Più cereali in gravidanza contro il diabete gestazionale
Secondo un recente studio le donne che mangiano pochi cereali durante la gravidanza rischiano maggiormente di sviluppare il diabete gestazionale.
Diabete in gravidanza? I cereali potrebbero scongiurarlo. Lo stato di gravidanza, alterando il metabolismo glucidico, mette le donne a rischio di sviluppare un temporaneo stato di diabete gestazionale mellito, che oltre ad aumentare i rischi di parto cesareo, è connesso ad una maggior probabilità di sviluppare successivamente il diabete di tipo 2.
Una prima analisi sul tema condotta e finanziata dal Nestlé Research Center in collaborazione con il Consorzio Internazionale EpiGen (che unisce i principali ricercatori di epigenetica di Nuova Zelanda, Singapore e Regno Unito) avrebbe scoperto che le donne incinte consumano troppi pochi cereali integrali: è proprio questa la ragione che le espone maggiormente al rischio di sviluppare il diabete gestazionale durante la gravidanza. Lo studio, pubblicato dall'Asia Pacific Journal of Clinical Nutrition, ha coinvolto circa mille donne asiatiche e in stato di gravidanza.
Il lavoro si è focalizzato sulle donne incinte di Singapore, all'interno di un progetto che mirava ad analizzare, più in generale, il ruolo di alcuni di fattori di sviluppo dei primi anni di vita sull'insorgenza futura di malattie metaboliche. In linea di massima l'assunzione di cereali integrali tra le donne che hanno preso parte allo studio non solo era al di sotto della media, ma riguardava appena il 30% di loro.
Lavori precedenti hanno già correlato una dieta ricca di cereali integrali a minori rischi di diabete di tipo 2 tra la popolazione. Diventa quindi importante, per una donna in stato di gravidanza, stare attenta a sostituire i cereali raffinati come pane e riso bianchi con pane, riso e biscotti integrali, così da aumentare il consumo e ridurre i fattori di rischio. La Nestlé, che ha sovvenzionato il lavoro, ricorda che i cereali integrali, nelle dosi consigliate (85 grammi al giorno secondo le raccomandazioni europee) aiuta a includere nella propria dieta anche fibre, vitamine E e B, mineali come magnesio selenio e zinco e altri nutrimenti importati per il feto.
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