Carcinosi peritoneale: aspettative di vita

Si dice carcinosi peritoneale quando si parla di cancro del peritoneo. Ecco di cosa si tratta, quali sono i sintomi e la sopravvivenza a questa malattia.

Cancro del peritoneo

La carcinosi peritoneale è un’affezione tumorale maligna, che colpisce il peritoneo, caratterizzata dalla presenza di noduli di cellule neoplastiche adesi alla membrana peritoneale e dalla presenza di liquido ascitico in peritoneo. È più spesso secondaria alla diffusione nel peritoneo di cellule neoplastiche provenienti da tumori primitivi siti in altri organi come l’appendice, il colon-retto o l’ovaio. Può anche essere tumore primitivo del peritoneo: è il caso del mesotelioma (spesso determinato dall’esposizione all’amianto).

Sintomi del carcinoma al peritoneo

I sintomi del cancro del peritoneo sono molto vaghi e non propriamente specifici. Si nota, di norma, dimagrimento, anoressia, dolori addominali e può anche evidenziarsi un progressivo aumento della circonferenza addominale. Nell’evoluzione della malattia può presentarsi un’occlusione intestinale.

Morte e sopravvivenza

Fino a pochi anni fa la carcinosi peritoneale veniva considerata praticamente incurabile. Il tasso di sopravvivenza difficilmente superava i 6 mesi e le terapie erano solo palliative. Attualmente la situazione è radicalmente mutata, scopriamo come nel prossimo paragrafo.

Carcinosi peritoneale terminale?

Per molto tempo si è pensato che la carcinosi peritoneale fosse un tumore che indicasse lo stadio terminale della patologia del paziente e che quindi a non potevano essere attuate che delle cure palliative. Negli ultimi anni l’approccio di questa malattia è cambiato radicalmente sia nella somministrazione di medicinali antiblastici, sia nell’intervento chirurgico. In particolare la peritonectomia, che consta in delle procedure chirurgiche che puntano all’esportazione della neoplasia che invade il peritoneo, associata a HIPEC (ipertermia peritoneale), hanno di molto allungato la sopravvivenza dei pazienti affetti da carcinosi primitiva o secondaria.
Attualmente l’introduzione di nuove terapie hanno evidenziano una sopravvivenza a 5 anni nei pazienti trattati con questa terapia del: 15-20% per carcinosi peritoneale nel cancro dello stomaco, 30% per la carcinosi peritoneale del cancro del colon retto, 50% nelle carcinosi ovariche, 45% nel mesotelioma peritoneale e 80% nel pseudo mixoma peritoneale.
La sopravvivenza varia col tipo istologico e l’aggressività della malattia.

FOTO:© 9nong /123RF

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