Usa: le nozze gay diventano un diritto costituzionale
La sentenza della Corte Suprema Usa destinata a fare la storia riconosce in tutti gli stati del Paese il diritto al matrimonio alle coppie omosessuali. La Casa Bianca si tinge di arcobaleno, il presidente Barack Obama twitta #LoveWins, l'amore vince.
Gli States sono sempre un passo avanti. Per l’Unione Europea è solo una raccomandazione, per Usa un diritto garantito dalla Costituzione. Parliamo delle nozze gay, che, dopo la decisione annunciata dalla Corte Suprema (con 5 voti a favore e 4 contrari) vengono riconosciute, autorizzate e garantite in tutti i 50 Stati del Paese .
Su Facebook la Casa Bianca si tinge d’arcobaleno mentre il presidente Barack Obama cinguetta con l'hashtag - subito schizzato in cima ai top trend - #lovewins, ovvero "l'amore vince". "Oggi è un grande passo per la nostra marcia verso l'eguaglianza - ha postato Obama -. Le coppie gay e lesbiche ora hanno il diritto di sposarsi, semplicemente come tutti gli altri. #LoveWins".
La notizia è di quelle che fanno la storia, il giubilo della rete (italiana) che si augura un contagio, anche: “Dai, se entro domani in Usa non si verificano invasioni di rane, o pioggia di fuoco, o morte dei primogeniti, proviamo anche qui” commenta ironico Francesco Cocco, “perché sono nata in un paese così discriminante, vecchio ed arretrato? Perché l'ITALIA?” si domanda una sconsolata marzia, “Gli americani facevano Unga Unga e noi avevamo già Elizabeth I che ascoltava Shakespeare, eppure ci fanno CIAO in diritti civili” riflette MACHIMESEFILA.
È un fatto che, l'ondata rivoluzionaria del Terzo Millennio, che negli ultimi 15 anni ha spinto 22 paesi (a cui vanno aggiunti i 12 degli Usa che danno il vi libera da oggi, 26 giugno 2015) a riconoscere il matrimonio e l’amore tra due persone, indipendentemente dal sesso, garantendo alle coppie una vita all'insegna dei diritti, ha sempre più i tratti di un vero e proprio tsunami.
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