Test di saliva per l’Hiv: come si scopre di essere positivi
Test choc per tre giovani che all’uscita dalla discoteca si sono sottoposti ad un controllo promosso dai volontari Anlaids Versilia. Non sapevano di essere positivi al virus.
I sintomi dell'Hiv, loro tre, non li avevano mai notati. Eppure erano positivi. È successo lo scorso 6 ottobre davanti alla discoteca Maki Maki di Viareggio, lì dove l’associazione Anlaids Versilia effettua dei test della saliva a chi, volontariamente, si vuole sottoporre ad un tampone gratuito che, in pochi minuti, permette di dare un risultato attendibile.
Secondo quanto riferito dal quotidiano Il Tirreno, usciti dal locale due donne e un uomo trentenni e residenti in Verisilia hanno accettato di sottoporsi a quello che ai loro occhi era più un gioco, assecondare le richieste dei volontari e ascoltare le informazioni di prevenzione. Invece, il risultato è arrivato inaspettato: positivi. I tre sono ora in attesa di un ulteriore e più approfondito esame del sangue, in modo che gli specialisti possano determinare da quanto il virus è presente nei loro organismi e, se ci sarà una conferma, iniziare una terapia antivirale che continuerà per tutta la vita.
Al giorno d’oggi, spiegano gli esperti, le terapie possono dimostrarsi molto efficaci e permettere ai pazienti di svolgere in tutto e per tutto una vita normale, a patto però che il virus sia identificato in tempo. Fondamentale, però, è una diagnosi precoce. Anche se, dal punto di vista strettamente psicologico, scoprire in un modo così inaspettato la positività al virus è certamente un momento duro. Non si tratta peraltro di un caso completamente isolato. Quattro anni fa la stessa associazione ha permesso ad un ragazzo che usciva da un locale a Torre del Lago, sempre in provincia di Viareggio, di scoprire di essere positivo al virus e iniziare quindi i trattamenti in modo tempestivo.