Perché sono stanca?

Stress, mancanza di sonno, troppi caffè... vi siete già chieste perché siete stanche? Ecco le risposte possibili, ovvero alcune delle cause più frequenti di stanchezza cronica.

La mancanza di sonno

La mancanza di sonno è la causa più ricorrente della stanchezza. Tra un ritmo di vita frenetico, giornate lunghe e notti cortissime, è difficile riuscire a riposarsi.

Risultato: alzarsi la mattina è difficile. E la sera crollate di stanchezza sul letto. Il vostro corpo soffre ogni giorno di questa mancanza di sonno e vi stancate sempre di più.
Inoltre, la stanchezza nuoce alla vostra concentrazione e alla vostra voglia di fare, ma anche alla vostra vita sociale. Insomma, è un peso nella vita di tutti i giorni.

La soluzione? 

La stanchezza può essere legata al nostro stile di vita.

Non ci sono segreti: dormire. Tutti i caffè o le bevande energetiche che prenderetenon cambieranno niente. La stanchezza dovuta alla mancanza di sonno si riduce soltanto con delle lunghe ore di riposo. Se non ne avete il tempo durante la settimana, fatelo durante il week-end. Una bella dormita fino a tardi o un sonnellino nel pomeriggio sono dei metodi efficaci per fare il pieno di energie.

Se avete delle serie difficoltà ad addormentarvi, non aspettate che la situazione si aggravi: consultate un medico che vi darà qualche buon consiglio per riuscire a dormire. Infine, l’ideale rimane andare a letto presto durante la settimana, con degli orari regolari e organizzandosi il meglio possibile.

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La brutta stagione

Durante l’inverno, l’organismo deve difendersi dai virus, più numerosi in questo periodo dell'anno, e anche adattarsi al freddo per mantenere una temperatura interna costante. Inoltre, l’inverno significa mancanza di sole, quindi di vitamina D, indispensabile per il buon funzionamento dell'organismo.

La soluzione?
Esporsi al sole appena possibile per produrre la vitamina D. Ci vorrebbero 20 minuti di contatto diretto tra il sole e la pelle (senza dimenticare la crema!), cosa che d'inverno non è così semplice. È quindi importante fare scorta prima del periodo freddo per immagazzinare uno “stock” di vitamine, che vi permetterà di superare l’inverno senza troppe carenze.

La vitamina D è anche presente nella nostra alimentazione in grande quantità. Si trova in alcuni alimenti grassi (burro, margarina...), ma anche nel latte e nelle uova. Il fegato e i pesci grassi ne contengono persino di più dei latticini. Ma l’alimento più ricco di vitamina D è senza alcun dubbio l’olio di fegato di merluzzo. Tuttavia, l’alimentazione rappresenta soltanto il 5% della vitamina D del nostro organismo, quindi non vale la pena di strafogarsi. Infine, se la carenza è importante, il tempo d’esposizione al sole durante l’inverno e l’alimentazione non basteranno. In questo caso il vostro medico può prescrivervi della vitamina D (fialetta o pastiglie) che vi aiuterà a sopportare più facilmente la brutta stagione!

La denutrizione

Quando non si mangia a sufficienza, è facile sentirsi stanchi. Quando l’organismo non può attingere dalla digestione le sostanze fondamentali al suo buon funzionamento, deve andare a cercarle nelle sue riserve. Inoltre, tra le tante funzioni che deve svolgere, l'organismo stabilisce delle priorità. L’ossigenazione del cervello, per esempio, ha la precedenza sulla forza muscolare, perché è indispensabile per la sopravvivenza. Questo spiega perché è possibile leggere un libro, ma non andare a correre con la stessa energia del solito.
Infine, l’organismo non può immagazzinare le vitamine; il che significa che, anche quando sfrutta le riserve per produrre energia, non è operativo al 100%.  L’alimentazione è quindi indispensabile non solo alla buona salute, ma anche per evitare di essere stanche.

La soluzione? Riprendere un’alimentazione equilibrata. Le vitamine, ma anche gli altri nutrienti fondamentali, vengono dall’alimentazione. È quindi importante mangiare in quantità sufficiente (almeno 1800 calorie al giorno per un donna e 2000 calorie per un uomo) per non provare la stanchezza legata alla denutrizione.

