Corvo in Vaticano? Secondo la D’Eusanio Francesca Chaouqui “è una cretina”
Francesca Chaouqui, accusata di essere uno dei corvi del Vaticano, rilascia un'intervista a Ballarò. La rete esplode, Alda D'Eusanio commenta: "È una cretina". La Chaouqui le risponde con una sfida.
Di Francesca Chaouqui, accusata di essere uno dei corvi del Vaticano nello scandalo Vatileaks, si è detto di tutto. L’ultima che “è una cretina”. A farle il prezzo è stata la conduttrice televisiva Alda D'Eusanio che in un post su Facebook non ha resistito alla tentazione di commentare al vetriolo l’intervista rilasciata dalla Chaouqui a Ballarò.
“Come è possibile che una cretina come Francesca Chaouqui - si domanda la D’Eusanio - arrivi a farsi mettere dal Papa in un posto di potere come il controllo dello Ior, la banca del Vaticano, e quindi da lì manovrare come marionette politici, prelati, i fratelli Berlusconi e personalità di altissimo livello? La domanda sorge spontanea: chi è il cretino qui, la Chaouqui o il Papa e gli altri? Mi dispiace per il Papa che non lo merita!”.
Il post non riscuote grande successo (meno di cento like) però cattura l’attenzione della diretta interessata che le risponde piccata rilanciando la posta: "Comunicazione di servizio. La D'Eusanio mi chiama cretina. La sfido ad un faccia a faccia su domande di storia, cultura, attualità, economia. Ed anche ad una prova incrociata del test del QI. Se la signora non accetta la sfida e non mi batte la querelo. Così impara a dare della cretina alla gente. Certe persone al posto di valutare e giudicare gli altri leggessero un giornale ogni tanto piuttosto che sempre e solo Novella 2000".
Nell’attesa dell’avvincente duello, per chi si fosse preso l’intervista, ai microfoni di Giannini, la Chaouqui ha ribadito la sua posizione estranea alla vicenda: “Non sono il corvo di Vatileaks - ha esordito -. Non ho fornito le informazioni per i libri Avarizia e Via Crucis (quelli dei giornalisti Fittipaldi e Nuzzi, attualmente sotto processo Oltretevere, ndr). Sono una persona normale che si è sempre occupata di comunicazione”. A chi (come la D’Eusanio) si fosse chiesto come una giovane cosentina sia riuscita (unica donna e unica laica) ad entrare nella commissione vaticana voluta da Papa Francesco in persona, lei ha spiegato: “Wells mi chiese di far parte di una commissione per avviare il processo di riforme voluto da Papa Francesco. Non so chi ha segnalato il mio nome al Papa. La commissione durò 9 mesi circa: non posso dire cosa abbiamo scoperto. Nei libri, è stato pubblicato il 20% dei lavori della commissione. Era una commissione di studio, non di inchiesta".
Rispetto alle accuse formulate da monsignor Balda, che in un memoriale ha confessato una presunta relazione sessuale tra loro e poi di essere stato ricattato, ha risposto: "Non appartengo ai servizi segreti, come ha detto Balda. Balda ha redatto un memoriale, sostenendo uno stato di sudditanza da me che non è vero. Non c'è Luigi Bisignani dietro di me. Dietro di me, non c'è nessuno. Tutti gli incarichi che ho avuto, li ho avuti tramite i cacciatori di teste. Non ho sedotto Balda. È una cosa completamente inventata e molto dolorosa". Di lì a poche ore la rete le ha fatto il prezzo. Non troppo clemente.
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