Tutte le sfilate della Milano Fashion Week
Alberta Ferretti, Chicca Lualdi, Emilio Pucci, Gucci, Prada e tutti i grandi nomi della moda internazionale visti sulle passerelle della Milano Fashion Week. Ecco una selezione di must have P/E 2016 in diretta dal catwalk meneghino.
Dopo New York e Londra è il momento della Milano Fashion Week che, dopo un inizio in grande stile con il doppio uragano Cara-Kate a scuotere le strade della capitale della moda Made in Italy, propone un calendario ricco di sorprese. Le presentazioni sono numerose, gli eventi pure (complice il ruolo meneghino di capitale - anche - dell’enogastronomia nelle ultime settimane di Expo 2015) e, non mancano gli spunti interessanti per la moda donna della prossima Primavera/Estate.
Tra queste brilla il nome di Alberta Ferretti che, sulle passerelle di Milano, ha portato le seduzioni etno-chic dei colori caldi, i tessuti impalpabili e, per la sera, un nuovo modello di abito che sembra un tattoo.
Ma non si è trattato dell’unica novità: ecco – secondo noi – quali sono state le sfilate più interessanti di questa (ricca) edizione 2015 di Milano moda donna.
Copyright foto: Imaxtree.com
Chicca Lualdi e il bon-ton lineare
Il bon-ton è il protagonista assoluto a Milano sulle passerelle della collezione P/E di Chicca Lualdi che interpreta lo stile classico sotto la lente d’ingrandimento delle linee più marcate e precise. Sul catwalk ecco così capispalla cortissimi e quasi geometrici, fantasie marcate, colori basici interrotti solo da un po’ di arancione. Grande spazio, poi, agli abiti e abitini e quando c’è il pantalone l’outfit impone il total look cromatico che, a sorpresa, non contempla il nero.
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Emilio Pucci: invenzioni asimmetriche
Floreale, stampe, asimmetrie e anni Sessanta sono le ispirazioni per la collezione Primavera/Estate 2016 presentata da Emilio Pucci che, in passerella, porta una ricca selezione di gonne asimmetriche da accompagnare a golfini extra slim e a qualche trasparenza. Minimo comun denominatore per tutti i capi è il desiderio di reinventare le forme classiche degli abiti all’insegna della modernità.
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Paisley-mania per Fay
Fay a Milano riscopre il paisley e, accanto a questo disegno che diventa fil-rouge dell’intera collezione estiva, riscopre pure gli anni Settanta. In passerella così sfila una moda libera riletta in chiave contemporanea tra minigonne con ricami in camoscio e bluse in voile di cotone leggero mentre anche l’iconica field jacket Victoria (simbolo del brand) viene riletta con il disegno cashmere.
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Fendi tra bamboline sexy e donne eleganti
La passerella milanese di Fendi si apre su maniche a sbuffo e gonne a palloncino per poi svelare solo nella seconda metà della sfilata la vera anima della collezione. Dopo questo trionfo di bon-ton un po’ troppo “bambolesco”, ecco infatti le linee più nette di abiti e capispalla che s’ispirano agli anni Sessanta e svelano tutta la loro forza proprio nella semplicità. Punto forte della linea Primavera/Estate, come sempre, la pelletteria.
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Impalpabile Francesco Scognamiglio
Bianco e nero saranno i colori della Primavera/Estate 2016 secondo Francesco Scognamiglio che per la donna della prossima stagione vede tessuti assolutamente evanescenti e tagli che sembrano svolazzi. Lungo o corto poco importa a condizione che entrambi siano ampi e, preferibilmente, impalpabili. In passerella anche il grande ritorno di voile e rouche.
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Gucci e il nuovo stile hipster
Collettoni arrotondati e nuovo stile hipster nel guardaroba della donna Gucci disegnato da Alessandro Michele per la prossima Primavera/Estate dove, tra l’altro, anche l’etnico non passa del tutto in secondo piano. Tra occhiali extra large, trasparenze (inattese) e qualche spacco il direttore artistico della maison impone, finalmente, uno stile tutto suo dicendo addio alla massiccia influenza del vintage che caratterizzava le sue prime collezioni per esplorare la seduzione della novità con un corpo completamente ricoperto.
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Kristina T: melting pot di culture (e stili)
Lungo e corto si alternano con grazia sulle passerelle milanesi di Kristina T che, tra tuniche, sottovesti e pantaloni a vita altissima dalla vestibilità asciutta, propone uno stile che difficilmente passa inosservato. Bella la convivenza di stili diversi che esplode con l’accostamento dei top tricottati e dei tagli al laser.
