Un test ti dice se avrai diabete (nei prossimi 5 anni)
Uno studio italiano per la prevenzione del diabete dimostra che è possibile capire in quali soggetti la patologia si presenterà nei successivi 5 anni. Un grosso aiuto anche contro il diabete gestazionale (di tipo 1 e 2).
Prevedere il diabete, anche nei soggetti normalmente considerati non a rischio, è possibile. Lo ha provato un team di ricerca italiano, che ha presentato uno studio che dimostra l'efficacia di un test già in uso nel predire la comparsa della malattia nel giro di 5 anni. Un ottimo aiuto per molti soggetti, soprattutto per le future mamme, che potranno giocare d'anticipo con la prevenzione del diabete 1 e 2 in gravidanza.
A realizzare la scoperta, il professor Giorgio Sesti, presidente della Società Italiana di Diabetologia, insieme ai ricercatori dell’Università Magna Graecia di Catanzaro e dell’Università Tor Vergata di Roma. Il loro lavoro è appena stato pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism (JCEM): essenzialmente il test può identificare una nuova categoria di soggetti con pre-diabete, i cosiddetti NGT-con alta glicemia ad un'ora, che quindi dovranno essere sorvegliati speciali perché presentano un rischio aumentato del 400% di sviluppare un diabete conclamato entro i successivi 5 anni dal test.
L'esame fatto dai ricercatori, all'inizio del loro studio, è stato il classico test da carico orale di glucosio (così chiamato perché prevede l'assunzione di una bevanda contenente 75 gr di glucosio), ma i medici, che hanno seguito un gruppo di pazienti per 5 anni, hanno osservato dei risultati particolari. Anche chi non presentava alcun problema nella normale tolleranza al glucosio, se a un'ora dall'ingerimento della bevanza aveva i valori di glicemia superiori a 155 mg/dl, mostrava poi negli anni successivi un aumento molto forte, come già detto, del rischio di sviluppare diabete.
“L’importanza del nostro studio è di avere fatto emergere una condizione di rischio per diabete tipo 2, in un gruppo di persone considerate a basso rischio di diabete tipo 2 secondo le attuali linee guida" ha precisato il professor Sesti. Il tutto, per di più, con un test semplice, ambulatoriale e dai costi molto contenuti.
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