Robin Wright, 50 anni e ancora un sogno: dirigere un film

La spietata First Lady di "House of Cards" fu l'amata Jenny in "Forrest Gump": l'attrice che ha rifiutato registi importanti, è stata sposata con Sean Penn e aiuta le donne del Congo, ha ancora molto da dire.   

Robin Wright iniziò come modella: il suo sogno era aiutare i bambini poveri (che oggi aiuta).


L’ariete di segno (zodiacale) e di fatto Robin Wright compie 50 anni. Mezzo secolo infarcito di ruoli al cinema e in tv che raccontano la parabola di uno dei volti più affascinanti di Hollywood. Che ne ha fatta di strada, dai tempi in cui era Kelly Capwell nella soap opera Santa Barbara (tre nomination agli Emmy Award): prima di diventare Claire Underwood, la spietata First Lady di House of Card-Gli intrighi del potere (ruolo che le ha regalato anche un Golden Globe nel 2014) è stata la Jennifer tanto amata da Forrest Gump; l’orfana di Moll Flanders, Jojo nell’avvincente Tre giorni per la verità; Maureen in She's So Lovely diretta da Nick Cassavetes e al fianco del marito Sean Penn; Lori, sul set con Jack Nicholson in La promessa - The Pledge (diretta da Sean Penn); la giornalista divorziata che tiene testa a Kevin Costner e Paul Newman in Le parole che non ti ho detto, la moglie di Bruce Willis in Unbreakable - Il predestinato; la Nicole di The singing detective insieme a Robert Downey jr.; la pittoresca Claire in Una casa alla fine del mondo e una delle celeb di Nove vite da donna.     

E pensare che tutto è cominciato per caso. La sua carriera inizia sulle passerelle ma è funzionale al suo sogno: mettere da parte i soldi per un viaggio in Europa prima di dedicarsi ai bambini poveri e affamati del mondo. Ma quel viso perfetto incorniciato da lunghi capelli biondi non passa inosservato e quando il cinema la nota i piani cambiano (ma non vengono accantonati visto che oggi Robin, con la sua organizzazione Action Kivu, Synergies des Femmes organizations, aiuta le vittime di violenza sessuale in Congo). 

Nel 1987 la vuole Rob Reiner per interpretare la principessa Bottondoro in La storia fantastica, ruolo che le chiarisce fin da subito che cosa non vuole per il futuro: recitare la parte della bella bambola senza carattere. Detto fatto rinuncia a una parte dopo l’altra, inflessibile al suo principio: risponde picche a Steven Spielberg che nel 1993 la vorrebbe protagonista in Jurassic Park, doppie picche a Sydney Pollack che la chiama per Il socio e Sabrina, a Joel Schumacher che le propone Batman Forever, e a Kevin Reynolds che le sottopone una parte in Robin Hood - Principe dei ladri. Questa volta, però, di mezzo c’è la gravidanza: Robin aspetta l’arrivo di Dylan Frances, la primogenita dei due figli avuta con Sean Penn, conosciuto sul set di Stato di grazia del 1990 e da subito amato.

Quando i due si sposano, il 27 aprile del 1996, sono già genitori di Dylan Frances (1991) e Hopper (1993) e Hollywood li ama alla follia. Belli, innamorati, affiatati nella vita privata e sul set, lasciano tutti a bocca aperta quando, nel 2009, dopo vari rumors ufficializzano il loro divorzio. Da allora Robin ha vissuto una travagliata storia d'amore con il collega Ben Foster, di 14 anni più giovane finita lo scorso agosto e lavorato con grandi nomi: nel 2011 è diretta da Robert Redford in The Conspirator, dove ha interpretato la condannata a morte Mary E. Surratt per l’assassinio del Presidente Lincoln, l’anno successivo è sul set con Brad Pitt e Philip Seymour Hoffman nel pluripremiato L'arte di vincere, nel 2013 - prima di entrare alla Casa Bianca con House of Cards-Gli intrighi del potere -, è la scandalosa madre al fianco di Naomi Watts in Two Mothers. E siamo ad oggi, 50 anni e un desiderio da esprimere: dirigere un film. L'ariete Robin l'ha detto: è cosa (quasi) fatta.

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