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Prada e il tailleur scomposto
Tempo di rivoluzioni in casa Prada dove ad essere “vittima” del cambiamento della storia è soprattutto il mitico tailleur, emblema della griffe. Il più classico degli abiti da signora, così, si scompone e cita il passato (in primis il guardaroba anni Cinquanta), esplora le fantasie (i tweed si mescolano) e aggiunge le velette (lunghe fino al collo!). Ma non solo. Le linee tornano in tutta la collezione (ma solo in verticale) e dal fronte degli accessori arriva un messaggio chiaro: le borsette dovranno essere rigorosamente portate a mano. Come non fidarsi di Miuccia?
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Il tributo ai migranti di Stella Jean
Stella Jean apre con un tributo ai migranti nel micro-video proiettato prima della sfilata per rinfrescare la memoria al pubblico (e al mondo) sui migranti più celebri della storia, da Bertolt Brecht a Dante Alighieri. Poi ecco la sfilata vera e propria che, ovviamente, non poteva che essere un giro del mondo. Ecco qui, quindi, balze carioca, volant in rafia e gonnelloni etnici poi citazioni dai costumi andini, mise da cowboy al femminile e una strizzata d’occhio al preppy style con qualche outfit dichiaratamente collegiale. Un giro del mondo (e dei mondi) in pedana.
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Blumarine e le trasparenze "adulte"
Il lusso sussurrato di Bottega Veneta
Un lusso che non si espone ma che resta nel sottofondo di una collezione ricca e austera dedicata al concetto del viaggio, della scoperta e dell'avventura. Ecco la Primavera/Estate di Bottega Veneta che, grazie alla fantasia del direttore creativo Tomas Maier, svela un lato inedito della griffe concentrando gli sguardi sugli accessori (importanti) e regalando agli abiti una semplicità che fa rima con ricercatezza.
Peter Dundas e il nuovo Roberto Cavalli
L'arrivo di Peter Dundas rompe con il passato del marchio Roberto Cavalli che, per la prossima Primavera/Estate, rinuncia agli eccessi portando in pedana una donna rock dall'aspetto più giovanile e dal guardaroba più portabile. Un momento di transizione per il brand che passa, velocemente, dagli abiti a sirena da red carpet ai mini-dress da discoteca. Il risultato? Un nuovo inizio. Brillante.
DSquared2: sgargiante eclettismo
Colori sgargianti e contaminazioni all'ordine del giorno nella collezione DSquared2 per la donna della prossima Primavera/Estate. A Milano sfila così l'eclettismo più spiritoso e la grinta disinvolta di chi non teme di osare e lo fa, anche nel daily outfit, rinunciando alle tinte più austere e alle uniformazioni per tentare la strada della particolarità. Con successo, in questo caso.
Emporio Armani: evanescente perfezione
Una collezione assolutamente nuova che, sul "Vento d'estate" che dà il titolo allo show milanese, si batte contro il gusto del vintage che propone (e ripropone) sulle passerelle capi sempre uguali. Emporio Armani non ci sta e, con Re Giorgio saldamente al comando, esplora le asimmetrie e i tagli sempre nuovi dove i tessuti impalpabili accarezzano le silhouette creando immagini rivoluzionarie del corpo femminile. L'insieme? Perfettamente omogeneo. E impalpabile.
Le ninfe nomadi di Etro
"Ninfe nomadi" in passerella: ecco lo stile della prossima stagione nelle parole di Veronica Etro che, sul catwalk milanese, porta una bellezza ultra-terrena che sa di magia antica ma si sposa bene con il gusto di oggi. Tra gli abiti largo così ai volumi e alle trame più evanescenti con un risultato di sofisticato distacco destinato a scuotere lo stile della Primavera/Estate con un vento leggero e modaiolo che arriva da lontano. Ma si ferma proprio qui accanto.
Ferragamo guarda a Oriente (e al tennis)
Linee asciutte e verticali che guardano a Oriente (come da - dichiarati - interessi economici della maison) ma si condensano in una collezione portabile e assolutamente adatta al gusto milanese visto sulle passerelle della Primavera/Estate 2016. Signore e signori ecco Salvatore Ferragamo sul catwalk della Milano Fashion Week dove, dopo il tributo a Flavia Pennetta chiamata in pedana, va in scena un tripudio di sapienza sartoriale e citazioni classiche caratterizzate da una sofisticata portabilità.