La disidratazione

Come abbiamo visto, la denutrizione può essere un fattore di stanchezza. Vale la stessa cosa per la disidratazione.

In caso di disidratazione moderata, l’organismo ha più difficoltà a svolgere i suoi compiti, tanto più che il cervello è molto sensibile alle perdite d’acqua. L’organismo funziona quindi al rallentatore e con difficoltà, provocando uno stato sonnolento, stordimento e stanchezza intensa.

Alcuno disturbi, come il vomito o la diarrea, possono provocare delle perdite di liquidi. Ma anche il semplice fatto di pranzare al sole bevendo poco o niente può causare la disidratazione. Lo stesso vale per le attività sportive praticate senza bere regolarmente.

La soluzione? Bere. Eh sì, niente di più semplice! Non soltanto è facile risolvere la stanchezza dovuta alla disidratazione, ma in più l’effetto è rapido. L’organismo reidratato riprende rapidamente il suo buon funzionamento.

La mancanza di ferro

La mancanza di ferro

Il ferro è importante perché permette ai globuli rossi di trasportare l’ossigeno in tutto l’organismo.

È il ferro infatti a far sì che l'ossigeno si leghi all'emoglobina, la proteina dei globuli rossi. Quando abbiamo una carenza di ferro, l’organismo è meno ossigenato. La mancanza di ferro, detta anemia, è una patologia molto diffusa. Le donne sono più a rischio perché le mestruazioni rappresentano ad ogni ciclo una perdita di sangue e quindi di globuli rossi. Anche le donne incinte sono spesso vittime di una carenza di emoglobina.

La soluzione? Mangiare più alimenti ricchi di ferro. Si trova nella carne rossa, ma anche nelle frattaglie, nella frutta e nella verdura, nelle lenticchie, nel pesce, nei crostacei e in molti altri alimenti. Se la vostra carenza è molto grave, il vostro medico può prescrivervi degli integratori per aumentare più rapidamente il tasso di ferro nel vostro organismo.

Troppa caffeina

Spesso si esagera con la caffeina nel tentativo di resistere al sonno. Errore!
A piccole dosi, la caffeina può davvero aumentare l’attenzione e la concentrazione; in quantità elevate, aumenta il ritmo cardiaco, la pressione sanguigna e il nervosismo (e i tremori). Questi effetti collaterali obbligano l’organismo a uno sforzo per tornare alla normalità e quindi lo affaticano ancora di più. Il caffè diventa così una causa di stanchezza, al posto di essere una soluzione.

Inoltre, l'effetto eccitante della caffeina impedisce di addormentarsi: motivo per cui vi sentite stanche, ma non riuscire a dormire.

La soluzione? Diminuire la dose quotidiana di caffeina. Questo non significa che dobbiate rinunciare al vostro caffè mattutino. Ma pensateci due volte prima di prenderne uno arrivando al lavoro, un altro alle 10.30, poi uno dopo pranzo e infine l’ultimo alle 17 per finire la giornata. Fissatevi tre caffè massimo al giorno all’inizio, poi due, se possibile. Vedrete, sarete più calme, meno nervose e il vostro cuore vi ringrazierà.

La depressione

Dietro molti casi di stanchezza cronica si nasconde la depressione. Non si tratta di una stanchezza semplicemente fisica, dovuta a una mancanza di sonno, ma piuttosto di una stanchezza che prende piede progressivamente, senza spiegazioni apparenti.
Anche l’insonnia è a volte un sintomo di depressione: il nervosismo, l'ansia e i mille pensieri, infatti, impediscono di addormentarsi. Infine, la depressione può anche provocare dei disturbi del sonno (risvegli notturni con difficoltà a riaddormentarsi ecc.).

Il risultato: di giorno ci si sente stanchi e spossati dal punto di vista fisico e psicologico. Questa situazione non fa che acuire la depressione, rendendo difficile liberarsene. Un vero circolo vizioso, possibile a tutte le età.

La soluzione? Consultare il medico. La depressione non è una condanna. Oggi esistono delle terapie psicologiche (e dei trattamenti farmacologici) che permettono alle persone depresse di ritrovare una salute ottimale, dal punto di vista della mente e del corpo.

