Come vendicarsi di un uomo: 10 ispirazioni cinematografiche
Donne che si vendicano di uomini che le hanno tradite, umiliate, deluse: ecco i film a cui ispirarsi (con moderazione) per servire il più crudele dei piatti freddi.
La vendetta spietata: L'amore bugiardo - Gone Girl
Tratto dal best seller di Gillian Flynn, L'amore bugiardo di David Fincher è il film a cui ispirarsi per vendicarsi di un uomo che vi ha tradito nel profondo. Senza arrivare ad inscenare la propria morte per rovinargli la vita, quello che Amy (Rosamund Pike) serve al marito Nick (Ben Affleck) ha gli ingredienti del più gelido dei piatti freddi da servire all’ex fedifrago. Tra loro va così: erano una coppia glam, invidiata e felice. Complice la crisi economica lasciano New York per la provincia, perdono il lavoro e in breve si trasformano in una coppia infelice e frustrata. Quando, il giorno del quinto anniversario di nozze di lei non resta che una macchia di sangue (ripulita) e qualche indizio disseminato ad arte in giro per la casa, lui viene quasi subito additato come il responsabile della sparizione. Nessuno, tanto meno lui che dietro le apparenze è stato un marito assente infedele, sospetta che Amy sia viva, vegeta e la sua morte non sia altro che una vendetta pianificata nei dettagli per distruggerlo.
Morale: la vendetta si costruisce con il calcolo e l'astuzia, per metterla in pratica ci vuole sangue freddo e odio allo stato puro. Prima di cimentarsi nell'impresa è consigliabile provare a superare il tradimento e magari voltare pagina.
Kill Bill: ovvero vendicarsi anziché chiarirsi
Quella messa in scena da Quentin Tarantino in Kill Bill è la vendetta che arriva ormai gelida, struggente, monito e simbolo di quanto, in amore, i non detti possano creare verità opposte e complementari e portare gli amanti alla follia omicida. Srotolando in ordine cronologico la trama della trilogia, tra Beatrix Kiddo (Uma Thurman) e Bill Gunn (David Carradine) va così: lui è il capo della spietata squadra di killer Deadly Viper Assassination Squad, lei una delle delle assassine, nome in codice Black Mamba. Sono amanti ma quando lei scopre di essere incinta, sfrutta un’aggressione (da cui viene graziata), si finge morta e cambia vita. Si trasferisce a El Paso, inizia una vita normale e s’innamora di un ragazzo semplice e accetta di sposarlo. Quando però Bill - dopo averla pianta a lungo -, scopre che Beatrix è viva, decide di vendicarsi: piomba nella chiesetta dove lei sta facendo le prove delle nozze e massacra tutti i presenti sparando a Beatrix un colpo in testa. Anche questa volta Beatrix sopravvive ma rimane in coma per quattro anni. Quando si risveglia, convinta di aver perso la figlia, pianifica la sua vendetta: uccidere tutti i membri della squadra, per ultimo Bill. Quando, finalmente, arriva il suo turno, scopre però che la figlia è viva e vive con il padre, Bill, che prima di affrontarla le spara il siero della verità, così da scoprire perché lei lo ha abbandonato. Il confronto finale si conclude con la morte di lui, la pellicola con un’ennesima scoperta che, però, non chiama più vendetta, ormai un sentimento inutile: Beatrix piange la perdita di Bill ma ride in maniera incontrollata, effetto collaterale del siero, l’ultimo regalo di Bill per rendere felice il primo giorno della nuova vita della ritrovata famiglia.
Morale: prima di vendicarsi di un uomo che si è amato molto è meglio provare a chiarirsi.
Se mi lasci ti cancello: l’inutile vendetta
Se mi lasci ti cancello è il film a cui fare riferimento prima di vendicarsi di un uomo di cui si vorrebbe cancellare l'esistenza, prima di fare piazza pulita di tutto, bruciando lettere, foto, oggetti e ricordi nel tentativo di resettare la memoria. Al cinema i protagonisti ci riescono grazie alla fantascienza: nel film di Michel Gondry, Clementine (Kate Winslet) decide di farlo quando si accorge che la storia d’amore con Joel (Jim Carrey) non funziona più. Piuttosto che fare i conti con gli errori del passato lo cancella. Quando lui lo scopre vorrebbe fare altrettanto, poi cambia idea, la storia si complica ma, alla fine, si ritrovano su un treno, smemorati, e s'innamorano di nuovo. E quando scoprono ciò che hanno fatto, decidono di rischiare lo stesso, d’altra parte oltre ai ricordi, hanno cancellato anche l’esperienza.
Morale: una storia ha sempre qualcosa da insegnare e l’unico modo per superare la fine di un amore è fare i conti con il passato. La miglior vendetta è andare avanti.
Vendetta social: Uomini che odiano le donne
Uomini che odiano le donne, il best seller di Stieg Larsson che ha ispirato il film diretto da Niels Arden Oplev e il remake di David Fincher, racconta la vendetta svergognante, quella che, senza arrivare alle estreme conseguenze della protagonista, può essere messa in atto facendo terra bruciata intorno all’uomo di cui ci si vuole vendicare. Nel film la Lady Vendetta si chiama Lisabeth Salander e l'uomo di cui si vendica è colui che fu il tutore legale che, invece di proteggerla, l’ha stuprata per anni. Diventata grande Lisabeth lo spia, lo incastra, lo sodomizza e poi gli tatua sulla pancia la scritta “Io sono un sadico porco, un verme, uno stupratore” condannandolo all'eterna gogna.
