Duomo di Milano rosa, contro il tumore al seno
Rosa, da cima a fondo: il Duomo di Milano cambierà colore questa sera alle 20.30. Una nuova veste per una causa fondamentale, quella promossa da AIRC (l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) con Estée Lauder Companies Italia, l’azienda che ha inventato il nastro rosa diventato simbolo della lotta contro questa malattia e che ogni anno fa brillare 70 monumenti simbolo in tutto il mondo.
I numeri del cancro in Italia 2016
Come ha ricordato oggi il direttore generale di AIRC, Niccolò Contucci: "Tutti insieme, uomini e donne. Pensiamo alle nostre madri, alle nostre mogli, alle nostre sorelle, alle nostre figlie". In diretta o via social, guardare uno dei simboli del nostro Paese omaggiare questa campagna deve spingere ogni donna a ricordarsi di fare i dovuti screening e migliorare i propri stili di vita, ha spiegato Contucci. Che ha presentato anche i risultati del rapporto “I numeri del cancro in Italia 2016” stilato da AIOM e AIRTUM, secondo il quale in Italia la malattia una donna su otto, costituendo la forma di cancro più frequente tra le donne. I dati paiono negativi "Nel 2016 questa patologia riguarderà 50mila donne, in leggera crescita rispetto all’anno scorso, quando parlavamo di 48 mila persone”. Ma in realtà gli specialisti ricordano che l’aumento è allargamento dello screening di prevenzione, che ha portato ad un aumento delle diagnosi precoci. E qui la nota negativa. Mentre i dati sottolineano una maggior incidenza tra le under50, lo screening è gratuito per la fascia interessata (45-49 anni), solo in alcune regioni, come Liguria e Toscana: una difformità nell’attuare la prevenzione sul territorio nazionale che andrebbe corretta, a maggior ragione avendo a disposizione questi dati.
Perché prima arriva la diagnosi, prima si attuano le terapie che, mai come oggi, portano alla guarigione: “Rispetto agli anni ’90, la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è aumentata dal 78 all’85,5%. Ma il nostro obiettivo è solo uno, arrivare al 100%. E non è uno slogan. Si può”. Come? Investendo nella ricerca, migliorando costantemente terapie e strumenti di screening, consapevoli che sul tema l’Italia è all’avanguardia sul tema cancro al seno (“il mondo ci deve almeno due cose, fondamentali, l’analisi dei linfonodi sentinella e la chirurgia conservativa” ha precisato Contucci”).