Barcellona non sarà la nuova Venezia (invasa dai turisti)
Ada Colau, neoeletta sindaco di Barcellona, fa ordine per le strade: "Vorrei che la città non si trasformasse in una nuova Venezia, città dove i turisti hanno spazzato via gli abitanti”. Primo provvedimento: sospese 30 licenze per un anno, nel frattempo si pensa un nuovo modello.
Quando è troppo è troppo: “Vorrei che Barcellona non si trasformasse in una nuova Venezia, città dove i turisti hanno spazzato via gli abitanti”. Parola di Ada Colau, la prima cittadina della Barcellona che dal 1990 al 2013 ha quadruplicato il numero di turisti che oggi superano di 4 volte quello degli abitanti della città, per un giro d’affari di 12 miliardi di euro, che aggiudicano il 14% del Pil.
Quarantun' anni, neoeletta il 13 giugno con Podemos - il partito della Spagna degli Indignados che stanno a sinistra, vogliono l'indipendenza e non hanno un minuto da perdere - Ada ha deciso di fare ordine nei conti e nelle strade. Come? Tanto per incominciare bloccando 30 licenze per alloggi turistici per un anno, inclusa quella che doveva trasformare la torre Agbar in un hotel di lusso. “Bisogna mettere un po’ di ordine”, ha detto Colau. E nel frattempo ripensare il “modello Barcellona” tutti insieme.
Prevedibile che il prossimo fronte si aprirà con Airbnb (alle prese con battaglie a New York, Parigi e Berlino) in un braccio di ferro che all’economia tradizionale contrappone quella sharing e che nel giro di pochi anni è diventata l'alternativa per i turisti che vogliono risparmiare e per gli abitanti che vogliono arrotondare.
Un compromesso che piace alla gente (chiedetelo nella Milano dell'Expo2015), meno alle amministrazioni che fanno i conti con meno entrate nelle casse comunali, più lamentele degli albergatori e magari anche con ragazzi ubriachi che se ne vanno a zonzo per la città nudi (è successo la scorsa estate, per l'appunto a Barcellona e gli incriminati erano ospiti di un appartamento di Airbnb, come se questo facesse la differenza sulla goliardata messa in scena) e basta con le vie del centro tempestate di posti letto per le orde di turisti scalmanati. Come a dire, meglio pochi ma buoni, che pagano bene e bene si comportano.
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