Vittorio Sgarbi: "la fedeltà è per i cani"
Irriverente e controcorrente come sempre, Vittorio Sgarbi dice la sua sulla vita di coppia, sul tradimento, sulla gelosia e sulla costanza.
La fedeltà secondo Vittorio Sgarbi è "per i cani", per gli uomini è "contro natura” meglio la "costanza che garantisce una stabilità degli affetti anche senza la presenza". Irriverente come sempre, lo "sciupa-femmine finché vivo" che dal 1997 è "innamorato" di Sabrina Colle, con cui ha un rapporto rigorosamente bianco e che tradisce senza tradire perché "il tradimento" non turba il rapporto, non si smentisce mai.
D’altra parte, come dice lui, è costante e se il suo personaggio è controcorrente, la sua fama lo precede. Perciò può permettersi di dire che "ci vorrebbe più censura" a proposito di Facebook che oscura i nudi femminili di Helmut Newton "perché una donna vestita è molto più sexy di una donna svestita: il segreto è trovarsi nella condizione di poter togliere i veli". La sua, per esempio, che piace alle donne "perché c’è carenza di uomini veri", che non ha pudore di scrutare le facce che lo attraggono e costruire un "dialogo" che (quasi) sempre, sfocia in qualcos’altro. Non sempre, attenzione, perché anche Vittorio Sgarbi qualche due di picche se l’è preso e c’è stato un tempo (era il 1982) in cui è stato "pazzo di gelosia, per una donna ricca e sposata". Insomma, per dirla con parole sue, anche lui è stato "una capra" (animale che, per inciso, gli è pure "simpatico"). Per queste e altre chicche a lui la parola.
"Vittorio Sgarbi e le donne"
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