Eterologa in ospedale (pubblico): a Firenze è nato il primo bambino

Primato del Careggi di Firenze: è il primo ospedale pubblico dove sia nato un bambino concepito con la fecondazione eterologa.

A Firenze è nato il primo bambino concepito con fecondazione eterologa e in un ospedale pubblico.


Era atteso da molti, perché con lui cade un'ulteriore barriera alla fecondazione eterologa in Italia: è infatti nato il primo bambino concepito con questa tecnica, all'ospedale fiorentino di Careggi. Un primato, perché si tratta del primo caso avvenuto nel pubblico, visto che la Toscana è stata una delle Regioni che si è mossa anzitempo per prevedere questa pratica nelle strutture pubbliche. Nel privato, infatti, già lo scorso marzo due gemellini erano nati a Roma, nella clinica Alma Res Fertility. Quanto al piccolo fiorentino, l'agenzia Ansa riferisce che lui e la mamma stanno bene: è un maschietto, pesa più di 2 kg e si nutre di latte materno.

Alla base della questione c'era la dichiarazione di incostituzionalità da parte della Consulta rispetto alla famosa legge 40, in base alla quale la fecondazione eterologa era possibile solo in strutture private. Ma una delibera della Regione Toscana, nel 2014, aveva approvato il ricorso a questa tecnica anche in strutture come ospedali o policlinici. Sono quindi iniziati i concepimenti e, delle decine di gravidanze annunciate dall'ospedale, la prima è così arrivata al termine. Il tutto mentre anche la legge veniva aggiornata. Orgoglioso del risultato il governatore Enrico Rossi, visto che in questi ultimi mesi la sua azione politica si è volta spesso sul campo della sanità, e in particolare sul terreno dell'accesso più ampio ai (costosissimi) farmaci per eradicare l'epatite C.

Nel frattempo, a livello nazionale, all'inizio di luglio il ministro Beatrice Lorenzin aveva firmato il decreto che aggiornava le linee guida sulla fecondazione, anche eterologa, con indicazioni cliniche e per la coppia. Per i donatori invece, si attende ancora il testo definitivo, ma sono previsti analisi e test. Vietata invece la scelta di particolari caratteristiche fenotipiche (quindi non si potrà scegliere un donatore moro invece che biondo). Nel caso del piccolo nato a Firenze, arrivato prima di queste norme e linee guida, i gameti maschili sono stati acquisiti in una banca del seme europea.

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