Tutto quello che dovete sapere sui genitali femminili

Le parti visibili dei genitali femminili sono la zona pubica – il monte di Venere che ricopre le ossa del bacino – e la vulva. Quest’ultima è una mucosa composta dalle grandi e dalle piccole labbra – dette anche ninfe – che si congiungono per formare il cappuccio del clitoride e il vestibolo della vagina. Il clitoride è una specie di alter ego del pene: composto da tessuto erettile e riccamente innervato, è una zona altamente erogena. La vagina, situata all’interno dei genitali femminili è dotata di straordinaria elasticità, essendo in grado di dilatarsi abbastanza per il passaggio del feto durante il parto. Le numerose terminazioni nervose presenti nel primo terzo della vagina permettono alle donne di raggiungere l’orgasmo con la penetrazione (dunque poco conta la grandezza del pene). Le ragazze vergini – o che non hanno mai usato assorbenti interni o praticato sport che la danneggino – possiedono una piccola membrana elastica all’ingresso della vagina, l’imene, che viene perforata durante il primo rapporto sessuale.

Anche in presenza di una buona igiene intima, capita che l’equilibrio dei genitali femminili sia alterato da germi o virus di varia natura. Se le micosi sono per lo più benigne, alcuni virus, come quello dell’HIV, sono pericolosi e richiedono una protezione (un preservativo) nei rapporti sessuali con partner di cui non si è sicure al cento per cento. Dunque prevenire è meglio che curare, perché mantenere una buona igiene intima non vuol dire rimuovere tutto: difatti, le lavande vaginali, prescritte spesso dai ginecologi per eliminare le infezioni, distruggono, purtroppo anche la flora batterica, che serve invece a contrastare i germi ostili.