Lo stress

Lo stress stanca! Ogni giorno, il nostro corpo deve affrontare delle prove fisiche e psicologiche. La tensione a cui si è sottoposti affatica il fisico e il cervello. Così, dopo uno choc o un momento di stress, il nostro organismo fa di tutto per gestire le emozioni, consumando energia.

Quando lo stress diventa cronico, la stanchezza diventa insidiosa e può provocare dei colpi di sonno. Inoltre, lo stress può essere responsabile d’insonnia o, nel migliore dei casi, di un sonno irrequieto e poco riposante.

La soluzione? Facile a dirsi, ma si tratta di rilassarsi. Certe persone ci riescono facendo sport. L'attività fisica permette di “svuotare” la mente dimenticando le cause dello stress. Alcuni preferiscono gli sport intensi, che aiutano a sfogarsi (nuoto, boxe, corsa...). Altri preferiscono abbinare esercizio e relax facendo yoga, meditazione o Pilates. L'importante è trovare l'attività più utile ai vostri bisogni!

Un calo di pressione cronico

I cali di pressione estemporanei sono frequenti, soprattutto quando ci si alza bruscamente o durante la digestione. Capita, però, che diventino cronici.

L'ipotensione può avere delle cause diverse, come l'anemia, un problema di tiroide, ma anche l’assunzione di certe medicine, come per esempio i betabloccanti. Questo disturbo non è sempre grave, ma è difficile da gestire nella vita di tutti i giorni. E a ragione: chi dice stanchezza, dice mancanza di energia, o addirittura depressione. Al di là delle attività sportive che richiedono molte energie, chi soffre di pressione bassa può avere paura anche di andare a lavorare o di fare la spesa.

La soluzione? Anche in questo caso, andate dal medico. Vi prescriverà una serie di esami per diagnosticare la causa di questa stanchezza cronica e proporvi una terapia adeguata. In assenza di una causa organica, il medico cercherà di alleviare i sintomi. Ecco qualche gesto che potrebbe consigliarvi: mangiare più salato, portare delle calze contenitive, evitare gli ambienti molto caldi, bere molta acqua, evitare l’alcol...

Apnee del sonno

L’apnea del sonno è una patologia difficile da individuare, e per un motivo molto semplice: il malato non percepisce i sintomi della malattia.

Come si manifesta? Durante il sonno, le vie respiratorie si chiudono completamente e impediscono alla persona che dorme di respirare per qualche istante: si parla allora di apnea. Il sonno ne risente perché ogni interruzione della respirazione è seguita da un momento di risveglio. Il malato non è consapevole di questo disturbo del sonno ed è spesso il/la suo/a compagno/a a notare l’apnea.

Risultato: il malato è stanco anche dopo una lunga notte di sonno e a volte resta in uno stato di torpore durante la giornata.

La soluzione? Consultare il medico perché l'apnea, come la depressione, si può curare. Esistono dei trattamenti efficaci. Un controllo regolare è necessario perché l’apnea può avere delle conseguenze, per esempio sul cuore (ipertensione, malattie cardiache). Sappiate infine che anche il sovrappeso e il tabagismo sono dei fattori che favoriscono questa patologia.

La stanchezza può anche essere un sintomo

Non è sempre facile trovare la causa della stanchezza. Soprattutto perché questo disturbo può per l’appunto essere il segno di un’altra malattia. È il caso della fibromialgia, dell'ipotiroidismo, delle infezioni urinarie...

La soluzione? La stanchezza cronica non è inevitabile. Se dormite, mangiate e bevete a sufficienza e non siete stressate, andate dal medico. Per trovare il trattamento giusto, bisogna innanzitutto diagnosticare la malattia.

Da ricordare:

La stanchezza cronica non è una condanna. Può essere una conseguenza del nostro stile di vita (denutrizione, eccesso di caffeina, stress), ma anche il sintomo di malattie più gravi (depressione, fibromalgia, infezioni urinarie, apnea del sonno...). E proprio perché la stanchezza non è sempre legata alla mancanza di riposo, è importante consultare un medico per risolvere il problema.

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