Madeline Stuart: la sindrome di Down non ferma la modella

Madeline Stuart, 18enne australiana di Brisbane affetta da sindrome di Down, ha realizzato il suo sogno: oggi è una modella sotto contratto. La sua è una battaglia perché il mondo cambi prospettiva.  

Diciotto anni, un sogno: diventare una modella. Madeline Stuart, 18enne australiana di Brisbane, l’ha realizzato: due case di moda l’hanno messa sotto contratto. Niente di strano, fin qui. Ma Madeline Stuart ha la sindrome di Down e questo cambia tutto: “Ora sono una modella di successo - scrive su Facebook -, la moda sta cambiando il modo in cui la società vede le persone con sindrome di Down”. Prima di lei ci era riuscita solo la 30enne Jamie Brewer, l’attrice nella serie American Horror Story e prima modella con la sindrome di Down ad aver sfilato sulla passerella della Fashion Week di New York 2015, decisa a cambiare prospettiva e sostenuta dalla campagna di Carrie Hammer, Role Models Not Runway Models, il progetto che vuole rompere gli schemi. 

Non è stato facile, ma Maddy non si è mai data per vinta. La sua ispirazione è la mamma, Rosanne Stuart, la sua dieta è sana e nel tempo libero pratica molto sport. La danza, soprattutto. Ci ha creduto con entusiasmo e costanza finché Manifesta, un brand di abbigliamento sportivo, ed everMaya, marchio guatemalteco di borse l’hanno notata e le hanno dato un lavoro trasformandola non solo in una modella ma in una modella fuori dal comune. 

Sul suo sito Maddy cita Coco Chanel: “Una donne può fare due cose: essere chi e che cosa vuole”. Battaglia che Maddy combatte, decisa a sradicare le “discriminazioni nei confronti della disabilità grazie all’attenzione” che è riuscita ad attirare su di sé. Vuole che “la gente sappia che la sindrome di Down è una benedizione, qualcosa da celebrare”, scrive. "Ama la macchina fotografica - dice chi la conosce -. La gente ha bisogno di vedere come brilla, quanto la sua personalità sia esplosiva”. Basta farsi un giro sulla sua pagina Instagram per avere la conferma. 

La battaglia che combatte è una battaglia che tutti dovremmo sposare, come lei stessa chiede in un appello: “Aiuta Maddy a diffondere il suo messaggio condividendo le sue foto e la sua storia per rendere il mondo un posto migliore”. Un posto dove chiunque può credere nei sogni, e realizzarli.