Parigi: 1,5 milioni di persone alla marcia repubblicana
3,7 milioni di persone hanno manifestato a Parigi e nel resto della Francia al grido dello slogan "Je Suis Charlie" per ricordare le vittime degli attentati.
Sono 1,5 milioni. Forse di più, ma il Ministero dell'Interno ha rinunciato a contarli. Domenica 11 gennaio, i manifestanti hanno riempito le strade di Parigi, da Place de la République a Nation, due luoghi simbolo della capitale francese, per commemorare le vittime degli attentati degli ultimi giorni. Tra mercoledì 7 – giorno della sparatoria alla redazione del giornale satirico Charlie Hebdo – e venerdì 9 – quando è stato attaccato il supermercato Hyper Cacher di Porte de Vincennes – sono morte 17 persone: dei giornalisti, dei rappresentanti delle forze dell’ordine, delle persone di origini e religioni diverse...
Anche in piazza si sono riunite tutte le nazionalità, le correnti politiche, le professioni e le confessioni. Alla marcia repubblicana hanno partecipato, anche se solo per il primo tratto, il Presidente francese François Hollande e il suo predecessore Nicolas Sarkozy, il cancelliere tedesco Angela Merkel, il Primo ministro italiano Matteo Renzi, l'israeliano Benjamin Netanyahu poco lontano dal palestinese Abu Mazen, e altri capi di stato internazionali.
Ad aprire il corteo sono stati invece i familiari delle vittime e i superstiti della redazione di Charlie Hebdo, che stanno preparando un nuovo numero del giornale in uscita mercoledì prossimo. Dietro di loro hanno sfilato tanti cittadini comuni – atei, cattolici, ebrei e musulmani. Una marcia silenziosa, punteggiata solo da qualche slogan e dagli applausi, rivolti anche alle forze dell’ordine. In tutta la Francia, le manifestazioni avrebbero riunito più di 3,7 milioni di persone.
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