Donatella Versace a Giorgio Armani: "Mio fratello Gianni non vestiva le zoccole"
Dopo l’intervista di Re Giorgio al Sunday Times la replica di Donatella Versace: lascia stare mio fratello Gianni, la sua moda era glamour. Risposte ad Armani anche da Renato Balestra (e dal web).
“Ho trovato estremamente rude e senza gusto che il Signor Armani abbia ancora una volta messo parole in bocca a mio fratello, soprattutto perché purtroppo non è più con noi per poter rispondere”. Non si è fatta attendere la replica, piuttosto seccata, di Donatella Versace all’intervista rilasciata da Armani al Sunday Times dove, tra un monito fashion agli omosessuali e una frecciatina alle fanatiche della chirurgia estetica, Re Giorgio ha speso qualche parola anche sullo stile di Gianni Versace. Qualche parola che, però, è suonata inopportuna alle orecchie della regina del bisturi che è prontamente intervenuta in difesa del fratello.
I fatti riportati dal quotidiano britannico raccontano di uno scambio di battute tra Armani e Versace durante il quale quest’ultimo, secondo quanto ricorda Re Giorgio, affermò: "vedi, tu vesti le donne eleganti e un po’ suorine, io le zoccole". Niente di più falso secondo la sorella del compianto stilista visto che “quando mio fratello parlava di moda l’unica parola che usciva dalla sua bocca era glamour”.
Ma le affermazioni del designer piacentino non sono piaciute nemmeno alla rete, che da giorni distribuisce nel web immagini di outfit firmati Armani che, stando a chi le pubblica, si rifarebbero proprio a quel "vestire da gay" che lo stilista ha criticato, e tantomeno al collega Renato Balestra che, su Lettera43.it, si è espresso sia sulla moda omo che sulla chirurgia estetica.
“Se a uno non piace un uomo che è vestito un po' variopinto – ha spiegato - vorrà dire che non uscirà con questo signore” ma tutto si ferma al gusto personale perché, ha aggiunto, “personalmente trovo che non esista una divisa da gay”. Dubbi anche sul ricorso al bisturi definito da Armani “un’idiozia”. “Io – ha spiegato ancora Balestra - non amo i visi tutti tirati, con la boccona a salsiccia, con l’occhio che diventa quasi da gatto. Ma a un buon mantenimento non sono contrario: è molto meglio vedere una persona ancora piacevole a 60 anni, che vederla col bastone”.
Dunque nulla da dire a nessuno? No, anzi. A Renato Balestra, si scopre, a non andare proprio giù sono i capelli troppo lunghi. “Annunciatrici, conduttrici televisive, ma anche semplici ragazze, tutte con questi capelli giù, lunghi metri. Sembrano dei cocker”. Si aprirà un nuovo dibattito?
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