Cara Delevingne lascia la moda: "sono arrivata a odiare il mio corpo"
In un'intervista al "The Times", Cara Delevingne annuncia il suo addio alla moda. All'origine lo stressa, causa anche di psoriasi: "sono arrivata a odiare il mio corpo". Per lei un futuro (forse) al cinema.
Dopo cinque anni di onorata (anzi onoratissima) carriera, Cara Delevingne lascia la moda. La notizia scuote le passerelle di mezzo mondo e manda in fibrillazione i milioni di fan (18, per la precisione, su Instagram) che sui social la venerano come una dea. Anche gli stilisti avranno un sussulto perché nel vortice del fashion non capita tutte le stagioni d’incontrare una modella come Cara. Bella, intelligente, divertente, ribelle, capace di trasformare una sfilata in uno show e di contagiare l’universo femminile con le sue sopracciglia spettinate.
Tant’è, se ne faranno una ragione perché lei, dopo aver fatto da testimonial per i mostri sacri del settore - da Chanel a TopShop, da Burberry a Mango, a 23 anni compiuti il 12 agosto, l’ha già comunicato al The Times, in un’intervista in cui snocciola i perché. Primo tra tutti lo stress, che negli ultimi tempi aveva raggiunto livelli insopportabili, con tanto di psoriasi.
“Non lavorerò mai più nella moda”, ha dichiarato senza mezzi termini. “Sono arrivata a odiare il mio corpo”, ha poi rivelato. Un disagio fisico e psicologico lievitato insieme alle richieste di posare in modo sexy che la tartassano fin dai primi tempi. “Era disgustoso - ha raccontato -. Io sono abbastanza femminista e tutto ciò mi faceva male”.
Per anni ha sopportato, finché, complice la relazione con la 32enne cantante St. Vincent, all’anagrafe Annie Clark, e l’esperienza sul set, Cara ha però trovato il coraggio di guardarsi dentro e capire che i tempi sono maturi per voltare pagina. D’altra parte, ha spiegato al The Times, “non mi sono sentita cresciuta come essere umano, e ho dimenticato quanto fossi giovane. Mi sentivo vecchia”. E per una che a 23 anni ha già sfilato per i più grandi stilisti, che in cinque anni ha collezionato due British Fashion Awards come modella dell'anno (2012 e 2014), che è diventata un'icona in tutto il mondo, sentirsi vecchia è l'ultima delle opzioni accettabili.
“Hai visto la tua forza, hai visto la tua bellezza, hai visto le tue ali dorate. Perché hai paura?” posta lei su Instagram, citando il poeta indiano Rumi per descrivere il suo stato d'animo alle porte della nuova vita. Una vita diversa, da vivere con la consapevolezza di essere “diventata brava a stare in piedi da sola”, senza più l’incubo di diete, stress e occhi che ti squadrano ogni centimetro del corpo. Una sicurezza di sé maturata dopo anni di depressione, qualche problema con le droghe e una confusione sulla propria sessualità che l'ha accompagnata fin da giovanissima, come ha raccontato lei stessa in un’intervista a Vogue all’inizio dell’estate. Prima che la rivoluzione fosse completa.
Prima che fosse pronta per un'altra carriera che, sostengono in molti, virerà al cinema: dopo le piccole parti recitate in Anna Karenina di Joe Wright (2012), The Face of an Angel, di Michael Winterbottom e Kids in Love (2013), Cara sarà la protagonista di Città di carta, ispirato al libro omonimo di John Green, nei panni di Margo Roth Spiegelman. O magari sarà nella musica: amante della batteria, nell'agosto 2013 Cara ha realizzato una cover della canzone Sonnentanz (Sun Don't Shine) dei Klangkarussel, insieme al cantante Will Heard.
Di certo avrà più tempo per godersi la sua vita privata e la sua relazione con St Vincent, finita sulle prime pagine dei rotocalchi per presunte nozze o presunte crisi. Anche se, trattandosi di Cara, tutto può cambiare. “Se mai troverò un ragazzo di cui innamorarmi - aveva dichiarato a Vogue, pur definendosi “innamoratissima” della sua ragazza -, potrei anche sposarlo e avere dei figli. E questo mi spaventa a morte, perché penso di essere un bel po' matta!”. Non sei matta Cara: sei giovane, bella, famosa e hai tutta la vita davanti.
Copyright foto: Instagram@Cara Delevingne
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