Microalbuminuria: misurazione e risultati
L’albumina è una proteina abitualmente contenuta nel sangue in grande quantità. Questa viene filtrata dai reni e può essere presente in piccole quantità nelle urine.
Definizione
Nei pazienti diabetici o ipertesi, in cui il funzionamento dei reni è alterato, l’albumina passa nelle urine in quantità anormali, ma sempre relativamente deboli: si tratta della microalbuminuria. L’albumina urinaria è compresa tra i 30 e i 300 mg/24H. Questo corrisponde ad un aumento debole, ma patologico, della quantità d’albumina eliminata nelle urine, che però non porta a delle manifestazioni particolari, ma è, in effetti, il segno di un disturbo del funzionamento dei reni. Le albumine sono delle proteine fabbricate dal fegato che permettono il trasporto di diversi ormoni (di norma tiroidei) e degli acidi grassi liberi, che svolgono funzione di riserva degli amminoacidi, e che mantengono la pressione osmotica, necessaria alla circolazione dei liquidi organici. Una microalbuminuria può essere il segno di un diabete non controllato o di patologie cardio-vascolari.
Indicazioni
La presenza di microalbuminuria in un soggetto testimonia un disfunzionamento del filtro renale a uno stadio precoce e reversibile. Tale disturbo è sintomatico e non provoca dolore, il reperirlo permette di adattare e prevedere le complicazioni: rischi cardio-vascolari ed insufficienza renale. La misura della microalbuminuria è realizzata al momento della diagnosi di diabete e poi ogni anno durante il trattamento della malattia. In caso di gravi anomalie (segnalate da una quantità di albumina molto elevata) delle misurazioni più frequenti possono essere richieste. La microalbuminuria può essere riscontrata anche in pazienti affetti da ipertensione arteriosa.
Svolgimento dell’esame
La microalbuminuria viene misurata tramite l’analisi di un campione di urina. In un primo tempo, il campione viene prelevato dalla prima minzione del mattino. Un risultato anormale porta generalmente ad effettuare l’analisi delle urine su 24 ore. In caso di valori elevati un ECBU (esame citobatteriologico delle urine) può essere domandato come test complementare per eliminare il sospetto di un’eventuale infezione urinaria: alcuni fattori come la febbre possono aumentare, infatti, la microalbuminuria.
Risultati e interpretazioni
Diversi valori possono essere utilizzati per esprimere la microalbuminuria: il tasso giornaliero in milligrammi su 24 ore o la concentrazione in milligrammi per gamma di creatininemia. La microalbuminuria è generalmente compresa tra i 30 e i 300 mg/g di creatininemia. Al di sotto il valore ottenuto corrisponde ad un funzionamento normale dei reni. Al di là di 300 mg/g il paziente presenta una proteinuria rivelata e un rischio elevato di malattie cardiovascolari o d’insufficienza renale. Un bilancio cardiologico e/o nefrologico può avverarsi necessario dopo i risultati.
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