Canne da fumare: effetti sulla salute
La cannabis è stata per lungo tempo considerata come meno tossica del tabacco e dell’alcool. Generalmente di produzione illegale, la cannabis è un oppiaceo che può provocare dipendenza, come altre droghe quali cocaina e eroina.
Definizione
La cannabis è una pianta, d’origine asiatica appartenente alla famiglia delle cannabaceae. La cannabis, conosciuta anche con il nome di mariujana è sì considerata una droga, ma è molto spesso utilizzata come rimedio medico naturale, grazie alle sue proprietà antidolorifiche. In Italia dopo una lotta legale partita dal 2013, è stata finalmente approvata la modifica dell’articolo inerente alle droghe leggere che, seppur ricca di controversie tra le varie politiche, ha aperto uno spiraglio per chi dell’oppiaceo ne ha bisogno per fini terapeutici, tipo i malati di cancro ecc. In altri paesi, quali ad esempio l’Olanda in Europa e alcuni paesi dell’America Latina e degli Stati Uniti, la cannabis è impiegata nella composizione di alcuni prodotti farmaceutici. È il caso della canapa, presente in alcuni farmaci e creme utilizzate dagli sportivi e fisiocinesiterapisti.
La cannabis è il nome scientifico dato alla canapa indiana, una pianta dalla quale si produce l’hashish. Il principio attivo della cannabis è la THC (tetraidrocannabinolo), una psicoattiva che agisce sul sistema nervoso centrale. La cannabis esiste sotto differenti forme: erba, resina, olio e space cake. La cannabis agisce sull’attività dei neuroni e sulle cellule immunitarie, notoriamente nelle regioni del cervello che producono la formazione della memoria e delle emozioni. Utilizzando la cannabis, il suo principio attivo colpirà le capacità motorie e psicomotorie, amplificando l’udito e la vista, modificando la percezione della situazione che si sta vivendo.
Prodotti a base di cannabis
Molti sono i prodotti a base del principio attivo della cannabis: foglie essiccate da fumare rullandole come sigarette con il tabacco (marijuana, ganja, beuh); resina, conosciuta molto spesso con il nome di hashish, sotto forma di compresse o barrette di colore verde, marrone o giallo che, nel confezionamento, possono essere tagliate con sostanze tossiche. Tra altri prodotti ricordiamo gli olii a base di cannabis, semi di cannabis femminizzati Ak-47, un ibrido con effetti antidolorifici e analgesici potenti, usato contro i reumatismi, stati depressivi e per ridurre l’appetito (famoso in Olanda, dove il suo uso è legale) e la space cake, una torta a base di cannabis.
Uso medico
Il dronabinolo corrisponde al temine medico utilizzato per designare le delta-9-tetraidrocannabinolo, o THC, sotto forma sintetica. Commercializzato sotto il nome Marinol®, il dronabinolo è consigliato come anti vomito per coloro sottoposti a chemioterapia, per favorire l’appetito di pazienti affetti da AIDS, e come antidolorifico. In Italia il farmaco, e altri simili, possono essere prescritti solo dal medico impiegato in ospedale o dallo specialista che ha in cura il paziente, per un periodo massimo di cure di 3 mesi, facendo richiesta al Ministero della Salute. Il processo di approvvigionamento del farmaco avviene poi con un’ulteriore autorizzazione da parte del ministero alla farmacia in cui il farmaco stesso è richiesto, sia privata che presente in ospedale. L’autorizzazione dell’esportazione del farmaco deve avvenire entro i 6 mesi.
Effetti di una canna
Gli effetti immediati della cannabis sono la sensazione di uno stato disteso e di benessere, euforia e modifica della percezione della realtà. Appaiono, a livello strettamente medico, un aumento del ritmo del polso, un rallentamento dei riflessi, una stimolazione dell’appetito, bocca secca, occhi rossi accompagnati spesso da una sensazione di nausea. Gli effetti sulla salute della cannabis hanno ripercussioni gravi sulla salute. Circa il 50% degli adolescenti sui17 anni che consumano cannabis regolarmente hanno problemi sociali. La cannabis bruciando meno tabacco e producendo più gas carbonio, corrisponde a fumare circa tra le 2 sigarette e le 5 sigarette di seguito. Tanto che fumare una cannabis sarà 20 volte più rischioso per la salute, se paragonato a fumare un’egual misura di tabacco. Questo secondo uno studio neozelandese pubblicato dal European Respiratory Journal (ERJ).
Effetti sulla salute
Sintomi respiratori
Tra le manifestazioni respiratorie ricorrenti la bronchite cronica o il cancro (esofago, gola, cancro ai polmoni). Questo è dato dalla presenza più concentrata di agenti cancerogeni presenti nella cannabis, se paragonata al consumo di tabacco. I joint, sono spesso fumati senza filtro e questo aumenta anche la quantità di fumo ingerito. Il rischio di cancro ai polmoni è moltiplicato per 5.7 per coloro che hanno fumato una canna al giorno per 1 anni, o due al giorno per 5 anni.
Gli effetti negasti sui polmoni (tosse, soffio) sarà direttamente proporzionale al numero di canne fumate. Se il fumatore oltre a consumare cannabis consuma anche tabacco aumenta di circa 3.5 il rischio di contrarre bronchite cronica. I ricercatori evocano una sorta di epidemia di cancro ai polmoni direttamente correlata al consumo di cannabis. In un gruppo studio si stimano come il rischio aumenta se si è un assiduo consumatore di canne per lungo periodo, e che circa un caso di cancro su venti può essere direttamente correlato al consumo di cannabis.
Disturbi neurologici
Gli effetti neurologici della cannabis sono numerosi e irreversibili. Il consumo della cannabis durante l’età dell’adolescenza provoca un rallentamento fino all’età adulta: problemi di memoria e di motivazione, aggravarsi di disturbi psichici come ansia e delirio, disturbi dell’attenzione, difficoltà a mantenere le pulsioni, aggressività, diminuzione delle performance cognitive e psicomotorie. Le difficoltà a scuola e l’inserimento sociale sono spesso constatate come costanti presentate dai grandi consumatori di fuma cannabis in età adolescente.
Rischi a lungo termine
A lungo termine, i rischi di un alto consumo di questa sostanza sono quelli tipi di altre sostanze etichettate come droghe: dipendenza psichica, disturbi della memoria e motivazione, isolamento sociale e aggravarsi di disturbi psichici con ansia e deliri e l’aumento di circa il 41% di sviluppare psicosi. Più il consumo di canne è importante più alcune regioni del cervello saranno ridotte, specie quelle della memoria, delle emozioni, della paura e dell’aggressività. Appaiono anche una diminuzione delle performance cognitive e psicomotorie, difficoltà di apprendimento e anche disturbi urinari.
Smettere di fumare canne: benefici
La dipendenza dal fumare canne non può essere curata con nessun trattamento medico. L’unica cosa da fare è supportare il paziente a disfarsi di questa sua dipendenza, grazie al supporto medico e psicologico.