Matrimonio Grace Kelly: 60 anni dal “sì” al principe Ranieri di Monaco

L’indiscussa Cenerentola del XXesimo secolo è lei, Grace Kelly, che il 19 aprile di 60 anni fa sposava Ranieri III nella Cattedrale dell'Immacolata Concezione di Monaco. Se la ricorda anche chi quel giorno non era nemmeno nato, tanto sono state glamour quelle nozze, seguite da 30 milioni di spettatori nel mondo e sbandierate su tutte le copertine. A cominciare dall’abito donato dalla casa di produzione MGM all’attrice che, pronunciando quel “sì”, diventerà Principessa: un tripudio di 45 metri di seta e 274 metri di pizzo belga antico meravigliosamente disegnato e imbastito appositamente per lei da Helen Rose, costumista premio Oscar che ha ispirato (anche) quello confezionato per Kate Middleton.

Quel giorno, da Cary Grant ad Aristotele Onassis passando per David Niven, Gloria Swanson e Ava Gardner, gli occhi dei 700 invitati sono tutti per lei che attraversa la navata con il capo velato e in mano un libro di preghiere in madreperla, simbolo della sua radicata fede cattolica. Non un dettaglio visto che proprio la sua educazione religiosa (oltre alla sua algida bellezza) furono all’origine del suo sbarco nel Principato. Grace Kelly, infatti, non è esattamente una Cenerentola, quando riceve le attenzioni di Ranieri. 

Figlia di una delle famiglie più importanti (e ricche e cattoliche) di Filadelfia, Grace attira le attenzioni del Principe per caso ma vince il trono per calcolo. Galeotto fu il fotografo Pierre Galante: l’attrice è ospite al Festival di Cannes, lui le propone un servizio a Montecarlo e nei giardini del Palais Princier, lei accetta, il Principe la nota e rimane ammaliato. Il fatto che fosse bella, single e (soprattutto) potesse garantire eredi al Principato (Ranieri aveva già lasciato l'attrice francese Gisèle Pascal una volta pirata la sua infertilità) fa il resto: alcuni mesi dopo i due si rivedono negli Stati Uniti e il giorno di capodanno del 1956 lui le chiede la mano. 

Da allora Grace abbandona il cinema per il Principato. Non senza ripensamenti: tentenna quando Alfred Hitchcock le propone il ruolo di protagonista per Marnie (1964) e quando Herbert Ross le offre quello di Deedee in Due vite ma in entrambe le occasioni alla fine declina e si dedica al suo ruolo di Principessa. Il 23 gennaio 1957 nasce Carolina, il 19 marzo 1958 l’erede, Alberto, e il 1 febbraio 1965 Stéphanie. 

Alla bella favola della famiglia di Grace e Ranieri e del Principato più glamour del mondo, però, manca il lieto fine: il capriccio di Carolina che contro il volere di mamma e papà nel 1978 sposa il banchiere parigino (e playboy) Philippe Junot (salvo divorziare due anni dopo e ottenere poi l’annullamento dalla Sacra Rota) è solo il primo degli intoppi. La data che incrina definitivamente l’idillio è il 14 settembre 1982 quando Grace Kelly, a bordo della sua Rover con Stéphanie, precipita da una scarpata (la strada è la stessa dove 28 anni prima aveva girato il thriller Caccia al ladro) e muore lasciando un vuoto (e una serie di domande) mai colmato.

Da allora è passata parecchia acqua, più o meno torbida, sotto i ponti del Principato: c’è la favola di Carolina e Stefano Casiraghi finita con la morte di lui, nel 1990 e ci sono gli amori discontinui e i figli di Alberto che sbucano come funghi fino al 2 luglio 2011 quando il Principe (divenuto tale nel 2005, dopo la morte di Ranieri III) sposa la nuotatrice sudafricana Charlène Wittstock. Fedeli alla tradizione, si sono già affacciati sulla scena glamour i nipoti di casa Grimaldi: Andrea, Pierre, Charlotte, Alexandra, Pauline, Louis e Camille. In attesa che il testimone passi agli ultimi arrivati, i gemelli Jacques e Gabriella, vale la pena ricordare i fasti da cui tutto ebbe inizio, quel 19 aprile 1956.