Come prendersi cura del cuore
Batte circa 100.000 volte al giorno e alimenta il nostro corpo pompando dai 4 a 5 litri di sangue al minuto: il nostro cuore è un organo vitale e ha bisogno di essere in forma. Ecco 6 consigli per prendersene cura.
Non fumare
Il fumo ha delle conseguenze negative sulla salute in generale e in particolare sul cuore. Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, “un fumatore ha un rischio di mortalità, a causa di una coronaropatia, superiore da 3 a 5 volte rispetto a un non fumatore”.
Ecco perché dovreste smettere di fumare. E questo non solo se siete delle “vere” fumatrici (o fumatori), ma anche se vi concedete una sigaretta una volta al giorno, per esempio la sera.
Naturalmente, più si fuma, maggiore è il rischio di infarto miocardico. La prova: a partire da pacchetto al giorno, il rischio di infarto si moltiplica per 7. La nicotina e il monossido di carbonio inalati dai fumatori sono nemici delle arterie, rallentano il flusso di sangue al cuore e ostacolano l'ossigenazione dei tessuti.
Inoltre, le placche di grasso che ricoprono le arterie diventano "friabili" e quindi in grado di formare coaguli. E chi dice coaguli, dice rischio di infarto. Inoltre, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l'infarto non colpisce soltanto le persone anziane. Anche i giovani possono esserne vittima. Perché? Perché le placche di grasso (aterosclerosi) si formano dall'età di 20-25 anni. Fumare può perciò accelerare la formazione di coaguli.
Smettere di fumare è il miglior trattamento contro il rischio di recidiva dopo un attacco di cuore. Dopo un infarto del miocardio, smettere di fumare diminuisce del 36-50 % il rischio di un altro infarto in cinque anni.
Tenere la pressione sotto controllo
La pressione sanguigna esprime la pressione esercitata dal sangue contro le pareti delle arterie. Quando la pressione è superiore al normale (140 per la massima e 90 per la minima), il cuore deve lavorare di più per pompare il sangue. Si parla allora di ipertensione.
A lungo andare, il cuore si affatica e non è più in grado di svolgere correttamente il suo ruolo. Inoltre, l'ipertensione favorisce il deposito di grasso sulle pareti delle arterie e perciò l’ispessimento della placca ateromatosa, che può causare la formazione di un coagulo di sangue, e di conseguenza, un infarto. L'ipertensione è spesso ereditaria, ed è legata anche all'età. Ma tra le cause di questa patologia ci sono anche certe abitudini scorrette, come il tabagismo o un'alimentazione non equilibrata, che alza i livelli di colesterolo.
Attenzione: l’ipertensione non si vede e non si sente. In altre parole, anche quando ci si sente in forma e sani, si può avere la pressione alta. Per prevenire questa patologia, la cosa migliore è misurare la pressione almeno una volta all'anno, a partire dai 20 anni. Se si è a rischio ipertensione (ereditarietà, età ecc.) i controlli potranno essere più frequenti.
Fare gli esami dal sangue
Il colesterolo è il principale fattore di rischio d’infarto miocardico. Il nesso causale tra colesterolo e rischio di infarto è noto da tempo: il colesterolo alimenta le placche aterosclerotiche nelle arterie con il rischio sempre crescente di intasarle con la formazione di coaguli di sangue.
Quando, effettuando gli esami del sangue, il colesterolo totale supera i 200 mg/dl, si parla di ipercolesterolemia. Questa patologia aumenta il rischio d'infarto.
Il colesterolo totale è solo una parte del risultato. Un’analisi più accurata dei due tipi di colesterolo, il colesterolo LDL e il colesterolo HDL, è fondamentale. Il primo, il colesterolo "cattivo", intasa le arterie, mentre il secondo, il colesterolo "buono", le pulisce. Un eccesso di colesterolo LDL, quindi, è un altro fattore di rischio.
Portate le analisi da un medico o da un cardiologo: sapranno dirvi se è necessaria una terapia, e quale.
Rinforzare il cuore
Un'ora di camminata al ritmo di 6 o 7 km/h su un terreno pianeggiante, tre volte alla settimana, può migliorare del 12% le prestazioni della pompa cardiaca. Viceversa, la mancanza di attività fisica aumenta il rischio di incorrere in una malattia cardiaca. Il cuore, infatti, è un muscolo come tutti gli altri, e ha bisogno di essere allenato per essere in forma.
Quando si ha uno stile di vita troppo sedentario, il cuore diventa meno efficace, e si affatica più facilmente. La pressione arteriosa aumenta per compensare il rallentamento cardiaco. L'ideale è quindi fare attività fisica regolarmente, senza esagerare.
Bastano 30 minuti di movimento al giorno, il che non vuol dire necessariamente fare sport. Basta fare un tragitto a piedi o in bicicletta invece che in auto, pedalare sulla cyclette davanti alla televisione, fare le scale invece di prendere l'ascensore...
La buona notizia: l'attività fisica permette di tenere sotto controllo anche il colesterolo e l'ipertensione, due patologia dannose per il cuore.
Sorvegliare il peso
Mangiare bene aiuta a combattere contro il colesterolo e il diabete, fattori di rischio per le malattie cardiache. E aiuta a lottare contro l'obesità, un'altra causa dei problemi cardiovascolari.
Il segreto di una buona dieta è un'alimentazione equilibrata e varia. Bisogna mangiare di tutto, ma con moderazione. Privilegiate frutta, verdura, carni e pesci magri. Se vi piacciono salumi e formaggi, non esagerate. E soprattutto evitate gli spuntini tra i pasti, soprattutto se sono dolci. Infine, scegliete l'olio d'oliva per i vostri condimenti, ed evitate il burro.
Se il peso è importante, lo è anche la localizzazione del grasso. I grassi viscerali che attorniano gli organi circostanti (compreso il cuore) sono più pericolosi, perché possono ostacolare il loro corretto funzionamento. Prendete l'abitudine di misurare il giro vita con un metro a nastro o chiedetelo al vostro medico. Per farlo bene, posizionate il metro sotto l'ultima costola. I valori soglia del giro vita da non superare sono i seguenti:
- 94-102 cm per gli uomini
- 80-88 cm per le donne
Mangiare in modo sano
Per proteggere il proprio cuore, è essenziale cercare di avere una dieta equilibrata e sana. Si può avere un peso nella norma, ma mangiare male e mettere a rischio la propria salute. Ecco le regole da seguire.
- Frutta e verdura possono essere consumati a volontà. Carne e pesce devono essere cotti con poco o nessun grasso. Pensate alla griglia, ma anche alle padelle antiaderenti o alla cottura al vapore. Allo stesso modo, dimenticate i salumi, che sono molto grassi.
- Per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, la dieta dovrebbe essere povera di grassi, che aumentano il rischio di arteriosclerosi. Ecco perché è meglio preferire gli oli vegetali.
- Limitate il consumo di sale (non più di 5 g al giorno) e alcol (non più di 1 bicchiere al giorno per le donne e di 2 per gli uomini).
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