Morale: la vendetta dev'essere il contrappasso del torto subito ma in tempi social non è il caso di arrivare a tanto, dal momento che basta poco per rovinare una reputazione (altrettanto per passare per stalker, quindi ci vuole strategia e buon senso).
La vendetta delle donne: Tutte contro lui - The Other Woman
Ecco il film per le donne deluse da un tradimento e desiderose di vendicarsi dell’uomo che le ha fatte fesse: in Tutte contro lui - The Other Woman, Carly (Cameron Diaz) scopre che il suo partner ha in realtà una moglie, Kate (Leslie Mann). Decisa ad incontrarla per raccontarle la verità sul marito, scopre invece una donna con cui ha in comune molto più che un uomo fedifrago. Quando le due scoprono una terza relazione, dopo lo shock iniziale si coalizzano e pianificano la loro sadica vendetta, decise a colpire la sua virilità e la sua carriera.
Morale: non sottovalutare mai le donne.
La vendetta economica: Il club delle prime mogli
Ne Il club delle prime mogli, il film di Hugh Wilson del 1996, tre vecchie amiche del liceo si ritrovano al funerale di una quarta, morta suicida dopo essere stata lasciata dal marito per una donna più giovane. Dopo un pranzo insieme le tre, che non si frequentavano da anni, capiscono di avere in comune ex mariti a cui avevano dato tutto ma che, tutti, le hanno abbandonate quando sono diventati potenti. Decidono così di trasformare le rispettive sconfitte in vendette mirando a colpire i portafogli dei loro ex. E, già che ci sono, trarne profitti.
Morale: la vendetta può anche essere costruttiva e profiqua.
La vendetta calcolatrice: Unfaithful - L’amore infedele
Unfaithful - L’amore infedele, è la dimostrazione di quanto la vendetta possa essere imprevedibile e dalle conseguenze devastanti. In questo caso il protagonista è un uomo, Edward Summer (Richard Gere) che quando scopre la relazione extraconiugale della moglie (Diane Lane) decide di farsi raccontare tutto nei minimi dettagli e poi d'incontrare l'amante (Olivier Martinez). La vendetta arriva come un lampo di follia, quando nella casa di lui scorge le tracce di lei e, preda di un raptus, lo uccide. Poi ne occulta il corpo e torna a casa finché la polizia non bussa alla loro porta. Messo alle strette dalla moglie, confessa l'omicidio e, nonostante tutto, i due cercano di ricostruire la famiglia. Il film diretto da Adrian Lyne, remake del grande classico di Claude Chabrol, Stéphane, una moglie infedele, lascia allo spettatore il compito di decidere il finale, in quell'ultima scena dei due, in auto, davanti al commissariato, con il figlio dietro, addormentato e le luci dei semafori che illuminano i loro volti.
Morale: mai sottovalutare il peso della vendetta.
Closer: la vendetta chiama vendetta
La vendetta in stile Closer, il film del 2004 con Jude Law, Natalie Portman, Julia Roberts e Clive Owen è dedicata alle donne furbe e scaltre, dai mille volti, capaci di sfruttare una vendetta per metterne in atto un’altra. Un gioco perverso e pericoloso che mette all’angolo il malcapitato, convinto di avere il coltello dalla parte del manico ma incastra Lady Vendetta a una vita senza verità.
Morale: quando la vendetta è troppo complicata rischia di essere controproducente per chi la mette in atto.
La vendetta infinita: She-Devil - Lei, il diavolo
Ruth Patchett (Roseanne Barr) è una madre, una casalinga, una moglie mansueta e bruttina disposta a sacrificare tutto per amore della famiglia e del marito, il belloccio Bob (Ed Begley Jr.). Quando però lui la lascia per la bella e carismatica Mary Fisher (Meryl Streep) allora si trasforma in una diavolessa accecata dalla vendetta che, tra lo spassoso e il grottesco, gli strappa tutto, fino a spedirlo in carcere: perso il lavoro e la carriera, la casa, la famiglia e pure la libertà, al fedifrago non resta più nulla.
Morale: anche la più insospettabile delle donne può trasformarsi in una spietata Lady Vendetta.
Vendetta letale, Attrazione fatale
Infine, il grande classico, Attrazione fatale, il film del 1987 diretto da Adrian Lyne che della vendetta di una donna su un uomo è diventato la pietra miliare. In questo caso è bene vedere il film per capire a quali estreme conseguenze può portare la vendetta. Nel film tutto ha inizio da una scappatella che Dan Gallagher (Michael Douglas), avvocato newyorchese, si concede con Alex Forrest (Glenn Close) dirigente editoriale. Quella che doveva essere un’avventura si trasforma in un’ossessione dell’amante che, di fronte all’ennesimo rifiuto di lui, scatena una furia vendicativa che dalle telefonate intimidatorie arriva a rapimenti e tentati omicidi, rovinando la vita (non solo) a entrambi.
Morale: la vendetta chiama vendetta, meglio evitarla.