Bisessualità femminile: altro che trendy

La bisessualità resta un tabù nonostante sia la comunità più numerosa nella galassia non etero: giudicati promiscui e infedeli sono sempre più invisibili. 

L'aspetto più difficile della bisessualità femminile è accettare e comunicare di essere attratti da entrambi i sessi.


Essere bisessuale non è trendy, anche se così pare. E non è promiscuo, anche se così si pensa. Tanto meno una fase, come si crede. Essere bisessuali significa essere attratti da uomini e donne e fare una fatica grande così per capire da che parte stare, come dirlo, come viverlo. Perché nonostante viviamo in una società fluida, e sebbene la tendenza sia decisamente in crescita (soprattutto tra le donne) e superi (di parecchio) il numero dei gay e delle lesbiche, la (presunta) confusione dei gusti bisessuali viene giudicata dalla società come una colpa o, peggio, la maschera di un’omosessualità nascosta. Quando, invece, è molto più complicato.

Etero o bisex? Questo è il dilemma

Francesca, 39 anni, che insieme a Silvia ha aperto il blog bproud.it "per risparmiare ad altre persone la fatica che ho fatto io nel periodo dell’accettazione", l’ha sperimentato sulla propria pelle: "Fino all’età di 25 anni - racconta - ero convinta di essere etero, come la maggior parte delle persone che vedevo intorno a me. Ero consapevole di provare una ‘strana attrazione’ per le forme femminili, ma pensavo che si trattasse di una forma di ammirazione o di amore per la bellezza in generale". A 20 anni Francesca s’innamora di un uomo, le pulsioni vengono messe a tacere e i due si sposano. A 30 anni, però, Francesca s’innamora di nuovo, di una donna, Silvia e trova la forza per fare il salto. Non senza inciampare, tuttavia.

Perché se all’inizio "era tutto nuovo", "guardandomi dentro con onestà, ho dovuto ammettere, a me stessa e a Silvia, che non avevo smesso di provare attrazione anche per gli uomini”. Eccola, la bisessualità: un dondolio costante tra un sesso e l'altro "perché non scegli di chi innamorarti, ma scegli se lasciarti andare o no". Facile a dirsi, meno a farsi, soprattutto in una società abituata a pensare in modo univoco come la nostra: “Ero convinta di dover in qualche modo scegliere tra due parti di me che non potevo né ignorare né cancellare”. Francesca cerca enti o associazioni per confrontarsi ma non le trova. Per lo più, la galassia è popolata di siti d’appuntamento e intrisa di una percezione "molto confusa e negativa" della bisessualità. E così fa da sé, apre il sito insieme a Silvia e scopre un mondo.  

L'invisibile galassia bisessuale

"Ci scrivono in tantissimi, soprattutto donne" spiega Silvia, omosessuale da sempre che ha sfidato i pregiudizi di chi le sconsigliava una partner bisex, per (errata) definizione incostante e infedele. Nove anni dopo il primo bacio sono ancora innamorate, a dimostrazione che la fedeltà non ha nulla a che fare con la bisessualità. "I giovani ci chiedono come sia possibile essere attratti dai due sessi in contemporanea, gli adulti dove si trova il coraggio per accettarsi e come si supera la paura di confrontarsi". Loro rispondono che è una questione di opportunità. Per la serie: il ventaglio è più ampio ma una volta fatta la scelta i meccanismi che scattano sono gli stessi. Una libertà che sperimentano di più le donne, d’atra parte, come spiega Emmanuele A. Jannini, presidente della Società italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità, "la condizione psicologica della donna è più solida rispetto a quella maschile: può avere comportamenti bisex continuando a considerarsi ‘donna’, mentre, al contrario,  un uomo spesso vede messa in discussione la sua virilità".

Nell’attesa che anche il sesso forte trovi la forza di mettersi in discussione, Silvia e Francesca ricordano ai loro utenti che "i bisessuali non 'diventano' etero o gay a seconda del sesso del loro partner, ma continuano a essere attratti da entrambi i generi", perché i bisex s’innamorano delle persone, a prescindere dal sesso. E questa è una cosa meravigliosa.

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