Separazione e divorzio: 5 cose da considerare prima
Ecco 5 aspetti da valutare prima di affrontare una separazione o un divorzio: dai costi al legale, passando per gli accordi e i rapporti con l'ex nulla va lasciato al caso.
Negoziazione, in Comune, in Tribunale o separazione in casa?
Appurato che il matrimonio è finito e che l separazione o un divorzio è di che tipo sarà. Se i coniugi sono ai ferri (anzi cortissimi) l'addio sarà giudiziale e quindi vanno considerati sia gli aspetti necessari a richiedere un'eventuale separazione per colpa (la raccolta delle prove), sia l'aspetto economico (fino a 10mila euro) che andrà sostenuto nel (lungo) procedimento (fino a 3 anni e fino a 5 udienze, in media). Viceversa, se i coniugi (quasi ex) sono in buoni rapporti la separazione e il divorzio saranno consensuali e opzioni introdotte della legge sul divorzio breve sono svariate. L'addio più blando è quello dei separati in casa, il più economico è in Comune (ma solo in assenza di figli), il più veloce (ma non economico) è la negoziazione, il più tradizionale è in Tribunale.
L'avvocato matrimonialista: non un amico
In caso di separazione o divorzio, soprattutto in presenza di figli, è consigliabile affidarsi a un avvocato matrimonialista estraneo alla coppia in grado di fornire una consulenza che, anche se più onerosa economicamente, considera ogni punto in maniera del tutto obiettiva. Il ruolo del legale, infatti, è fondamentale per chiarire diritti, doveri e responsabilità degli ex coniugi nei confronti dei figli, dei beni in comunione e della casa familiare. Oltre a scongiurare valutazioni di parte in cui potrebbe scivolare un amico, un legale estraneo rispetta il calendario non essendo costretto a dare la priorità ad altri clienti (regolarmente paganti).
Accordo di divorzio: nulla al caso
La separazione e il divorzio costringono alla resa dei conti non solo verbale ma per iscritto, sopratutto se ci sono figli. L'inventario dei beni, dei ruoli, dei tempi, dei diritti e dei doveri senza che nulla sia lasciato al caso e, tanto meno, aperto a diverse interpretazioni, è doloroso ma doveroso, anche quando i coniugi si lasciano in buoni rapporti dal momento che permette la tutela di tutte le parti in causa, in caso la tregua s'incrini in futuro. Pertanto preparatevi a smontare la quotidianità e le abitudini familiari e ad incastrarla in una tabella di marcia che l'avvocato, valutando caso per caso, sarà in grado di aiutarvi a compilare.
Il nuovo partner può cambiare l'ex coniuge
Prima di affrontare un addio è importante essere consapevoli che, tanto i coniugi (quasi ex) sono diversi dall'uomo e dalla donna che si sono promessi amore eterno, quanto dopo la separazione e il divorzio il divario potrebbe crescere in maniera esponenziale. Soprattutto se l'ex coniuge ricostruisce una vita a due con qualcun altro, magari creando una nuova famiglia. L'aspetto non va sottovalutato - soprattutto in presenza di figli - e va elaborato prima dell'addio onde evitare rigurgiti di rabbia per la serie "con lei/lui sei diverso, con me non l'hai mai fatto, allora non mi hai mai amato/a", oppure "con lui/lei sei un padre migliore di quanto non sia stato con nostro figlio/a" e aggiungere peggio al peggio, rischiando di compromettere anche la serenità dei minori (quelli del primo matrimonio e anche gli eventuali nati nel successivo).
Evitare pericolosi spiragli
Dopo la separazione e il divorzio gli ex coniugi dovrebbero evitare di frequentarsi per un tempo fisiologico a rendere tutti consapevoli (soprattutto i figli, per cui ricadute della divisione sono un capitolo a sé e da affrontare con cautela) che la fine è davvero effettiva. Di nuovo: anche se doloroso, è doveroso rinunciare alle abitudini in vigore prima dell'addio, viceversa il rischio è mostrare spiragli che non ci sono, inducendo chi è più debole (dal partner ai figli) a pensare a un possibile ricongiungimento.