Golden Globe 2015, ecco i vincitori
Ai premi cinematografici assegnati dalla critica straniera trionfa Boyhood, di Richard Linklater. E si scaldano i motori in attesa degli Oscar.
Sono, per così dire, l'anticamera degli Oscar. I Golden Globe - premi cinematografici assegnati a Hollywood dalla stampa straniera - sono stati un trionfo per il regista Richard Linklater, con il suo Boyhood che ha conquistato il premio per il miglior film drammatico, miglior regista e migliore attrice non protagonista (andato a Patricia Arquette). Il film, risultato di 12 anni di lavoro - il regista ha infatti lavorato con gli attori per oltre un decennio seguendo la loro evoluzione fisica - racconta la storia di un ragazzino, Mason, e della sua famiglia dall' infanzia fino all'età adulta.
Non solo premi e red carpet hanno occupato la scena a Beverly Hills. La recente strage a Charlie Hebdo e le vittime degli attacchi terroristici di matrice islamica a Parigi (17 in tutto) sono state ricordate da molte star - tra le quali George Clooney e la moglie Amal, Diane Kruger, Helen Mirren, Kathy Bates, Jared Leto e Joshua Jackson - che hanno mostrato cartelli o spillette con la scritta "Je suis Charlie".
Copyright foto: Kika Press
Patricia Arquette
A Patricia Arquette - che ha battuto le candidate Emma Stone e Jessica Chastain - è andato il riconoscimento come miglior attrice non protagonista nel film Boyhood.
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Julianne Moore
A Julianne Moore è andato il premio come miglior attrice drammatica per il ruolo di una donna, esperta di lingustica e madre, che scopre di essere affetta dal morbo di Alzhaimer nel film Still Alice.
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Amy Adams
Amy Adams, miglior attrice brillante di questi Golden Globe. Nel film di Tim Burton Big Eyes interpreta il ruolo della protagonista, Margaret.
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George Clooney e Amal Alamuddin
Primo red carpet dal giorno del matrimonio per la coppia del momento, George Clooney e Amal Alamuddin. Ai Golden Globe Clooney ha ricevuto uno speciale riconoscimento, il Cecil B. De Mille Award, il premio alla carriera per la sua attività di attore, regista e attivista. Nel discorso di ringraziamento ha ricordato quanto accaduto a Parigi. "È un giorno straordinario, milioni di persone hanno marciato non solo a Parigi ma in tutto il mondo", ha detto l'attore. "Abbiamo visto insieme cristiani, ebrei e musulmani, leader di tutti i Paesi, e non hanno marciato per protesta ma per rivendicare il diritto a non vivere nella paura".
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Grand Budapest Hotel
Migliore commedia di questa 72ma edizione dei Golden Globe è Grand Budapest Hotel, il film di Wes Anderson dal cast stellare che racconta le avventure di Gustave H, leggendario concierge di un lussuoso e famoso albergo europeo (interpretato da Ralph Fiennes), e di Zero Moustafa, un fattorino che diventa il suo più fidato amico.
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Michael Keaton
Il riconoscimento come miglior attore di commedia è andato a Michael Keaton, protagonista di Birdman di Alejandro González Iñárritu, film con il numero maggiore di nomination che ha però ottenuto, oltre a quello di Keaton, solo un altro premio alla sceneggiatura.
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Eddie Redmayne
A Eddie Redmayne è andato il premio come miglior attore drammatico per la sua interpretazione dell'astrofisico Stephen Hawking ne La teoria del tutto, dramma biografico di James Marsh.
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Ruth Wilson
È Ruth Wilson la miglior attrice di serie tv. The Affair si è aggiudicata anche il premio come miglior serie tv drammatica.
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Kevin Spacey
Il miglior attore per le serie tv drammatiche è Kevin Spacey, che ha ottenuto il riconoscimento per House of Cards.
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