ancora iperkaliemia (eccesso di potassio nel sangue). L’immunosoppressione innescata da Advagraf® può anche favorire la comparsa di tumori maligni. Talora si osservano anche alterazioni del sistema nervoso (convulsioni, allucinazioni, disturbi mentali, vertigini, parestesie) o degli occhi (disturbi visivi), acufeni o ancora disturbi respiratori e digestivi (diarrea, nausea, vomito gonfiori addominali).
Dosaggio
Advagraf® si presenta sotto forma di capsule da assumere una volta al giorno. La posologia varia abitualmente dai 0,10 a 0,30 mg al giorno,ma spetta la medico determinare l’adatta posologia, tenendo conto dello stato generale del paziente e degli altri farmaci immunosoppressori assunti. Si sconsigli l’assunzione di pompelmi (anche in succo), poiché essi possono modificare la concentrazione dell’Advagraf® nel sangue.Allo stesso modo, si sconsiglia la guida dell’automobile in caso di vertigini dovute al trattamento (questi effetti sono aggravati dal consumo di alcool).