Risonanza magnetica con contrasto

La risonanza magnetica con contrasto è un tipo di analisi estremamente specifico che può essere realizzato in diverse parti del corpo.

Risonanza magnetica con contrasto pelvica e non solo

La risonanza magnetica con contrasto è un esame altamente sensibile e specifico, capace di fornire, rispetto alla risonanza magnetica convenzionale, immagini più chiare e dettagliate delle strutture interne del corpo umano (vasi sanguigni, organi, strutture, ecc…) La risonanza magnetica permette di visualizzare l’interno del corpo umano sfruttando campi magnetici e onde radio innocui. La risonanza magnetica con contrasto prevede l’impiego di un mezzo di contrasto, che si inietta al paziente per via endovenosa, per ottenere immagini ancora più chiare e dettagliate. Il mezzo di contrasto più comune è a base di gadolinio, un metallo delle terre rare. Grazie alla risonanza magnetica con contrasto i medici sono in grado di studiare in maniera più approfondita: tumori, irrorazione sanguigna di un organo o tessuto, flusso di sangue nelle arterie e nelle vene, processi infiammatori e lesioni di strutture anatomiche interne.

Praparazione

In preparazione alla risonanza magnetica con contrasto il paziente deve compilare col medico di base un questionario specifico il cui scopo è accertare se esistano o meno controindicazioni all’esame e portarlo con sé il giorno dell’esame per esibirlo al personale medico, eseguire una valutazione della creatinina sierica entro i 30 giorni che precedono l’esame ed esibirne i risultati al momento dell’esame stesso, osservare un digiuno completo nelle 6 ore che precedono l’esame. Infine, prima dell’esame togliere ogni oggetto o indumento contenente parti metalliche (collane, orecchini, orologio, reggiseno, protesi dentarie) e comunicare al personale se soffre di claustrofobia e, se donna, se è in stato di gravidanza.

Risonanza magnetica aperta

La risonanza magnetica aperta è una moderna tipologia di risonanza magnetica, nata dall’esigenza di aiutare persone (obesi, bambini, claustrofobici),che hanno difficoltà a sottoporsi alla risonanza magnetica classica, in cui il paziente è all’interno di una struttura cilindrica di spazio ridotto. Infatti, diversamente dallo strumento della risonanza magnetica classica-che contiene un tunnel di diametro ristretto entro cui scorre il lettino dove giace il paziente-il macchinario della risonanza magnetica aperta accoglie il paziente in uno spazio più ampio, meno oppressivo, appunto più aperto. Unico limite della risonanza magnetica aperta è che avendo una ridotta risoluzione rispetto alla classica è poco adatta all’analisi delle piccole articolazioni come ginocchio, polso, caviglia.

Durata della risonanza magnetica

Il tempo di esecuzione dell’esame può variare dai 5 ai 60 minuti a seconda della zona del corpo che si analizza. L’impiego di questo esame è controindicato in persone con dispositivi metallici all’interno del corpo (pacemaker).

FOTO:©Valentyna Chukhlyebova/123RF

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