Settimane di gravidanza: cosa succede se sono più di 40?

Il calcolo delle settimane di gravidanza ci porta ad avere anche una data presunta del parto. Può accadere però che il bimbo tardi ad arrivare. Ecco cosa succede se si superano le 40 settimane.

 

I bambini nati otre le 40 settimane di gravidanza potrebbero avere una salute più cagionevole: lo dice uno studio americano.

La scienza si concentra sui bambini nati oltre il termine e svela che, se il neonato aspetta qualche giorno più della data presunta del parto per venire alla luce le conseguenze possono accompagnarlo per il resto della sua vita. In positivo e in negativo. 

 

Parto oltre termine: lo studio

I ricercatori della Northwestern University, in uno studio pubblicato su Jama Pediatrics, hanno considerato ben 1,4 milioni di bambini nati in Florida nel periodo compreso tra il 1994 e il 2002. Di tutti questi bebè sono state analizzate le settimane di gravidanza al momento della nascita e queste sono poi state confrontate con i successivi risultati scolastici dei bambini e con le loro capacità fisiche. Dati alla mano, così, i ricercatori hanno indicato vantaggi e svantaggi del parto in ritardo: se da un lato pare infatti che i bambini nati più tardi abbiano – mediamente – più possibilità di avere facoltà cognitive superiori alla media, dall’altro lato pare invece che gli stessi bambini abbiano più possibilità di avere problemi nello sviluppo fisico e sviluppino, generalmente, uno stato di salute più cagionevole.

36 settimane di gravidanza: il termine

I nove mesi di gestazione corrispondono – grossomodo – a 40 settimane di gravidanza, vale a dire la quantità di tempo che consente all’embrione di trasformarsi in feto e quindi, infine, di venire alla luce  diventando un neonato. Alle volte, però, il numero delle settimane che il futuro bambino trascorre nel grembo materno si modifica per varie cause e quando il piccolo nasce anzitempo si parla di parto pretermine. Dalla 36esima settimana di gravidanza, invece, il feto assume tutte le caratteristiche che lo contraddistingueranno al momento della nascita e, da questo momento fino a quello del parto, continuerà a crescere soltanto in lunghezza. In questo momento il piccolo può nascere in ogni istante e non verrà più considerato prematuro.


Parto post termine: come intervenire? 

Ma lo studio del team americano sottolinea le possibili conseguenze anche in caso di ritardo alla nascita e, sostanzialmente, facendolo fornisce una nuova linea di lettura a colleghi e pazienti che d'ora in avanti si troveranno a fronteggiare questo fenomeno suggerendo un intervento più repentino. Dati alla mano, infatti, sembrerebbe inutile e dannosa un'attesa eccessiva e il consiglio degli studiosi sembrerebbe quello di indurre il parto fin dallo scadere del periodo di gestazione previsto. 

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