Drosera: principio attivo omeopatico
Drosera è un principio omeopatico utilizzato soprattutto per il trattamento di infezioni otorinilaringoiastriche, anche se ha numerose altre indicazioni. Eccone indicazioni, farmaci e controindicazioni.
Indicazioni
Questo principio omeopatico è utilizzato per trattare disturbi come infezioni delle vie respiratorie (laringite, tracheite, bronchite, asma, tosse secca), pertosse, infezione da virus respiratorio sinciziale con tosse spasmodica che può indurre vomito, dolori articolari (artrite, sinovite acuta dell’anca). I farmaci contenenti drosera sono disponibili in diverse diluizioni (2CH e 30 CH o 4 DH e 60 DH) e in differenti forme (granuli, compresse, soluzione bevibile, polvere orale, fiale, pomate).
Farmaci omeopatici a base di drosera
La sostanza attiva è estratta dalla drosera a foglie rotonde o Drosera Rotundifolia dal suo nome scientifico. Questa pianta insettivora, membro della famiglia delle Droseracee, possiede svariate proprietà terapeutiche naturali tra le quali antitossigene, antinfiammatorie, antispasmodiche, antipiretiche. I laboratori Boiron, Lehning e Weledia utilizzano drosera in differenti preparazioni omeopatiche. Inoltre il laboratorio Boiron possiede anche il Drosetux® contiene drosera.
Controindicazioni
Come la maggior parte dei principi omeopatici, la drosera non ha nessuna controindicazione formale. Tuttavia è vivamente raccomandato di avere un parere preliminare di un medico omeopatico prima di assumerla, anche se il principio attivo è molto diluito mantiene comunque le svariate notevoli attività capaci di interagire con un trattamento farmacologico già instaurato. Bisogna, inoltre, specificare che i granuli sono composti anche di saccarosio e lattosio e quindi escludere un’ipersensibilità a questi eccipienti prima di assumere il medicinale. Per godere appieno dei benefici del drosera si consiglia di assumerlo lontano dai pasti, per favorirne l’assorbimento. È anche preferibile non associarlo a caffè, menta o anche tabacco. Le dosi prescritte devono essere sciolte sotto la lingua e non masticate.