Il bon-ton sexy di Elisabetta Franchi
Jil Sander: essenzialmente moderno
La donna di Jil Sander è moderna ed essenziale con un guardaroba delicato e ricercatissimo nel quale si impongono le linee nette. i colori chiari e le contaminazioni tra tendenze anche lontanissime tra loro. La citazione di base in tutta la collezione è alle giornate d'estate dove la comodità delle forme non abbandona mai l'essenzialità dello stile che si propone come ricercato e moderno. Per vere signore su quattro stagioni.
Righe in libertà secondo Missoni
Verticali, orizzontali, diagonali e a zig-zag: Missoni saluta la Primavera/Estate 2016 con un trionfo di (immancabili) righe. Le silhouette diventano fluide in questo universo geometrico dominato dalla fantasia nel quale i colori più caldi si sovrappongono e si rincorrono animando i pantaloni larghissimi e i capispalla importanti ma anche gli shorts dalla vita altissima e le sciarpe da portare incrociate su ogni abbinamento.
Lavori in corso (fashion) per Moschino
La moda è in costruzione, parola di Jeremy Scott che, per Moschino, ambienta la presentazione della Primavera/Estate 2016 in un (inusuale quanto modaiolo) cantiere stradale. Ecco così che i tessuti si fanno fluo fino a diventare catarifrangenti mentre le linee diventano pop lasciando in chi le osserva la sensazione che lo stile sia tutto da costruire partendo però da una collezione composta da modelli esuberanti. Com'è nella filosofia di vita del direttore artistico.
L'Art déco di John Richmond
Stampe mania e Art déco nella collezione di John Richmond che, per la donna della prossima Primavera/Estate, guarda agli anni Venti, si lascia ispirare dalle stampe geometriche e rende il tutto ancora più luminoso con una generosa dose di luccichii Swarovsky. Il risultato è una selezione di capi eclettici dove si esplorano i classici della maison (come l'immancabile chiodo e l'onnipresente rete) ma dove tutto viene riletto all'insegna di un'imprevedibilità ancora più marcata che esplode nel vedo-non-vedo.
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Ermanno Scervino e la sensualità del pizzo
Accoppiati, sovrapposti e (un po’) disordinati: i materiali ricercati sono al centro della collezione presentata a Milano da Ermanno Scervino che, per la Primavera/Estate prossima, elegge il pizzo a simbolo della bella stagione. E di pizzo sono appunto rivestite le donne eleganti che sfilano sul catwalk dove sono chiamate a impersonificare la femminilità moderna e disinvolta capace, anche nella praticità del daily outfit, di non rinunciare mai ad un’innegabile dose di sensualità.
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Il futurismo di Sportmax versione anni ‘60
Sul set milanese intitolato Superwalk, Sportmax manda in passerella una collezione incentrata sugli anni Sessanta dove si impongono le linee a trapezio e i tessuti lucidi. Ma le citazioni più importanti agli scatenati Sixties arrivano dai dettagli dove nella palette cromatica s’impone il giallo brillante (meglio se accostato al nero più intenso) e nelle forme dove si assiste ad un ritorno dell’ovale. Tondeggianti anche le micro clutch, arricchite da fibbie importanti, mentre le zeppe si propongono in un’inedita versione piramidale. Il risultato? Una linea decisa che guarda al passato ma descrive il futuro.
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Tod’s e l’animo rock di Alessandra Facchinetti
Un messaggio di spontaneità dedicato alle donne vere. Ecco la nuova collezione Tod’s firmata dalla vulcanica direttrice creativa Alessandra Facchinetti che, dopo oltre due anni alla guida artistica della griffe, non smette di stupire. Per la Primavera/Estate, dunque, un collage di donne e di stili dove la pelle è il filo conduttore e, sul frangente delle linee, si impone la vita alta e una rielaborazione dei pezzi classici del brand con un’importante novità che si traduce nel retrogusto un po’ rock che permea l’intera collezione ed esplode nella giacca biker che - coraggiosa, inedita, sbarazzina – va con tutto ed è già must have per la prossima stagione.
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La giungla urbana di Donatella Versace
La moda? "Deve vivere nella realtà", parola di Donatella Versace che a Milano porta in scena una femminilità che non deve chiedere mai, dove le donne, issate su tacchi da 12 centimetri con tanto di cinture di sicurezza, sono pronte ad attraversare ogni giorno la "Giungla Urbana" che dà il titolo allo show meneghino. Addio alle composizioni esagerate e alle mise da red carpet: Versace, per la Primavera/Estate 2016, guarda alla femminilità più autentica avvolgendo la silhouette in capi adatti all'intera giornata. Da affrontare a testa alta, naturalmente.