Voglio fare l'amore con te: 5 regole per farlo capire a un uomo

Ecco come suggerire a un uomo, grazie all'arte della seduzione e al linguaggio del corpo, che "voglio far l'amore con te". 
 
Appoggiare la guancia sulla mano è uno dei segnali per trasmettere il desiderio erotico. © Andrea De Martin/123RF


Il linguaggio del corpo: l'arte della seduzione

Il linguaggio del corpo non ha bisogno di parole per farsi capire. Per lanciare messaggi erotici e suggerire nella mente di chi si ha davanti "voglio fare l'amore con te", bastano sguardi furtivi, il tono della voce modulato ad arte, impercettibili movimenti che, mentre si fantastica e si perde il filo del discorso, si trasformano in ingovernabili segnali che ormai anche la scienza ha assodato e tradotto. Risultato: se “come capire se piaci” è un mistero alla portata, “come comunicare che mi piaci” è un’arte che si può imparare. Premessa: ogni gesto consigliato non dev’essere mai ostentato ma sempre e solo suggerito, come un profumo che ammalia e non un odore che impregna. Per la serie, lasciarsi andare va bene ma con moderazione.


Fare l'amore: la seduzione nello sguardo

I segnali che inviano gli occhi e la bocca sono come le frecce di Cupido. La prima regola è alternare civettuole occhiate furtive lanciate da sopra la spalla ed espliciti sguardi intensi. Il mix dev’essere come un dondolio che ora avvicina, ora allontana ma tiene sempre ben salda la presa.


La bocca: i messaggi a fior di labbra

Se con il giusto rossetto si fa colpo al primo appuntamento, non va sottovalutato il fatto che le labbra, quando si è eccitati, si gonfiano e si arrossano in maniera del tutto ingovernabile. In ogni caso (rossetto o meno), umettandole, increspandole e mordicchiando il labbro inferiore (senza esagerare, altrimenti si trasmette apprensione) si inviano a chi sta di fronte esplicite allusione erotiche. Va da sé che sorridere (ma non troppo) è cosa buona e giusta. Attenzione poi a quello che si dice: allusioni e frasi picccanti vanno disseminate con moderata astuzia femminile.


Ti desidero: il linguaggio delle orecchie

Se i lobi delle orecchie sono tra i punti erogeni più sensibili (chi non ama i baci sul collo alzi la mano) anche i messaggi che sono in grado di veicolare trasmettono pulsioni ad alto tasso erotico. Sempre con disinvoltura, tra una frase e l'altra è consigliato sfiorarseli e massaggiarseli (non grattarseli), magari giocherellando con gli orecchini.


Voglio te (e gingillo la collana)

Giocare con la collana, meglio se a pendaglio e con l’anello, sapendo che i movimenti circolari evocano sentimenti più affettivi mentre quelli ascensionali (in su e in giù) sono chiare allusioni sessuali è un altro modo per inviare inequivocabili segnali a chi sta seduto di fronte.


Il tatto: il linguaggio delle mani

Muovere le mani in un atteggiamento infantile condito di sensualità lancia segnali inequivocabili. Tra i più semplici e infallibili c’è l’arrotolarsi intorno a un dito una ciocca di capelli, il seguire il profilo del bicchiere con un dito e l’appoggiare il gomito sul tavolo e la guancia sul palmo della mano. Per metterlo alla prova si può andare alla ricerca del mirroring, la tendenza a "copiare" i gesti di chi si trova attraente: se anche lui ripete i movimenti è il momento per sfiorarlo in maniera impercettibile, lasciando che sia lui a prendere la mano (o quanto meno a sfiorata). 

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