Fecondazione eterologa: un “approfondimento giuridico” a settembre

Fecondazione eterologa? Se ne riparla dopo le vacanze. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha annunciato che, a settembre, organizzerà un tavolo per un “approfondimento giuridico” della questione, a cui potrebbe prendere parte anche la Corte Costituzionale.

Bisognerà aspettare ancora qualche settimana, quindi, prima di avere delle risposte sulle normative riguardo la fecondazione eterologa. La settimana scorsa, il governo ha deciso “che l'eterologa sia introdotta con una legge del Parlamento e non per decreto”, rallentando i tempi per regolamentare quello che alcuni definiscono "un vuoto giuridico".

Niente eterologa, dunque, per ora. Almeno per quanto riguarda le strutture pubbliche. Quelle private, invece, potrebbero partire con la fecondazione eterologa anche prima della legge. E questo perché, in base alla sentenza della Corte Costituzionale del 9 aprile 2014, la fecondazione eterologa non è vietata in Italia. Il problema è che, secondo il ministro Lorenzin, non è disciplinata.

Tra le questioni in sospeso ci sarebbero, come riportato dall'Ansa, “l'istituzione di un registro centrale delle donazioni dei gameti, la fissazione di un tetto massimo al numero delle gravidanze generate da uno stesso donatore e il recepimento di una direttiva europea sulle autorizzazioni per i centri per la procreazione assistita”. 

Ma c'è chi, anche nel pubblico, non è disposto ad aspettare. La Toscana ha già approvato una delibera che regola la fecondazione eterologa, e si dichiara pronta a partire. Il ministro Lorenzin ha annunciato che i Nas potrebbero effettuare dei controlli a partire da settembre. Intervistato dal Corriere della Sera, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha ribattuto: “ben vengano. Ci stiamo preparando ad accoglierli”.