Viagra rosa: Selvaggia Lucarelli contro Simona Izzo
Nella puntata di Porta a Porta si discute di viagra rosa e di sessualità femminile. In studio, un piccolo scontro tra Selvaggia Lucarelli e Simona Izzo.
Lo aveva annunciato via Twitter e così è stato: Selvaggia Lucarelli era tra gli ospiti di Porta a Porta per una serata dedicata al Viagra rosa. Con lei, a parlare della pillola del desiderio femminile appena approvata dall'ente di controllo sui farmaci americano c'erano Simona Izzo, Rita Dalla Chiesa e, in collegamento, Amadeus. In studio, per una voce più autorevole, erano presenti due esperti del settore: Emmanuele A. Jannini, che insegna sessuologia clinica all'Università Tor Vergata di Roma, e Alessandra Graziottin, direttore Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, San Raffaele Resnati, Milano.
Accanto al tema strettamente medico, il confronto si sposta inesorabile sul terreno del coinvolgimento emotivo, sull'armonia di coppia, elementi imprescindibili da una pillola, dibattono gli ospiti del salotto di Vespa. Ma presto interviene Selvaggia: "Si parla di coppie, io non ho un partner", inizia spostando la discussione sulla seduzione, quella che davvero le donne vorrebbero in un uomo, per provare interesse, sostiene lei. Ben prima di fare coppia.
Nel (dis)accordo generale, si parla quindi del perché ci siano tante single, e la Izzo incalza: "Niente di personale, però la vostra generazione è molto dura nei confronti degli uomini". "Questo è un modo elegante per dire che facciamo paura?" riassume Selvaggia, con un pericoloso mezzo sorriso. Che la Izzo, però, non coglie: "Ho vent'anni più di te e con tranquillità posso dirti noi abbiamo combattuto per la libertà sessuale, però non abbiamo mai giudicato. Voi invece siete molto giudicanti".
In studio partono i commenti più variegati ("Io a cena con la Lucarelli ci andrei co 'na corazza" borbotta Vespa). La Izzo su tutti: "Bisogna fare una riflessione sull'aggressività femminile. Noi abbiamo combattuto perché tu sia così forte, così dura, con i tacchi da 15 centimetri...".
Apriti cielo. La Lucarelli, dopo un'oretta passata ad ascoltare buona buona in studio, non cede il passo e richiede la replica "No, per favore non abbagliamo con lo slogan 'siamo così perché le donne fanno paura'. La donna oggi è emancipata, è libera, è indipendente, molto più felice: è una donna realizzata che ha più autostima. Ora, se l'uomo ha paura di una donna felice, sono sfigati loro non siamo noi ad essere in difficoltà". E chiude la partita.
Il discorso ha anche toccato temi più seri. La pillola in questione, la Addyi, sarà commercializzata a breve negli Stati Uniti e nasce in realtà come pillola anti depressiva, ha spiegato la Graziottin, che però faceva riscontrare tra le pazienti un piacevole e benvenuto effetto collaterale: un incremento del desiderio sessuale. Dedicata soprattutto alle pazienti in pre e post menopausa, con un disagio emotivo legato alla perdita del desiderio. Sarà efficace, però, se associata ad una attenzione agli stili di vita: stress, mancanza di sonno e carenza di ferro, ad esempio, si associano a problemi del desiderio, ha precisato la sessuologa. Molti gli effetti collaterali, tra i quali abbassamento della pressione, svenimento, nausea e sonnolenza (soprattutto se la pillola viene assunta con alcolici). Jannini spiega addirittura che potrebbe non arrivare mai in Italia, perché a fronte dei tanti rischi i controlli effettuati a livello europeo hanno evidenziato un effetto appena superiore al placebo.
Ma la pillola rosa di sicuro ha e avrà un enorme effetto, conclude il medico: "La cosa fantastica è che stiamo finalmente parlando di sessualità femminile e stiamo immaginando un futuro nel quale sapremo dare delle risposte anche mediche ai disturbi ad essa correlati".
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