Il primo amore non si scorda mai, a volte si sopravvaluta
Il primo amore e tutte le sue prime volte non si scordano mai. Spesso, però, la memoria edulcora i ricordi, rischiando d'inquinare le basi per il secondo.
Perché il primo amore non si scorda mai?
Succede a tutti: il primo amore non si scorda mai. Alla maggior parte di noi (il 52% degli italiani secondo un'indagine del 2016) ritorna in mente come una delle esperienze più significative della vita insieme alla nascita del primo figlio. Biologicamente dipende dal fatto che il primo amore è un vero e proprio trauma - per la prima volta si attivano i circuiti neuronali della paura e dell'ansia - mentre da un punto di vista psicologico, perché spesso coincide con l'adolescenza, l'epoca di rottura per eccellenza: si comincia a prendere le distanze dai genitori e ci si avvicina all’ingresso nella sessualità adulta. Con tutte le ansie e le paure di cui sopra.
Primo amore? Un modello per le storie future
Se il primo amore occupa un posto a parte nei nostri cuori è anche perché influenza irreversibilmente le nostre successive ricerche amorose. L’amore adolescenziale è quindi meno innocente di quanto si creda. Per la serie: al primo anno di liceo vi siete innamorate di uno dell'ultimo? È probabile che i vostri fidanzati futuri siano stati uomini più grandi di voi. Il vostro fidanzatino del liceo era un bad boy? Probabilmente lo sono anche quelli venuti dopo di lui.
Ovviamente non è sempre così, conosciamo tutti dei controesempi. Ma spesso, quando l’esperienza è positiva, determina le caratteristiche e i criteri che guidano le nostre future scelte amorose trasformandosi in una sorta di prototipo: ricercheremo sempre, in modo più o meno esplicito, non solo quel tipo di personalità ma anche (e soprattutto) quelle dinamiche di coppia. Ecco perché, per riuscire a camminare dritti, è così importante fare pace con il passato.
La chimica del primo amore
Se l’amore è chimica (a proposito, leggi L’amore non esiste ma noi ci crediamo lo stesso), il primo coincide con le prime tempeste ormonali che naturalmente contribuiscono (e non poco) a renderlo indimenticabile. Basti solo un dato: quando due innamorati si tengono per mano, la respirazione e i battiti del cuore si sincronizzano.
Il secondo amore: bello come il primo (o quasi)
Superata l’immagine idealizzata del primo amore che ci siamo (ri)costruiti dopo la fine della relazione, si è di nuovo liberi andare dove porta il cuore. Magari con un po' meno d'ingenuità - il che dovrebbe evitare di rifare o subire gli stessi errori - ma altrettanta naturalezza ed entusiasmo, pronti a cogliere i segnali dell'amore. L'importante è lasciare tempo al tempo, aver voglia di stupire anzitutto se stessi e ricordarsi che le prime volte, nella vita di coppia, non finiscono mai.
Le prime volte del primo amore
Il primo bacio con la lingua, le prime sessioni di petting, magari anche la prima volta: il primo amore è una sequela di esperienze indimenticabili che proiettano i piccioncini nel mondo degli adulti determinandone, in linea generale, le tendenze future. Ecco perché è così importante cercare di viverle all'insegna della responsabilità e della complicità di coppia, senza forzature.
Nostalgia del primo amore? Moderiamola
Se il primo amore non si scorda mai, è importante non esagerare con la nostalgia. Come fare? Come si fa per dimenticare una persona che ci ha spezzato il cuore è necessario ridimensionare il modello di perfezione che, naturalmente, è frutto di una nostalgica rielaborazione. La memoria edulcora i ricordi, i sentimenti e persino i fatti. Per questo spesso, quando due vecchi amanti si ritrovano, i ricordi non corrispondono. Perciò, quando la nostalgia vi assale, ripercorrete la storia armati di carta, penna, fotografie e segnate su un foglio i pro e i contro della relazione, che cosa vi ha dato e che cosa vi ha tolto: alla fine l'esperienza vissuta vi indicherà la nuova rotta da seguire.
Il primo cuore spezzato
Raramente il primo amore dura in eterno (se volete metterlo alla prova ci sono le domande degli esperti per capirlo). Anzi, di solito il primo amore rappresenta anche il primo cuore spezzato. Sono momenti in cui ci si sente perduti, in cui, per la prima volta, sembra che manchi la terra da sotto i piedi e che mai più si troverà la propria anima gemella.
La buona notizia, però, è che si sopravvive. Come? Facendosi le giuste domande e cercando le riposte più oneste possibili, dicendo tutto ciò che si ha da dire (guai a tenersi non detti sullo stomaco) e poi tagliando i ponti e piangendo tutte le lacrime che vanno versate, finché, un giorno (non molto lontano) si è pronti per ripartire. Da sapere: le ricadute andrebbero evitate, prima che l'ex primo amore si trasformi in un amico deve passare un po' d'acqua sotto i ponti.
Primo amore: "noi" e gli altri
Il primo amore corrisponde anche con il debutto della vita di coppia in società: per la prima volta i fidanzatini si ritrovano a due a due, in parte scardinando alcune dinamiche adolescenziali. Un passaggio che non va sottovalutato e va vissuto con serenità e all'insegna del "patti chiari amicizia lunga" dal momento che la dimensione sociale è fondamentale per l'affermazione del sé (che in questo caso diventa del "noi") e trovare un giusto equilibrio tra i due mondi è fondamentale per il futuro. Tradotto: cercate ma non temete il confronto degli altri.
Ti presento il primo amore
Prima o poi arriva per tutti i genitori il giorno in cui alla porta bussa il primo amore dei figli adolescenti. Il momento è molto delicato e va vissuto con cautela (da entrambe le parti) visto che il confronto-scontro (più o meno inconscio) è uno degli elementi determinanti nella vita sentimentale dei più giovani che, per emulazione o contrasto, seguono o si oppongono alle scelte dei genitori.
Ritrovare il primo amore?
A meno che non succeda per caso, raramente ricercare e ritrovare il primo amore è una buona idea. Tuttavia la tentazione fa gli amanti ladri e in tempi social, non solo i cuori solitari over 30 ma anche quelli in coppia (ma infelici o semplicemente curiosi) digitano il nome del primo amore di gioventù. Va detto che quando funziona - ovvero se i partner sono della stessa città, sono stati insieme più di un anno, si sono lasciati prima dei 22 e per cause esterne - allora va meglio di prima. In caso non funzioni sappiate che ci sono già terapisti di coppia specializzati in materia.