Loredana Bertè a Domenica live: " Vi racconto le mie sofferenze"

Dalla violenza a 17 anni fino alla morte della sorella Mia Martini, Loredana Bertè, in esclusiva a Domenica Live, racconta alcuni episodi della sua vita che l’hanno segnata irrimediabilmente.
 

Loredana Bertè e le rivelazioni shock sulla violenza sessuale e la morte di Mia Martini.

Ospite d’eccezione a Domenica Live, Loredana Bertè si confida alle telecamere di Barbara D’Urso e rivela alcuni episodi scioccanti della sua infanzia. Abbandonando la sua corazza e le attitudini trasgressive e provocatorie che l’hanno sempre caratterizzata, Loredana Bertè si lascia andare alle confessioni e  svela uno scioccante retroscena della sua vita, fin’ora tenuto nascosto e dal sapore decisamente drammatico.

La donna racconta a cuore aperto l’aggressione sessuale che l’ha coinvolta in prima persona a circa 16-17 anni quando, spinta dalle sue amiche e colleghe che la incoraggiavano ad intraprendere una relazione, decise di assecondare le avances di un uomo molto più grande di lei che da tempo le inviava grossi mazzi di rose in camerino. Una serata romantica con un uomo che aveva addirittura la Ferrari si trasformò in un vero e proprio incubo per la ragazzina: “Pensavo saremmo andati a casa sua, invece, mi ha portata in uno squallido bilocale. Appena ha chiuso la porta alle nostre spalle, ho sentito un brivido, mi è preso un colpo. Volevo andare via. Lui mi ha presa a calci e a pugni. Mi ha violentata. Mi ha strappato i vestiti. Io però sono riuscita a scappare. Non so come. Sarà stata la forza della disperazione. Mi sono buttata in strada. Ero piena di sangue. Mi ha salvato un tassista”, racconta la cantautrice con la commozione negli occhi e le scene di quella sera ancora vivide nella memoria. Una vera e propria tragedia personale e psicologica che l’ha portata per anni a stare lontana dagli uomini.

Ma le rivelazioni sconvolgenti non si fermano qui, Loredana Bertè parla infatti della morte della sorella Mia Martini. Usando un termine che al giorno d’oggi è fin troppo attuale la cantautrice rivela come la sorella fosse da sempre vittima di bullismo: Quando una persona è troppo brava, tu la distruggi, dicendo che porta male. Mimì non si drogava, si faceva una canna ogni tanto, ma hanno scritto di tutto. L’hanno infamata. Ancora la ricordano male” e parla con disdegno anche del padre: Mio padre era violento sia con me che con mia sorella. Quando in casa metteva la musica di Beethoven c’era il terrore. Era il segnale che avrebbe alzato le mani. L'abbiamo vista tutti Mia dentro la bara. Era piena di lividi".

Dopo quaeste agghiaccianti rivelazioni e la rabbia dentro, Loredana si lascia andare e rivela con voce commossa quello che è stato il più grande rimpianto della sua vita: "Se avessi fatto meno viaggi, forse, lei sarebbe ancora viva. Lei voleva sempre darmi un telefono, ma io non l'ho mai voluto prendere. Se lo avessi preso quella sera sarebbe ancora viva. Mi sento ancora la sua voce addosso".
Un senso di colpevolezza che da allora la attanaglia ogni giorno.

Copyright Foto: Kika Press

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