George e Amal, la nuova coppia impegnata di Hollywood
Come i colleghi Brad Pitt e Angelina Jolie, anche George Clooney e Amal Alamuddin, neo sposi a Venezia, sono in prima linea per la difesa dei diritti umani e le attività di beneficenza.
Amal e George, George e Amal: oggi si firma il matrimonio, ieri si sfilava sul Canal Grande a bordo del motoscafo "Amore", seguito da una quindicina di barche di paparazzi. Di dubbi non ce ne sono: sull'anulare della bella avvocatessa anglo-libanese, al posto del solitario - taglio baguette, sette carati, notato fin dal suo arrivo a Venezia - spiccava una veretta nuziale di brillanti. Quindi è cosa fatta: dopo il party sfarzoso, e blindato, che ha fatto danzare fino alle ore piccole Bill Murray, Cindy Crawford, Matt Damon, Anna Wintour ed altre celebrity di Hollywood, la coppia Alamuddin - Clooney si candida agli Oscar delle star del cinema maritate e impegnate; senza aver nulla da invidiare all'altra coppia, i super divi Angelina Jolie e Brad Pitt, in prima linea contro genocidi, crimini di guerra e diritti umani.
Lui è George Clooney, il medico di ER, quello fascinoso come Cary Grant, che dopo aver incollato il pubblico al piccolo schermo è passato al cinema, nel ruolo di regista e produttore cinematografico (nel 1997, ha iniziato una lunga collaborazione con Steven Soderbergh, con cui ha fondato una società di produzione). Nato nel Kentucky 53 anni fa, non si è mai tirato indietro dimostrando al mondo il suo impegno politico e umanitario. Basti pensare alla sua battaglia per arginare il genocidio nel Darfur: nel 2012 Clooney fu perfino arrestato, durante una manifestazione fuori dall'ambasciata sudanese negli Usa. "Il nostro compito - aveva spiegato il divo alle telecamere - è attirare l'attenzione. Apparire è un mezzo". Ma quella non fu l'unica volta: ha anche contribuito con Telethon a raccogliere 66 milioni dollari per il terremoto di Haiti del 2010, è tra i fondatori dell'associazione Not on our watch, la charity foundation messa su con gli amici di sempre Brad Pitt e Matt Damon, attiva in particolare sulla repubblica Centro Africana e il Sud Sudan.
Lei è Amal Alamuddin, 36 anni, lunghi riccioli castani, un fisico da modella e un impressionante curriculum di super-avvocato dei diritti dell'uomo: specializzata a Oxford, ha lavorato alla Corte Internazionale di Giustizia, alla Procura del Tribunale speciale per il Libano sull'assassinio del primo ministro Rafik Hariri, e con l'ex segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, sugli sforzi per la pace in Siria. Non ultimo, ha anche difeso l'ex primo ministro ucraino Yulia Tymoshenko e il fondatore di Wikileaks Julian Assange.
Guarda caso, Clooney ha annunciato all'inizio di settembre un nuovo progetto cinematografico, Hack Attack, sullo scandalo delle intercettazioni nel Regno Unito.
Se come dice il proverbio "chi si assomiglia, si piglia", dalla coppia George-Amal c'è da aspettarsi molto. I presupposti ci sono: "il matrimonio è una buona notizia tra le cattive notizie che ci circondano" ha commentato Ramzi Alamuddin, il padre della sposa, senza dimenticare - ha aggiunto - "la violenza che sta scuotendo il Medio Oriente'' e i problemi che affliggono la patria della nuova signora Clooney, il Libano, minata dal conflitto nella vicina Siria.
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