Punti erogeni maschili: quali sono e come stimolarli
Ecco quali sono i punti più sensibili in un uomo, le zone erogene da stimolare per farlo impazzire e scatenare l'amante perfetto che c'è in lui.
Cervello: zona erogena maschile per eccellenza
Il primo punto erogeno dell'uomo (come per altro anche nella donna) è il cervello: da lì nascono, si annidano e prendono vita fantasie e immagini erotiche potentissime. Prima di lanciarvi nelle vesti di spogliarelliste o in amanti dedite ai preliminari, per portare il desiderio alle stelle provate a stuzzicare il partner con frasi d'amore piccanti.
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Naso: (insospettabile) zona erogena
In virtù delle numerosissime terminazioni nervose, il naso è un punto erogeno da non sottovalutare assolutamente. Senza scendere nel dettaglio degli inconsci segnali erotici che il nostro olfatto invia e riceve durante l'eccitamento e tralasciando il fatto che il naso è dotato di un tessuto erettile che, se stimolato, si dilata, basta pensare al bacio degli eschimesi. Perciò prendetelo contropiede, anzi "contronaso" con baci ed effusioni da pantera sensuale.
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Orecchie (erogene): baci e sussurri hot
Sospiri erotici, frasi hot sussurrate, mordiacchiamenti sensuali e un tocco da vera professionista nel punto di connessione tra il lobo e il viso, verso il basso: le potenzialità delle orecchie nelle vesti di punti erogeni maschili vi lasceranno (e lo lasceranno) senza fiato.
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Nuca, fronte e palpebre: punti erogeni combinati
La nuca è una zona erogena maschile da non sottovalutare.
Carezze sulla nuca e baci sulla fronte e sulle palpebre: la combinazione della tripla stimolazione di tre punti (altamente) erogeni è esplosiva. Il partner si lascerà andare abbandonandosi al piacere. La via per farlo impazzire (e trasformarlo nell'amante perfetto) è spianata.
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Capezzoli: erogeni anche al maschile
Tra le zone erogene al maschile ci sono anche i capezzoli. Iniziare con cautela, non tutti gradiscono.
I capezzoli sono un punto erogeno anche al maschile: ricchi di terminazioni nervose possono portare un uomo all'estasi. Ma attenzione: non tutti gradiscono. Nel dubbio fate come Brigitte Bardot ne Il disprezzo: osate ma chiedete se piace, la risposta (valgono anche i gemiti) arriverà immediata, forte e chiara.
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Ombelico e addominali: punti erogeni da bollino rosso
Dall'ombelico in giù, verso gli addominali bassi (non importa se scolpiti o meno): ecco un punto erogeno ad alto tasso erotico. Stimolando con sensualità la zona dove il flusso sanguigno è elevato, si carica di energia il partner e la sessualità può ambire al tantra, l'antica filosofia indiana che insegue l'estasi.
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Piedi: punto erogeno da "Primavera bollente"
La medicina cinese lo ripete dalla notte dei tempi: la pianta dei piedi degli uomini, in particolare dal terzo dito verso il centro in quella che è stata soprannominata Bubbling Spring (Primavera Bollente) è una zona erogena capace di generare veri e propri vortici di piacere che risalgono fino ai genitali. In generale, i massaggi hot non andrebbero mai sottovalutati.
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Retro ginocchio: (piccante) punto erogeno
Ian Kerner, il noto sessuologo neworkese, non ha dubbi in merito: il retro del ginocchio è uno dei punti più erogeni di un uomo. Priva di peluria e irrorata di terminazioni nervose va stimolata con movimenti circolari sensuali e delicati (non troppo onde evitare l'effetto solletico). Da non sottovalutare anche l'interno coscia: secondo alcuni studi favoriscono un'erezione migliore.
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Perineo: alla ricerca del punto L
Eccoci nella zona dei punti erogeni più hot, da maneggiare con cura. Il primo è il punto L, il corrispettivo del punto G femminile, ovvero la zona che si trova tra l'ano e i genitali che, se stimolata con le dita o con la lingua può portare rapidamente all'orgasmo.
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Glande: il punto erogeno più hot
Infine il glande del pene, senza dubbio il punto erogeno più sensibile di un uomo: per una stimolazione più intensa (soprattutto durante una fellatio) è necessario concentrarsi sulla corona (la parte in cui si unisce al pene), e sul frenulo, il filetto di pelle che lo unisce al prepuzio.
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