Diabete di tipo 2: a rischio la capacità cognitiva
Secondo un nuovo studio, in soli due anni, a causa del diabete di tipo 2 si rischiano declino mentale e compromissione delle capacità cognitive.
Il diabete di tipo 2 sarebbe associato ad un maggior indebolimento del flusso sanguigno diretto al cervello, con la conseguenza che il declino mentale avverrebbe in maniera più rapida che non in chi, pur avendo la stessa età e lo stesso stato psicofisico, non è affetto da diabete. Il tutto, in appena due anni di tempo.
Questi i risultati di uno studio appena pubblicato sulla rivista Neurology, condotto da un gruppo di ricercatori di Harvard, che ha incluso 40 persone di 66 anni, la metà delle quali era affetta da diabete di tipo 2 e in trattamento da tempo prolungato. Tutti sono stati testati all'inizio e alla fine del lavoro di ricerca (durato due anni), per valutare le loro abilità cognitive, fare diversi test del sangue, tra i quali la glicemia e lo stato di infiammazione, ed effettuare degli screening generali tramite risonanza magnetica.
Al termine dei due anni, chi era affetto da diabete ha mostrato un declino decisamente maggiore per volume della massa cerebrale e per afflusso di sangue al cervello, oltre che una performance peggiore, in generale, nei test. All'interno dello stesso gruppo di persone affette da diabete, i soggetti nei quali l'afflusso sanguigno era particolarmente ridotto erano le stesse che mostravano poi un declino mentale più forte. Colpa del diabete e della glicemia alta, secondo i medici.
"Attualmente non c'è una terapia specifica per il declino cognitivo nelle persone affette da diabete. Anche un maggior controllo glicemico non migliora le cose. Stiamo facendo un nuovo esperimento per valutare se iniettare insulina nel cervello possa migliorare le funzioni cognitive" ha dichiarato Vera Novak, professore associato di neurologia ad Harvard e principale autore dello studio.
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